Archivi tag: Barack Obama

Le storie notevoli dietro la condanna di Pras Michel

(ilpost.it, 28 aprile 2023)

La vicenda di Pras Michel, ex rapper del celebre gruppo dei Fugees che mercoledì è stato condannato per riciclaggio di denaro e per aver cercato d’influenzare il governo statunitense a favore della Cina, coinvolge alcuni dei più grossi scandali politici e finanziari asiatici degli ultimi anni. Pras Michel ha 50 anni ed è noto soprattutto per essere stato tra i fondatori dei Fugees, uno dei gruppi hip-hop più famosi degli anni Novanta, insieme a Lauryn Hill e Wyclef Jean.

Ph. Andrew Harnik / Ap

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Il ritorno di Obama con una serie sui lavoratori americani

(agi.it, 28 aprile 2023)

L’ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama tornerà a farsi vedere dal pubblico il prossimo mese in una serie di documentari prodotti da Netflix, di cui è stato diffuso il trailer, nei quali esplora il ruolo del lavoro nella vita degli americani. «Sono entusiasta di condividere il trailer di Working» ha twittato Obama, che ha aggiunto: «In questa serie parlo con i lavoratori americani di vari settori – dall’ospitalità alla tecnologia, all’assistenza domiciliare – per capire il loro lavoro e le loro speranze per il futuro».

Netflix

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La “vendetta” di Donald Trump in un libro

di Massimo Basile (agi.it, 23 aprile 2023)

Dalla lettera di Oprah Winfrey a quella di Kim Jong-un, l’annunciato libro di Donald Trump esce martedì 25 aprile, con i documenti della sua privata corrispondenza con leader politici, membri reali, star dello spettacolo e big dell’economia, in un periodo che parte da prima del suo ingresso alla Casa Bianca. Il titolo non lascia spazi a fantasie, Letters to Trump, “Lettere a Trump”, ma poteva chiamarsi “La vendetta”.

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Antico

di Giovanni De Mauro (internazionale.it, 13 aprile 2023)

Il 30 ottobre del 1938 la rete radiofonica statunitense Cbs trasmise un programma di Orson Welles in cui si annunciava lo sbarco sulla Terra di extraterrestri ostili. Nel luglio del 1984 tre ragazzi di Livorno scolpirono delle finte teste nello stile dell’artista Amedeo Modigliani, morto nel 1920, e le fecero ritrovare in un canale, ingannando alcuni grandi critici d’arte italiani. Nell’aprile del 1983 il settimanale tedesco Stern dichiarò di essere entrato in possesso dei diari segreti di Adolf Hitler: sessanta volumi che si rivelarono falsi.

Ph. Alison Jackson / alisonjackson.com

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Winnie the Pooh imbarazza Xi e sparisce dai cinema di Hong Kong

di Eugenio Buzzetti (agi.it, 21 marzo 2023)

Winnie The Pooh torna a imbarazzare la Cina e sparisce dalle sale cinematografiche. L’orsacchiotto della Disney, spesso accostato, nelle forme, al presidente cinese Xi Jinping, non uscirà nelle sale di Hong Kong con il film horror Winnie the Pooh: Blood and Honey. La mancata proiezione sarebbe attribuita a “motivi tecnici”, ma non è la prima volta che il personaggio incontra ostacoli, in Cina.

Andrea Cauti / Agi

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Musica e politica: storia di canzoni negate

di Chiara Pizzimenti (vanityfair.it, 6 agosto 2022)

La questione non ha confine né latitudine. In campagna elettorale la musica è fondamentale: trascina. Gli esperti di politica e comunicazione lo sanno: un tormentone, una canzone impegnata, un classico, ognuna può far presa in maniera diversa e portare avanti i candidati. Solo che non sempre chi quelle canzoni le canta e le ha portate al successo è pronto e felice di vederle usare per scopi propagandisti. Ultimo caso La Rappresentante di Lista contro Matteo Salvini. L’oggetto del contendente è la canzone Ciao ciao, tormentone che viene dal Festival di Sanremo. Veronica Lucchesi e Dario Mangiaracina segnalano in un tweet: «Ci arriva voce che al comizio di S4lvini il dj abbia messo #ciaociao. La nostra maledizione sta per abbattersi su di te, becero abusatore di hit».

