Archivio mensile:Ottobre 2021

Jo Squillo, fenomenologia di un’attivista da Grande Fratello

di Adalgisa Marrocco (huffingtonpost.it, 19 ottobre 2021)

Nelle declinazioni dell’impegno collettivo che il contemporaneo offre, l’attivismo da reality show mancava all’appello. Jo Squillo ce lo ha donato. La cantante e conduttrice ha mostrato che “siamo concorrenti, oltre le ore passate a prender polvere sul divano in prima serata c’è di più”, così durante il Grande Fratello Vip ha già fatto sfoggio del suo fervore civile. In più di un’occasione. Per comprendere il fenomeno, partiamo dall’inizio. Jo, da sempre vicina alla comunità Lgbt, ha deciso di accompagnare il suo ingresso nella casa presentandosi sulla passerella avvolta in una bandiera rainbow. Solo qualche giorno dopo, ci ha tenuto a mostrarsi completamente coperta da un niqab durante la prima serata del reality show per esprimere solidarietà alle donne afghane.

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Trump ha annunciato la sua nuova piattaforma, TRUTH Social

(ilpost.it, 21 ottobre 2021)

L’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha presentato la nuova piattaforma social che era stata annunciata diversi mesi fa come alternativa ai social network da cui era stato rimosso per il suo coinvolgimento nell’attacco al Congresso statunitense del 6 gennaio 2021. La piattaforma si chiama TRUTH Social (“truth” significa “verità”), arriverà l’anno prossimo e sostituirà il blog con cui per un breve periodo Trump era tornato a farsi sentire on line. In un comunicato diffuso mercoledì, Trump ha detto di aver creato TRUTH Social «per opporsi alla tirannia delle società Big Tech» e «per combatterle», sostenendo che l’obiettivo del Trump Media and Technology Group (Tmtg) – la società che l’ha sviluppata – sia «dare una voce a tutti».

Ph. Chris Delmas / Getty Images

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Mercanti di verità

(ilpost.it, 7 ottobre 2021)

È uscito nelle librerie Mercanti di verità, il saggio sul giornalismo contemporaneo scritto da Jill Abramson, prima (e unica) donna ad aver diretto il New York Times e oggi editorialista politica al Guardian e docente all’Università di Harvard. Il libro è dedicato in particolare ai quotidiani americani New York Times e Washington Post, e ai siti di notizie e altre cose BuzzFeed e Vice, ma racconta e spiega in generale le difficoltà e le sfide per i giornali tradizionali, da un lato, e le opportunità e innovazioni portate dall’uso dei mezzi digitali, dall’altro. Pubblichiamo l’introduzione all’edizione italiana, realizzata da Sellerio.

Ph. Frieder Blickle

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Ultime da Kanye West

di Jon Blistein (rollingstone.it, 20 ottobre 2021)

Kanye West, o forse sarebbe meglio chiamarlo Ye giacché ha cambiato legalmente nome, ha incontrato a New York Michael Cohen, ex legale e consigliere di Donald Trump. Lo riporta il New York Post. I due si sono dati appuntamento al Sant Ambroeus presso il Loews Regency, nell’Upper West Side di Manhattan. Ye indossava una delle sue maschere inquietanti. È il secondo incontro fra i due nel giro di un mese. A quanto pare, avrebbe dovuto partecipare al meeting anche il candidato democratico al ruolo di sindaco di New York, Eric Adams, ma è stato trattenuto da un altro impegno.

Prairie Nilsson via Twitter

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Quando Billy Wilder tentò di intervistare Freud su Mussolini

di Giacomo Galanti (huffingtonpost.it, 18 ottobre 2021)

Difficile dimenticare il reporter senza scrupoli interpretato da Kirk Douglas ne L’asso nella manica [Ace in the hole, 1951] che, pur di portare a casa lo scoop, rallenta il salvataggio di un uomo intrappolato in una caverna. Lo stesso vale per il demi-monde dei giornalisti-paparazzi di Viale del tramonto [Sunset Boulevard, 1950], fino a Prima pagina [The front page, 1974] con il duo Jack Lemmon e Walter Matthau. Tutti e tre i film portano la firma di Billy Wilder, che di giornalismo e di giornalisti se ne intendeva. Il celebre regista, cresciuto e formatosi tra Vienna e Berlino, prima di espatriare negli Stati Uniti a metà degli anni Trenta si era infatti fatto notare come cronista di livello.

