Archivio mensile:Febbraio 2022

Il presidente di Confindustria Puglia tra i santi, tela rimossa

di Isabella Maselli (ansa.it, 13 febbraio 2022)

Un tuffo nella Storia dell’arte, nella tradizione tardomedievale che vedeva i committenti delle opere ritratti tra i santi sulle opere religiose, spesso in ginocchio in un angolo in basso. A Canosa di Puglia, nel grande dipinto ad olio su tela (260 cm x 161 cm) dedicato a San Sabino e donato alla Cattedrale nel giorno della festa patronale, la raffigurazione di uno dei committenti, definita dal MoVimento 5 Stelle cittadino «grottesca e imbarazzante», ha suscitato ironia social e soprattutto polemiche. Sotto le immagini del patrono e dell’amico San Benedetto c’era, con il volto in parte coperto da una mascherina chirurgica rappresentativa del momento di pandemia che il mondo sta vivendo, la raffigurazione di Sergio Fontana, presidente di Confindustria Puglia nonché presidente della Fondazione Archeologica Canosina, che ha finanziato l’opera intitolata Savinus vir dei dell’artista Giuseppe Antonio Lomuscio.

Ansa

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Storia della canotta, anticonformista

(ilpost.it, 12 febbraio 2022)

La scorsa settimana, durante il Festival di Sanremo, Amadeus aveva chiesto al cantante in gara Giovanni Truppi perché si esibisse sul palco in canotta, una scelta molto criticata da giorni sui social network perché considerata un capo rozzo e poco adatto a una serata importante. Truppi aveva risposto che cantava vestito così da quando era ragazzo e che non aveva senso per lui cambiare stile. Il piccolo caso ha confermato che la canotta, nonostante sia sdoganata da anni e sempre più indossata da uomini e donne, sia ancora considerata un po’ sovversiva e irriverente. Scollata e senza maniche, ha sempre avuto una connotazione anticonformista: da quando venne indossata da una squadra di nuotatrici alle Olimpiadi a quando fu associata allo stereotipo dell’operaio povero e del marito violento, fino a diventare un simbolo di ribellione negli anni Novanta e Duemila.

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La politica sessuale di Betty Davis

di Daniele Cassandro (internazionale.it, 9 febbraio 2022)

Betty Davis (nata col nome di Betty Mabry nel 1945 a Durham, nel North Carolina, e morta il 9 febbraio 2022) viene considerata una postilla nel canone della musica afroamericana. Ha avuto una carriera piuttosto breve e nella storia del rock, non il più inclusivo dei territori per le artiste nere e femministe, ed è ricordata soprattutto per i suoi mariti, flirt e fidanzati. È stata amica e sodale di Jimi Hendrix, moglie di Miles Davis tra il 1968 e il 1969 e compagna, molto brevemente, di Eric Clapton e di Robert Palmer. Betty Davis è una musicista, autrice, produttrice e capo delle sue band, innovatrice del funk e del rock e pioniera del rap, ma si ritrova a essere ricordata essenzialmente per essere stata, per un anno, la moglie di Miles Davis.

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L’Esercito “fantasma” che ingannò i nazisti

(ilpost.it, 6 febbraio 2022)

Il primo febbraio il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha firmato una legge che conferisce ai membri del Ghost Army (“Esercito fantasma”) la Medaglia d’Oro del Congresso, il più alto riconoscimento civile statunitense insieme alla Medaglia presidenziale della Libertà. L’Esercito fantasma combatté durante la Seconda guerra mondiale ed era composto da oltre mille uomini, ma oggi ne rimangono solamente dieci, tutti ultranovantenni. Aveva un solo obiettivo: ingannare l’esercito nazista e depistare i loro alti comandi, inscenando – con raffinati mezzi tecnici – quello che è stato definito uno «show itinerante» fatto di finte campagne militari.

