Archivi tag: Colin Kaepernick

A Napoli torna il “take a knee” contro il razzismo

(agi.it, 30 marzo 2024)

La protesta silenziosa dei giocatori titolari e delle riserve del Napoli che oggi si sono inginocchiati prima della partita contro l’Atalanta ha rispolverato il rito del “taking a knee” contro il razzismo. Stavolta il gesto, fatto significativamente mentre risuonava l’inno della Serie A, voleva essere di solidarietà con Juan Jesus dopo l’assoluzione di Francesco Acerbi per le presunte offese razziste che avrebbe rivolto al difensore brasiliano.

LaPresse

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Sfidare Topolino è un affare pericoloso

(ilpost.it, 27 aprile 2023)

Disney, la più grande azienda dell’intrattenimento al mondo, ha fatto causa mercoledì al governatore della Florida Ron DeSantis, probabile candidato alle primarie Repubblicane per la presidenza degli Stati Uniti. La citazione in giudizio, che definisce alcune scelte dell’amministrazione di DeSantis una «ritorsione politica contro l’azienda», s’inserisce in uno scontro fra Disney e il governo della Florida che dura da oltre un anno e su cui DeSantis ha provato a costruirsi l’immagine di “uomo forte” della destra americana.

Ph. Sean Rayford / Getty Images

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Rap, rivendicazioni e nostalgie: il grande paradosso del Super Bowl

di Sebastiano Pucciarelli / Tv Talk (huffingtonpost.it, 15 febbraio 2022)

Il Super Bowl è il grande paradosso dello spettacolo occidentale: la finale del campionato di football americano è l’evento televisivo più visto in assoluto, ma da decenni viene seguito più per le esibizioni musicali (e le pubblicità prodotte ad hoc) che per la partita. La voglia e la pazzia di snobbare il piatto principale per abbuffarsi di stuzzichini. Parliamo di un grande buffet per telespettatori, sempre intorno ai 100 milioni (da noi 336.000 nottambuli per un 6.9% di share su Rai 1, imprecisati su Dazn), e una pacchia per gli sponsor, che quest’anno pagavano 30 secondi di pubblicità anche 7 milioni di dollari. Il concerto nell’intervallo ne è costati tra i 15 e i 17. Biglietti a 3mila dollari e stadio finalmente pieno dopo la capienza più che dimezzata nel 2021, causa pandemia.

Ph. Kevin C. Cox / Getty Images

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Inginocchiarsi per chi, per cosa

di Leonardo Tondelli (ilpost.it, 22 giugno 2021)

Le foto sono strumenti potenti, ma non dicono necessariamente la verità. Le foto che immortalarono il podio olimpico dei 200 metri all’Olimpiade del 1968 mostrano due atleti neri col braccio alzato e il pugno chiuso – anche se non sappiamo ancora quanto il gesto costerà a entrambi, intuiamo di trovarci davanti a un gesto forte di protesta. A rendere l’immagine così potente è soprattutto il contrasto col terzo atleta, bianco e apparentemente indifferente: è lui a creare l’asimmetria necessaria. Il bianco guarda avanti, i neri protestano. Per innalzare quelle mani guantate serve così tanta forza di volontà che a Tommie Smith e John Carlos non ne resta per alzare la testa: sanno di essere vittime sacrificali ma fanno quel che è giusto fare, e poi sia quel che sia.

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I princìpi della Nazionale italiana

di Giuseppe Pastore (esquire.com, 28 giugno 2021)

Parafrasando il capitano della Nazionale italiana di Calcio, venerdì sera ci vorrebbero certamente coraggio e sangue freddo per andare a combattere il Nazismo in Germania. Per fortuna è il luglio del 2021 e il Nazismo, almeno nella sua versione originale, è venuto a mancare 76 estati fa, così possiamo dedicarci a questioni più impellenti. Almeno, possiamo dedicarcene noi: perché la Nazionale italiana di Calcio – com’è del resto suo diritto – non ne ha alcuna voglia. Innanzitutto una precisazione formale a proposito di alcune notizie che stanno facendo il giro dei social: al momento in cui scriviamo, la Federcalcio non ha diramato alcuna nota ufficiale riguardo al comportamento da tenere al fischio d’inizio di Italia-Belgio.

