Archivio mensile:Luglio 2017

Che incubo la prima serie di “House of Trumps”!

di Serena Dandini («Io Donna», suppl. al «Corriere della Sera», 17 giugno 2017)

È ricominciata House of Cards, serie che svela tutte le manovre e il sottobosco della politica americana, con due attori-giganti, Robin Wright e Kevin Spacey. Come gli affezionati sanno bene, siamo alla quinta stagione. Nel frattempo, è successo qualcosa che rischia di mettere in seria difficoltà i talentuosi sceneggiatori, che hanno dichiarato sconsolati: «Non è un buon segno per lo show (e per il mondo) quando il tuo anti-eroe della finzione sembra l’opzione migliore…».HOUSE_OF_CARDS Continua la lettura di Che incubo la prima serie di “House of Trumps”!

«Papà vi era vicino». Il figlio di Villaggio e l’endorsement per i Cinquestelle

Il leader scherza: «Fantozzi votava Dc»

di Tommaso Labate («Corriere della Sera», 6 luglio 2017)

Fosse stato un tutt’uno con Fantozzi, allora se ne dedurrebbe che le sue scelte elettorali sono sempre state espresse contro il «megadirettore» di turno. Comunista e poi demoproletario negli anni del Pentapartito trainato dalla Dc, pannelliano nel momento del trionfo di Berlusconi, grillino all’alba della grande coalizione Pd-Forza Italia, piddino tra i romani che eleggevano Virginia Raggi.Fantozzi Continua la lettura di «Papà vi era vicino». Il figlio di Villaggio e l’endorsement per i Cinquestelle

Amazzonia: fa più Gisele con un tweet che anni di campagne ambientaliste

Dopo un messaggio della top model, il presidente del Brasile annuncia il veto alla legge per lo sfruttamento di un’area di 6mila chilometri quadrati (grande come il Trentino)

di Paolo Virtuani (corriere.it, 21 giugno 2017)

Per proteggere l’Amazzonia dallo sfruttamento indiscriminato ha avuto più successo un singolo tweet di Gisele Bündchen che anni di impegno e di campagne delle organizzazioni ambientaliste. Un messaggio lanciato la scorsa settimana dall’account della top model ha spinto il presidente del Brasile Michel Temer ad annunciare il suo veto alla legge che avrebbe limitato le aree protette e le zone tribali in Amazzonia.GISELE_RAINFOREST_ALLIANCE Continua la lettura di Amazzonia: fa più Gisele con un tweet che anni di campagne ambientaliste

Sabrina Ferilli invia un messaggio di sostegno a Giuliano Pisapia: “Cari compagni, stiamo uniti”

Messaggio della Ferilli ai leader di piazza Santi Apostoli. “Spero possiate riunire tutte quelle anime della Sinistra che ora si sentono confuse e non rappresentate”

(huffingtonpost.it, 1° luglio 2017)

Sabrina Ferilli non scende in piazza con Giuliano Pisapia, Pier Luigi Bersani e Roberto Speranza, ma a loro tre invia un messaggio di sostegno e incoraggiamento, da tradizionale elettrice di sinistra che vorrebbe riunita la Sinistra in Italia.

Sabrina Ferilli, durante la cerimonia di premiazione dei '”Premi Moige'” alla Camera dei Deputati, Roma, 22 giugno 2017. ANSA/Giorgio Onorati
Sabrina Ferilli durante la cerimonia di premiazione dei ‘”Premi Moige’” alla Camera dei Deputati, Roma, 22 giugno 2017. ANSA/Giorgio Onorati

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Stendhal, bandiere e Photoshop. La perfetta armonia centrista di Macron

di Stefano Montefiori («Corriere della Sera», 1° luglio 2017)

Il ritratto ufficiale è uno dei momenti più importanti del rituale dell’Eliseo, perché quella foto accompagnerà i francesi in tutti gli uffici pubblici. Per il presidente è un modo di comunicare chi è, quel che vuol fare.Macron_officielle Continua la lettura di Stendhal, bandiere e Photoshop. La perfetta armonia centrista di Macron

Quando Hollywood e le sue star chiamavano alla guerra

di Irene Bignardi («Il Venerdì», suppl. a «la Repubblica», 9 giugno 2017)

Avevo sempre creduto che la celebre frase «il cinema è l’arma più forte» fosse stata pronunciata nella neonata Unione Sovietica. A quanto pare invece la dobbiamo a Cecil B. DeMille che, nel 1918, quando ormai i giochi della prima guerra mondiale erano fatti e gli Stati Uniti erano intervenuti nel conflitto, di fronte a un pubblico di duemila eminenti figure del mondo di Hollywood affermò: “Il film è il più potente mezzo di propaganda e manda un messaggio attraverso la cinepresa che non può essere modificato da nessun diplomatico, per quanto abile».DeMille Continua la lettura di Quando Hollywood e le sue star chiamavano alla guerra