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Lo spettacolo della folla convinta di saper fare le interviste al Papa

di Guia Soncini (linkiesta.it, 8 febbraio 2022)

Gli americani, che hanno modi di dire per tutte le cose contemporanee, lo chiamano Monday morning quarterback. È il tizio che di mestiere fa il ragioniere o il poeta o il chirurgo ma il lunedì mattina, alla macchinetta del caffè o alla scrivania, ce lo spiega lui come l’attaccante avrebbe dovuto realizzare quel passaggio per fare il punto. Lui sì che saprebbe, ma purtroppo non c’è la meritocrazia. Ieri era un lunedì di attaccanti mancati, persino più di quanti ne avessimo visti nelle settimane precedenti. E dire che venivamo dai giorni in cui gli attaccanti, loro sì, avrebbero saputo come eleggere un presidente della Repubblica giusto e amato e condiviso già al primo scrutinio, anzi forse prima del primo. E poi dai giorni in cui gli attaccanti, loro sì, avrebbero saputo fare i comici a Sanremo, le scalette a Sanremo, e pure presentare Sanremo (scagli la prima pietra chi non ha mai pensato «Dirige l’orchestra Tizio: ci vorrà poi tanto?»).

Rai 3

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Ecco perché Mattarella non sorrideva per gli applausi del Parlamento

di Antonio Gurrado (ilfoglio.it, 4 febbraio 2022)

Eppure non sorrideva, Sergio Mattarella, mentre i grandi elettori costellavano di applausi il suo discorso di reinsediamento. Un inquietante grafico sul Corriere della Sera di oggi mostra la progressione del battimani nel giro di mezzo secolo: solo sei applausi per Pertini nel 1978, nove per Cossiga sette anni dopo, già quattordici per Scalfaro e diciannove per Ciampi fino a che, nel 2006, la degenerazione si fa evidente: ventinove al primo Napolitano e trentadue al secondo, quaranta a Mattarella sette anni fa e adesso cinquantacinque al bis. Se un politico del ’78 si fosse teletrasportato in Parlamento ieri, ne avrebbe concluso che a Montecitorio c’erano i Bee Gees.

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L’Ucraina tiene testa alla Russia a suon di meme

di Andrea Indiano (wired.it, 3 febbraio 2022)

Oltre a preparare il proprio esercito, l’Ucraina sta utilizzando un metodo atipico per fronteggiare il pericolo di una guerra con la Russia: i meme. L’account Twitter verificato, creato nel 2016 da un addetto stampa dell’allora governo di Kiev e tuttora collegato all’esecutivo, ha iniziato a postare immagini sarcastiche riguardanti il possibile conflitto. Alcuni meme famosi sono stati adattati al periodo di crisi e in poco tempo sono diventati messaggi virali a sostegno dell’Ucraina. La novità online rischia di trasformare i rapporti diplomatici fra i due Stati, ma l’utilizzo dei meme nasconde molti altri significati secondo un esperto italiano della moderna comunicazione politica.

@Ukraine via Twitter

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Harry e Meghan hanno piantato una grana con Spotify

(agi.it, 30 gennaio 2022)

Harry e Meghan sono riusciti a piantare una grana anche con Spotify. La coppia ex regale ha un contratto di esclusiva con la piattaforma di streaming audio per una serie di podcast, ma dopo averne realizzato appena uno ha cominciato a lamentarsi per i controversi contenuti pubblicati da Joe Rogan. Harry e Maghan hanno espresso la loro preoccupazione a Spotify per i contenuti che possono rappresentare una fonte di disinformazione sul Covid-19, ma – sottolinea un portavoce della loro fondazione, Archewell – sono disposti a continuare a lavorare con la società. La dichiarazione dei Sussex arriva dopo che i cantanti Neil Young e Joni Mitchell hanno annunciato che ritireranno la loro musica da Spotify in segno di protesta nei confronti del podcast The Joe Rogan Experience, considerato il più popolare negli Stati Uniti.

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I nuovi passaporti del Belgio con i Puffi, Tintin e Lucky Luke

(ilpost.it, 28 gennaio 2022)

Dal 7 febbraio in Belgio i passaporti saranno distribuiti in una nuova versione, con le illustrazioni di alcuni dei più famosi fumetti di autori belgi: ci saranno tra gli altri disegni dei Puffi, di Tintin e di Lucky Luke, ideati rispettivamente dai fumettisti belgi Peyo, Hergé e Morris. I nuovi passaporti sono realizzati con una tecnologia che ne rende più difficile la contraffazione. La ministra degli Esteri belga ne ha parlato dicendo che «l’introduzione di questo nuovo passaporto è anche l’occasione per mettere in luce la “nona arte”, il fumetto, che è un elemento centrale della nostra cultura e della nostra influenza all’estero».