Archivio mensile:Novembre 2020

Trump sta facendo tutto questo casino per lanciare delle nuove tv di estrema destra?

di Ferdinando Cotugno (esquire.com, 18 novembre 2020)

In questo momento negli Stati Uniti per cambiare realtà basta cambiare canale. Per molti trumpiani la dissonanza cognitiva su chi ha vinto le elezioni e come andranno le prossime settimane e i prossimi anni è una questione di zapping. È come vivere il post partita di un derby molto sentito, perso in modo particolarmente brutto. Su Fox News la partita è finita e siamo ai commenti. Sui canali concorrenti a destra di Fox News, cioè Oann e Newsmax, siamo ancora in parità alla fine del primo tempo.

Ph. Caroline Brehman / CQ-Roll Call, Inc via Getty Images
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Il Papa ha incontrato le stelle della Nba

di Domenico Agasso Jr. e Matteo De Santis (lastampa.it, 23 novembre 2020)

Il Papa e le stelle della Nba «a canestro contro il razzismo». Così L’Osservatore Romano titola, con tanto di foto del Pontefice insieme al «gigante» Isaac, il racconto dell’udienza concessa da Bergoglio a un dream team di basket – con l’italiano Belinelli – che ha attraversato l’Oceano apposta per dire insieme a Francesco «no a ogni discriminazione razziale». Sarebbe stato Bergoglio stesso a volere questo incontro, per conoscere da vicino l’attivismo contro le ingiustizie sociali condotto dalla National Basketball Players Association (Nbpa), il sodalizio che rappresenta tutti i giocatori professionisti di pallacanestro della National Basketball Association negli Stati Uniti.

Vatican Media
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Le implacabili: le 10 donne più influenti dello sport americano

di Flavio Vanetti (corriere.it, 12 novembre 2020)

La definizione è chiara e diretta: «Le implacabili». Sono le donne che nello sport lasciano il segno, svoltano, fanno tendenza: Sports Illustrated, il famoso magazine sportivo americano, s’è preso la briga di metterle in fila. Sono 50, la posizione di qualcuna sembra o troppo penalizzata o troppo generosa. Ma tant’è, queste graduatorie sono fatte per discutere e per essere, in fondo, un gioco. Piuttosto, un limite di fondo a questa iniziativa c’è: sono considerate donne – dirigenti, atlete, allenatrici – dell’universo sportivo statunitense. Sarebbe interessante estenderla al mondo intero. Ecco, comunque, le prime 10.TheUnrelenting Continua la lettura di Le implacabili: le 10 donne più influenti dello sport americano

Annamaria Testa sui pericoli dell’infodemia

di Marzia Papagna (huffingtonpost.it, 21 novembre 2020)

La pubblicità ai tempi del Covid-19. Campagne anti-pandemiche che dividono le opinioni del Web tra chi le considera semplicemente geniali e chi, invece, mette in discussione le scelte fatte in un momento così delicato. Tra i più recenti, l’invito a restare a casa da parte del ministero della Salute francese, che mostra un epilogo abbastanza drammatico, e lo spot del governo tedesco, che punta sulla pigrizia dei più giovani per vincere la crisi. Senza andare troppo lontano, nella primissima fase del lockdown, sugli schermi tv delle case italiane, durante l’abituale piccolo spazio pubblicità, sventolavano bandiere tricolore con l’indimenticabile colonna sonora degli applausi dai balconi e il messaggio che ha fatto il giro del mondo: resta a casa, insieme ce la faremo.talk_show Continua la lettura di Annamaria Testa sui pericoli dell’infodemia

Boldi lo scettico scelto come testimonial dalla Lombardia

di Francesco Loiacono (fanpage.it, 20 novembre 2020)

Scivolone comunicativo per la Regione Lombardia. Dopo il calciatore Zlatan Ibrahimović, chiamato in campo come testimonial per la lotta al nuovo Coronavirus, la giunta guidata da Attilio Fontana si è affidata a un altro volto noto per pubblicizzare con uno spot il recente stanziamento di 167 milioni di euro destinati a tutte le categorie escluse dal recente “Decreto ristori” del governo. La scelta è caduta su Massimo Boldi, noto attore comico originario di Luino, nel Varesotto. Nel nuovo video, da poco diffuso su tutti i canali della Regione, l’attore reinterpreta una scena del film Eccezzziunale… veramente del 1982, nel cui cast figurava anche Diego Abatantuono.Boldi_spot_Lombardia Continua la lettura di Boldi lo scettico scelto come testimonial dalla Lombardia

