Archivio mensile:Luglio 2021

L’intreccio tra complotti e populismo in Italia

di Alessandro Calvi (Voxeurop / internazionale.it, 8 luglio 2021)

Il 23 maggio in Piemonte è precipitata una funivia: l’incidente ha causato quattordici morti. Il mattino dopo, l’ex direttore del Corriere della Sera, Paolo Mieli, parlando alla radio, ha avanzato l’ipotesi di un attentato, poiché alcune delle vittime erano di origine israeliana. Il sospetto, come ammetterà lo stesso Mieli, poggiava però sul nulla. Questo episodio dimostra quanto sia facile, anche per i più “insospettabili”, scivolare dall’analisi della realtà verso teorie di natura complottistica, le quali, in genere, semplificano la complessità del reale, rassicurando chi le ascolta o costruendone l’identità.

Ph. Filippo Monteforte / Afp

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Il presidente polacco ci ha messo molto a congratularsi per la prima medaglia del suo Paese

(ilpost.it, 30 luglio 2021)

Mercoledì 28 luglio la Polonia ha vinto la sua prima medaglia alle Olimpiadi di Tokyo: un argento nel canottaggio, grazie al 4 di coppia femminile. Tra le quattro atlete di quell’equipaggio, la cui finale è terminata mentre in Europa era ancora piena notte, c’era Katarzyna Zillmann, che in un’intervista successiva alla gara ha ringraziato la sua compagna. Quel ringraziamento in Polonia ha un significato particolare, viste le posizioni e le misure adottate contro le persone Lgbtq+ del partito di governo Diritto e Giustizia, di destra e di ispirazione conservatrice e clericale, a cui appartiene anche il presidente Andrzej Duda.

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Modi mette le mani sul cinema indiano

di Rafia Zakaria (internazionale.it, 3 luglio 2021)

Il mondo conosce l’India attraverso i suoi film. Per più di un secolo gran parte dell’Asia Meridionale ha canticchiato i motivi di Bollywood, aspettando con ansia il prossimo successo. L’influenza dell’industria cinematografica indiana va oltre il subcontinente. Statunitensi, egiziani, nigeriani e milioni di persone in tutto il mondo hanno sculettato al ritmo delle scene di ballo dei suoi film. E ovviamente hanno anche potuto conoscere il Paese, nella misura in cui è possibile farlo attraverso uno schermo. Molto presto tutto questo potrebbe cambiare. Nelle prossime settimane e mesi il Bharatiya Janata Party (Bjp), il partito del primo ministro Narendra Modi, soffocherà sempre più il settore multimiliardario del cinema, che ogni anno produce più film di Hollywood.

Narendra Modi via Instagram

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Quando l’indipendenza era un cha cha

di Alain Mabanckou (Libération / internazionale.it, 2 luglio 2021)

Negli anni Sessanta, quando molti Paesi dell’Africa francofona stavano entrando uno dopo l’altro nell’era dei “soli delle indipendenze”, sentivamo in continuazione Joseph Kabasele, alias Grand Kalle, intonare le parole di Indépendance cha cha. Che senso ha una rivoluzione se non la si fa cantando? Scritta da Grand Kalle e cantata da Vicky Longomba, con il prodigioso Nico Kasanda, alias Docteur Nico, alla chitarra, questa canzone è diventata l’inno di emancipazione del continente nero. Alcuni dei padri fondatori della rumba congolese erano lì, pronti a immortalare quel momento storico. Un appuntamento da non perdere per nulla al mondo.

Luigi Bicco per Internazionale

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La leggenda dei tuffi Tom Daley, oro arcobaleno

(laregione.ch, 26 luglio 2021)

«Sono molto orgoglioso di essere gay e campione olimpico». Tom Daley aveva già rivelato la propria omosessualità otto anni fa, ma questa volta da Tokyo le sue parole sono rimbalzate anche in Paesi dove la comunità Lgbt spesso è costretta a vivere nell’ombra: al collo la medaglia d’oro appena conquistata nei tuffi sincronizzati dalla piattaforma di dieci metri, al fianco il compagno di squadra Matty Lee, il britannico ha mandato al mondo il suo messaggio arcobaleno dallo stesso tavolo della conferenza stampa a cui erano seduti gli altri quattro atleti finiti sul podio, i cinesi Yuan e Aisen e i russi Bondar e Minibayev.

Keystone

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Tokyo 2020: il Cio ha detto sì alla fascia arcobaleno

di Marianna Grazi (luce.lanazione.it, 24 luglio 2021)

“L’amore vince sempre”. Una frase che ha attraversato i secoli, da quella locuzione latina “Omnia vincit amor” di Virgilio al post su Instagram della capitana della Nazionale tedesca di Hockey su prato. Perché l’amore non conosce barriere, viaggia attraverso il tempo e lo spazio, non conosce genere né si limita a un tipo soltanto di esternazione. E così basta guardare il sorriso smagliante di Nike Lorenz alla notizia che, durante le Olimpiadi di Tokyo, potrà indossare la fascia da capitana arcobaleno, per capire che, in effetti, l’amore anche questa volta ha vinto.

Nike Lorenz via Instagram

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L’Oms invita a utilizzare gli influencer nelle campagne vaccinali

di Ilaria Roncone (giornalettismo.com, 23 luglio 2021)

La campagna vaccinale procede in Italia, in Europa e nel mondo intero. Ormai siamo a un punto – o ci stiamo arrivando – in cui chi voleva vaccinarsi ha già due dosi o, quantomeno, è in attesa di ricevere la prima. Le persone che restano – ovviamente al di fuori dei minori e di chi non può vaccinarsi perché soggetto fragile – sono quelle che vanno convinte. Ne è consapevole anche l’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità) che ha – tramite la voce del suo direttore generale per l’Europa, Hans Henri Kluge – chiarito come bisognerebbe procedere, coinvolgendo gli influencer nella campagna vaccinale.

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Se giornalisti e star confondono Selvaggia con Macron

di Ilaria Roncone (giornalettismo.com, 23 luglio 2021)

Tutto è partito da un post di Selvaggia Lucarelli scritto dieci giorni fa, quando, dopo le dichiarazioni di Emmanuel Macron sul Green pass obbligatorio per accedere a determinati luoghi in Francia, c’è stato un picco di richieste per ricevere la prima dose. Di questo post, in particolare, è il primo paragrafo che è diventato famoso nel mondo, scambiato per una frase detta dal presidente francese e che – nonostante sia stato fatto un ottimo fact checking dal giornalista del The Guardian specializzato in tecnologia Alex Hern – ha girato e continua a girare sui profili social di giornalisti e star di fama globale. La citazione di Lucarelli attribuita a Macron è finita addirittura sul profilo Instagram di Jennifer Aniston.

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Ci si può inginocchiare alle Olimpiadi

(ilpost.it, 24 luglio 2021)

Mercoledì scorso, nella prima giornata del torneo femminile di Calcio ai Giochi olimpici di Tokyo, i canali social ufficiali delle Olimpiadi non hanno condiviso alcuna immagine delle calciatrici che si sono inginocchiate prima dell’inizio delle partite in segno di protesta e sensibilizzazione contro le discriminazioni razziali. I responsabili dei social media, secondo una fonte interna citata dal Guardian, stavano rispettando un divieto ricevuto martedì notte e proveniente «dall’alto» di diffondere immagini di atleti in ginocchio durante i Giochi, con un riferimento esplicito alla partita tra Inghilterra e Cile, in programma a Sapporo.

Ph. Dan Mullan / Getty Images

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