L’emergenza Coronavirus gestita da Boris Johnson diventa una serie tv

di Fulvia Caprara (lastampa.it, 26 giugno 2020)

Il premier Boris Johnson alle prese con la pandemia. La storia è talmente appassionante e ricca di inediti retroscena che presto la vedremo in forma di serie tv, con la firma del premiato regista Michael Winterbottom e con la sceneggiatura arricchita dalla collaborazione con Tim Shipman, giornalista politico del Sunday Times. Realizzato da Fremantle insieme a Richard Brown, produttore esecutivo del successo globale True Detective, la serie ripercorrerà le tappe cruciali della crisi «nazionale e personale» del leader inglese, una delle fasi più buie attraversate dal Regno Unito dalla fine della Seconda guerra mondiale.

variety.com / Shutterstock
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«In rari momenti della Storia» osserva Andrea Scrosati, chief operating officer di Fremantle «accade che le vite dei leader si intreccino con quelle delle loro nazioni, creando inusuali collisioni tra l’esperienza privata e quella pubblica. Gli ultimi mesi della vita del Primo Ministro inglese appartengono a questa categoria». La serie (alla sceneggiatura lavorerà anche Melissa Parmenter di Revolution Films) ricostruirà nei dettagli il caso Covid-19 in Gran Bretagna, dalla scoperta del primo caso di persona affetta dal virus al ricovero e all’ospedalizzazione di Boris Johnson, esattamente nei giorni che hanno preceduto la nascita di suo figlio.

«Noi di Fremantle» prosegue Scrosati «siamo impegnati nella ricerca di storie potenti e autentiche, da raccontare sulla base di una ricostruzione sempre fattuale, corretta e rispettosa della verità. Michael Winterbottom e Richard Brown formano insieme la squadra perfetta per ripercorrere le tappe di questa vicenda drammatica, in maniera da rendere al meglio il senso degli incredibili eventi vissuti da Johnson». Secondo Brown la scelta di Winterbottom, regista particolarmente attento agli eventi della realtà (nel 2003 ha vinto l’Orso d’Oro alla Berlinale con Cose di questo mondo, sull’epopea di due giovani migranti afghani diretti verso il Regno Unito), è decisamente vincente: «Michael è il filmaker ideale per descrivere eventi che hanno catturato l’attenzione del mondo. Siamo emozionati ed eccitati davanti alla prospettiva di dimostrare, con questo progetto, che la realtà può essere, certe volte, molto più straordinaria della finzione». Le morti per Covid-19, ad oggi, in Gran Bretagna hanno toccato quota 43mila230.