Un Emmy al governatore di New York per gli show in tv contro la pandemia

di Nuccia Bianchini (agi.it, 21 novembre 2020)

Probabilmente non lo avrebbe mai pensato neppure Andrew Cuomo, il battagliero governatore di New York, che un giorno sarebbe stato insignito del più prestigioso premio televisivo degli Stati Uniti: lunedì gli verrà assegnato l’International Emmy Founders Award per i suoi interventi televisivi sulle misure contro il Covid-19. È quello che accade se la pandemia, oltre a seminare la morte, diventa anche un drammatico spettacolo. Ma c’è chi protesta. Meghan McCain, la figlia di John McCain, laurea alla Columbia University e popolare conduttrice tv, ha definito il premio al 62enne governatore italoamericano «una vergogna».AndrewCuomo-Emmy Continua la lettura di Un Emmy al governatore di New York per gli show in tv contro la pandemia

Divagazioni da talk show: la moda compiacente e meccanica di parlare di «politica»

di Iuri Maria Prado (linkiesta.it, 20 novembre 2020)

«La politica». «E ora vediamo la politica». «E la politica cosa fa?». «La politica dovrebbe intervenire». «La politica si metta d’accordo». Non è frasario esclusivo dell’intrattenimento trash, e ormai quella dicitura – «la politica» – è adoperata dappertutto. C’è il conto dei morti, il video degli intubati, il tweet dell’influencer anti-negazionista, l’intervista al virologismo lottizzato e poi un po’ di Trump, un po’ di Ronaldo, un po’ di meteo e infine lei, «la politica». Quell’uso disinvolto, meccanico, compiacente di una qualificazione così divagatoria denuncia un riduzionismo plebeo non migliore rispetto a quello che al bar bestemmia contro il solito magna-magna, con «la politica» che si risolve in questa cosa insieme adulata e detestabile fatta di auto blu e gente onorevole, da sputazzare o alla quale rivolgersi chiedendo «diritti» secondo che adempia bene o male al ruolo di onestà cui è stata officiata.

Pixabay
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Il colpo del clown: Trump prova a distorcere definitivamente la realtà

di Maria Laura Rodotà (linkiesta.it, 20 novembre 2020)

Se il Russiagate era stato soprannominato “Stupid Watergate” (da John Oliver di Last Week Tonight, sempre sia lodato), il tentativo di colpo di mano di Donald Trump ieri pare configurabile come un golpe covidiota. Per via del Covid e non solo. O come un clown coup, sono molti a chiamarlo così. Di certo, servirebbero i fratelli Coen a raccontarlo. Meglio, i fratelli Marx. Magari dal punto di vista dei funzionari repubblicani dell’ufficio elettorale del Michigan, che prima si sono rifiutati di certificare i risultati della Wayne County, quella di Detroit, afroamericana e democratica. Poi li hanno certificati. Ora vorrebbero cancellare la certificazione ma è complicato. Intanto Trump li ha invitati oggi alla Casa Bianca.

Ph. Brendan Smialowski / Afp – Getty Images
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Non ridete: le buffonate di Trump potrebbero essere la farsa che precede la tragedia

di Francesco Cundari (linkiesta.it, 16 novembre 2020)

Joe Biden ha preso oltre cinque milioni e mezzo di voti in più e ha vinto in quasi tutti gli Stati in bilico, compresi quelli governati dai repubblicani, che hanno garantito la correttezza del voto. Ciò nonostante non solo Donald Trump, ma anche i vertici del suo partito, con pochissime eccezioni, continuano a parlare di brogli, lanciando accuse infondate, inventando e diffondendo bufale tanto incredibili quanto pericolose – tipo quella del software mangia-voti – e rifiutandosi di riconoscere la sconfitta. Il carattere assolutamente indubitabile dell’esito elettorale, assicurato dal distacco a prova di riconteggi accumulato in gran parte degli Stati chiave, ha alimentato un atteggiamento di superiore condiscendenza nei confronti delle affermazioni e dei gesti sempre più gravi provenienti dalla Casa Bianca.

Ph. Jacquelyn Martin / Ap
Ph. Jacquelyn Martin / Ap

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