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Fatoumata Diawara racconta un’Africa che vuole cambiare

di Andrea de Georgio (internazionale.it, 23 luglio 2021)

7 luglio 2021. Mentre il Sole comincia lentamente a calare, una fiumana di gente affolla la Corniche Président John Fitzgerald Kennedy di Marsiglia, trafficato lungomare che collega il centro città alle spiagge di Catalans, Malmousque, Maldormé e, più avanti, Prado. Il Théâtre Silvain, suggestivo anfiteatro immerso nel verde che scalda le estati musicali marsigliesi, stasera ospita il concerto di Fatoumata Diawara, una delle voci più eccentriche e interessanti del panorama artistico africano. I biglietti per la serata clou del Festival de Marseille, che chiude la 17ª edizione di Africa Fête, sono esauriti da giorni.

Ph. Pierre Gondard

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Harry e Meghan si lanciano nella finanza etica

di Annalisa Misceo (vanityfair.it, 13 ottobre 2021)

Soltanto investendo l’uno nell’altro possiamo cambiare il mondo. Ne sono convinti i duchi di Sussex, Harry e Meghan, che con questa dichiarazione sul loro sito Archewell hanno ufficializzato la loro partnership con la società d’investimenti Ethic, compagnia newyorchese la cui parola d’ordine è sostenibilità. Non paghi del loro impegno in difesa dell’ambiente con l’azienda di viaggi sostenibili Travalyst, i Sussex ora si lanciano nella finanza etica. La Ethic, infatti, che, pur gestendo un fondo da oltre un miliardo di dollari si definisce una società “hippie”, dichiara di voler «rendere i mercati dei titoli una forza per il bene», e di farlo «creando soluzioni sostenibili personalizzate per aiutare gli investitori a impiegare il proprio denaro in imprese che trattano le persone e il pianeta con rispetto».

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A Cinecittà facevano recitare i nazisti

di Gianni Del Vecchio (huffingtonpost.it, 31 luglio 2021)

Che nel secondo Dopoguerra Roma pullulasse di nazisti in fuga verso il Sudamerica o il Medio Oriente lo si sapeva. Che nella loro permanenza fossero aiutati e sostenuti da importanti pezzi delle gerarchie vaticane pure lo si sapeva. Che tutto ciò avvenisse con il beneplacito dei servizi segreti americani – che utilizzavano le ex prime linee di Hitler in chiave anticomunista – è ormai verità storica conclamata. Che invece tanti di loro, almeno tre ma forse di più, sbarcassero il lunario recitando in ruoli minori in importanti film italiani – come Una vita difficile di Dino Risi o La caduta degli dei di Luchino Visconti – è meno noto. O meglio: è noto per lo più a storici e addetti ai lavori.

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Macron in campo per beneficenza

(ansa.it, 14 ottobre 2021)

Poco prima d’indossare maglia e scarpini per partecipare nel pomeriggio a un match di beneficenza, il presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato oggi un “enorme colpo d’acceleratore” per “mettere lo sport al centro della nazione” francese entro i Giochi Olimpici di Parigi 2024, con la costruzione di 5.000 strutture ed equipaggiamenti di prossimità. Per questo obiettivo verranno stanziati circa 200 milioni di euro, di cui 100 già dal 2022, ha confermato il capo dello Stato a pochi mesi dalle elezioni presidenziali di aprile. Benché non ancora candidato a una riconferma, Macron sta moltiplicando in questi ultimi giorni gli annunci legati a nuovi investimenti: dallo sport all’industria, e via dicendo.

Ansa / Epa

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Meloni, Salvini e Grillo: l’eterna autobiografia fascista della nazione

di Christian Rocca (linkiesta.it, 11 ottobre 2021)

I fascisti e gli imbecilli ci sono, ci sono sempre stati, adorano farsi notare, anche se raramente sono stati così visibili e rumorosi come nell’era dell’ingegnerizzazione algoritmica della stupidità di massa. I fascisti e gli imbecilli si fanno sentire sia in remoto sia in presenza, all’assalto della Cgil, nei cortei no mask, no vax, no green pass e contro la casta, ma anche in televisione e in tre delle quattro forze politiche maggiori del Paese. In termini di adesione ai principi fascisti e dell’imbecillità, non c’è alcuna differenza tra le piazze grilline e quelle dei forconi, tra i seguaci del generale Pappalardo e i neo, ex, post camerati della Meloni, tra i baluba di Pontida e i patrioti del Barone Nero, tra i vaffanculo di Casaleggio e i gilet gialli di Di Maio, tra i seguaci di Orbán e quelli di Vox, tra i mozzorecchi di Bonafede e i giustizialisti quotidiani, tra i talk show complici dell’incenerimento del dibattito pubblico e gli intellettuali e i politici illusi di poter romanizzare i barbari.

Ph. Christopher Burns / Unsplash

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