Ph. Catherine Ivill / Getty Images

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L’Europeo dell’Inghilterra è diventato molto di più che un torneo di Calcio

di Federico Corona (esquire.com, 9 giugno 2021)

Il processo di avvicinamento della Nazionale inglese a una manifestazione internazionale è sempre condito da un misto di timore e fiducia. Timore di perdere l’ennesima occasione e fiducia di interrompere una maledizione che dura dal 1966, anno in cui i Tre Leoni vinsero quel mondiale che resta l’unico trofeo della loro storia. Anche per l’Europeo alle porte le aspettative sono altissime. L’Inghilterra è una squadra che assembla perfettamente giocatori esperti e una generazione d’oro di giovani talenti tra i migliori al mondo. Ha qualità e intensità, gioca un Calcio di dominio e controllo. L’eccitazione dovrebbe essere alle stelle, tuttavia la squadra del ct Gareth Southgate si trova, a pochi giorni dall’esordio, a dover gestire una situazione difficile.

Ph. Lee Smith / Getty Images
Ph. Lee Smith / Getty Images

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#EndChildFoodPoverty, la lezione politica di Marcus Rashford

di Alessandro Cappelli (linkiesta.it, 31 ottobre 2020)

Una fuga in campo aperto chiusa con un destro all’angolino, un tiro rasoterra secco e preciso a incrociare, un appoggio fin troppo comodo all’altezza del dischetto del rigore a tempo ormai scaduto. Mercoledì sera, nella sfida di Champions League tra Manchester United e Lipsia, Marcus Rashford è stato decisivo entrando dalla panchina: prima ha messo al sicuro il risultato con il gol del 2-0, poi ne ha fatti altri due per arrotondare il punteggio su 5-0 finale. Rashford è stato in campo 27 minuti, tra il primo e il terzo gol ne sono passati solamente 16.

Ph. Dave Thompson / Ap
Ph. Dave Thompson / Ap

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In morte di un mito popolare

di Giovanni Francesio (ilfoglio.it, 23 ottobre 2020)

È difficile capire quando finisce un secolo. Molto più facile dire quando non finisce, ossia con le cifre tonde, con il calendario. Non è mai così, perché c’è sempre una variante, un allungarsi o un contrarsi del tempo, un evento storico spiazzante, che improvvisamente svela come siano cambiati i paradigmi, i modi di pensare e di vivere, e con loro la società e la politica e la cultura. Solo a quel punto, voltandosi indietro, o riuscendo a guardare in avanti, ci si rende conto di essere entrati in una stagione nuova. Lo sport, ormai non lo nega più nessuno, è stato uno degli aspetti caratterizzanti, uno dei tratti distintivi del XX secolo, sia per la sua carica simbolica, sia per la sua concreta ricaduta sociale, politica e culturale.Socrates-Corinthians Continua la lettura di In morte di un mito popolare

La storia di Colin Kaepernick diventa una serie tv

(quotidiano.net, 30 giugno 2020)

Il quarterback Colin Kaepernick è diventato famoso anche al di fuori del mondo del football americano quando iniziò a inginocchiarsi durante l’esecuzione dell’inno statunitense, in segno di protesta per le violenze della polizia nei confronti degli afroamericani e per le disuguaglianze razziali presenti nel suo Paese. Un gesto che ha danneggiato la sua carriera, ma che l’ha reso un simbolo: per questa ragione Netflix ha deciso di produrre una miniserie documentaristica intitolata Colin in Black & White e diretta da Ava DuVernay, produttrice, sceneggiatrice e regista molto impegnata sul fronte dei diritti civili.Colin_in_Black_ &_White Continua la lettura di La storia di Colin Kaepernick diventa una serie tv

Ora Trump tifa per Kaepernick: «Merita un’altra occasione»

(gazzetta.it, 18 giugno 2020)

Da «figlio di p…» a «uomo che dovrebbe avere un’altra possibilità» di giocare nella Nfl. La virata, alquanto inattesa e allo tesso tempo completa, è del presidente degli Stati Uniti. Secondo Donald Trump l’uomo che si inginocchiò durante l’inno americano, Colin Kaepernick, ora simbolo della protesta contro il razzismo, dovrebbe giocare, «se ne è ancora capace».ColinKaepernick-DonaldTrump Continua la lettura di Ora Trump tifa per Kaepernick: «Merita un’altra occasione»