Il presidente della Ternana è riuscito a diventare sindaco di Terni

(ilpost.it, 29 maggio 2023)

L’imprenditore Stefano Bandecchi ha vinto il ballottaggio delle elezioni comunali a Terni, in Umbria, e sarà il nuovo sindaco della città. A Terni Bandecchi è noto soprattutto per essere il presidente della Ternana, la squadra di calcio della città, che gioca in Serie B. Alle elezioni comunali Bandecchi si era candidato col piccolo partito di centrodestra Alternativa Popolare, fondato nel 2017 dall’ex ministro Angelino Alfano, e senza l’appoggio di nessun grande partito.

Ph. Francesco Mazzitello / LaPresse

Al primo turno era stato il secondo candidato più votato col 28,14 per cento dei voti, mentre al ballottaggio ha battuto di una decina il candidato del centrodestra, Orlando Masselli. Terni è storicamente una città operaia con una solida tradizione di sinistra, che negli ultimi anni si è un po’ persa: il primo sindaco candidato col centrodestra venne eletto nel 1993, mentre il sindaco uscente, Leonardo Latini, è un avvocato che ha militato in vari partiti post fascisti e oggi è membro della Lega. Bandecchi è un tipo decisamente sopra le righe: parla di sé in terza persona, è stato paracadutista con la Folgore e in missione in Libano, sostiene di aver fatto il manovale e il pescatore e ora si presenta come «uno dei maggiori contribuenti italiani». Nelle conferenze stampa e sul suo profilo Instagram insulta regolarmente i tifosi della Ternana, accusandoli sostanzialmente di essere poco riconoscenti per la sua gestione della società.

Per molti anni Bandecchi è stato noto perlopiù come fondatore e presidente dell’Università Niccolò Cusano, nata come università telematica, cioè frequentabile da remoto. Nel corso degli anni l’Unicusano ha avviato anche diverse altre attività, sfruttando le agevolazioni fiscali che lo Stato concede agli istituti universitari. Riguardo alla sua appartenenza politica Bandecchi ha detto più volte di essere di destra, mentre di recente ha raccontato al Corriere della Sera: «Mio padre era un camionista comunista, mia mamma una massaia, io oggi mi sento centrista, riformista, radicale e anche un po’ liberale». I quotidiani citano spesso una sua dichiarazione in cui gli viene attribuita una grande ambizione politica: «Mi prendo Terni, poi l’Umbria, poi Roma» avrebbe detto qualche mese fa, candidandosi a sindaco.