LaPresse

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Chi è stato Bill Russell

(ilpost.it, 1° agosto 2022)

Bill Russell, morto domenica scorsa a 88 anni, è stato il giocatore di basket americano più vincente di sempre. Ha giocato in Nba per tredici stagioni fra il 1957 e il 1969, tutte con i Boston Celtics, e ha vinto il titolo undici volte. È riconosciuto da molti esperti come uno dei cinque migliori giocatori della storia e prima dell’arrivo di Michael Jordan era spesso indicato come il migliore in assoluto, preferito a Wilt Chamberlain, contro cui ha giocato per gran parte della carriera. Con il suo stile di gioco particolarmente focalizzato sulla fase difensiva e il suo fisico agile e asciutto ha cambiato il ruolo del centro, ancora più fondamentale di oggi: all’epoca i giocatori più alti e potenti dominavano la lega americana. Chiudendo la carriera nel doppio ruolo di giocatore e allenatore, è diventato il primo nero a guidare una squadra Nba, vincendo due campionati.

Ap

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L’America in lutto per Nichelle Nichols, eroina di “Star Trek” e icona dei diritti

di Matteo Persivale (corriere.it, 2 agosto 2022)

Per capire come mai l’America è in lutto per la scomparsa, a 89 anni, dell’attrice Nichelle Nichols, il tenente Uhura di Star Trek, si può dire — semplicemente — che fu tra i pionieri dei diritti civili dei neri, e che sul ponte dell’astronave Enterprise (in onda in tv dal 1966 al 1969 e poi attraverso sei film al cinema) ha incarnato l’ideale di un mondo dove le razze non contano più. Perché, nel futuro immaginato per la serie di fantascienza, sull’Enterprise gli ufficiali erano bianchi, neri, asiatici, senza distinzioni e nella massima normalità. In quel 1966 erano da poco più di un anno stati smontati (a malincuore) negli Stati del Sud della segregazione razziale i cartelli “whites only”, riservato ai bianchi, ma in tv il tenente Uhura incarnava un futuro diverso e inevitabile. Protagonista anche del primo bacio interrazziale della tv americana con il capitano Kirk, cosa assolutamente scandalosa nel 1968.

Desilu Productions / Paramount Television

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Per salvare la democrazia serve controllare le piattaforme

di Luigi Daniele (linkiesta.it, 27 aprile 2022)

Lo scorso giovedì, l’ex presidente americano Barack Obama è intervenuto in un incontro sulle sfide poste alla democrazia dall’informazione digitale, organizzato dal Cyber Policy Center, un ente di ricerca collegato all’Università di Stanford. Pur riconoscendo il ruolo innovativo ed emancipatorio che può essere svolto dalle piattaforme on line, Obama ha sostenuto come l’infodemia contemporanea rischi, contro ogni sua promessa di democraticizzazione della società e dell’informazione, di tradursi nel suo opposto. Anche a causa di attori che deliberatamente intendono sfruttarne le criticità intrinseche. Tra questi attori, non ci sono solo «aziende che sono venute a dominare Internet in generale e le piattaforme di social media in particolare», le quali prendono «decisioni che, intenzionalmente o no, hanno reso le democrazie più vulnerabili», ma anche «consulenti politici» o «potenze straniere» che possono «sfruttare strumentalmente gli algoritmi delle piattaforme o aumentare artificialmente la portata dei messaggi ingannevoli o dannosi».

Shutterstock

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Jen Psaki lascia la Casa Bianca e va in tv

di Massimo Basile (agi.it, 1° aprile 2022)

Quando la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, fece il suo ingresso nella briefing room, il suo arrivo venne visto dai media come il ritorno a un rapporto normale con l’informazione. Per quattro anni i portavoce di Donald Trump avevano utilizzato l’incontro quotidiano con i giornalisti come un appuntamento rovente per regolare i conti, lanciare minacce, dare risposte beffarde. Con l’ultima della serie, Kayleigh McEnany, c’era stato lo svilimento del ruolo di portavoce, ridotto a una funzionaria capace solo di leggere le risposte già preparate dallo staff, senza mai andare a braccio. McEnany, era l’opinione comune dei media americani, era lì solo come figurina, non conosceva alcun tema. Con Jennifer Rene Psaki, per tutti Jen, 43 anni, da Stamford, Connecticut, sposata, due figli, giornalista di origine greche e polacche, la Casa Bianca era tornata alla grande tradizione dei portavoce.

Ph. Alex Wong / Getty Images

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