Archivi tag: Democrazia Cristiana

Tutti i no di Gigi Riva alla politica

di Giovanni Battistuzzi (ilfoglio.it, 23 gennaio 2024)

Per uno come lui, come Gigi Riva, per il quale l’appartenenza a un’idea era tutto, ma un’appartenenza a un’idea di vita e territorio grande come un’isola, la Sardegna, non c’era posto per le divisioni. Soprattutto quelle inutili, a volte meschine, della politica. Non facevano per lui. Per quanto politico, in un modo o nell’altro lo è stato. Suo malgrado. Gigi Riva era un altrove.

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Toto Cutugno, l’italianità e la costruzione di una nazione attraverso le canzoni

di Maurizio Stefanini (linkiesta.it, 26 agosto 2023)

«Buongiorno Italia, gli spaghetti al dente / E un partigiano come Presidente / Con l’autoradio sempre nella mano destra / E un canarino sopra a una finestra». Morto martedì 22 agosto, Toto Cutugno è stato attivo sulla scena musicale per cinquantotto anni; ha pubblicato ventotto album; ha vinto oltre cento milioni di dischi; ha, con quindici edizioni, un record di partecipazioni al Festival di Sanremo (pure alla pari con Al Bano, Peppino di Capri, Milva e Anna Oxa).

LaPresse

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“L’ottavo nano” è stata l’ultima voce della satira italiana

di Lorenzo De Vizzi Arati (wired.it, 27 marzo 2023)

In tempi sorprendentemente vicini è esistita una tv di Stato capace di informare il proprio pubblico riguardo politica e attualità senza dover ricorrere in maniera esclusiva al filtro dei talk show, ai toni solenni degli interventi di esperti, politici e analisti spesso accompagnati da polemiche riprese all’istante dai social. Ci si riusciva grazie a qualcosa di più scanzonato e al contempo più pericoloso per il potere: la satira.

Rai

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Sanremo, quando sul palco sale la polemica

(ansa.it, 27 gennaio 2023)

Sanremo e la politica in tutte le sue forme rappresentano un binomio solido e senza tempo, se si pensa che all’epoca del secondo Festival, nel 1952, Papaveri e papere fu considerata un brano “a rischio” perché alludeva al potere dei papaveri dell’allora Dc. Negli anni la polemica a sfondo politico, quasi sempre legata agli interventi dei comici, è diventata un ingrediente praticamente fisso del Festival. Ma questa volta non si tratta dell’intervento di un comico, bensì del presidente di una nazione in guerra, l’Ucraina.

Ph. Tiziana Fabi / Afp – Getty Images

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Come si cantava il rapimento di Moro, e cosa invece fu censurato, 40 anni fa

di Giampiero Mughini (ilfoglio.it, 17 dicembre 2022)

A quarant’anni e oltre di distanza resta ben conficcato nelle nostre anime lo strazio delle immagini e delle parole pronunziate nei 55 giorni intercorsi tra l’agguato di via Fani, dove vennero massacrati i cinque uomini che fungevano da scorta di Aldo Moro, e la mattina del 9 maggio 1978 in cui il cadavere del presidente della Democrazia Cristiana venne ritrovato nel bagagliaio della Renault rossa.

Ph. Enrica Scalfari

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Lo stile di Aldo Moro: il potere non si mette in mutande

di Filippo Ceccarelli (repubblica.it/venerdi, 11 novembre 2022)

Al giorno d’oggi il contegno, specie dei potenti, è uno stato dell’animo così raro e inaspettato da suscitare una sensazione di eccesso se non addirittura un moto di allegra comicità. Nel tempo del totalitarismo pop, sopraffatta dal culto della vicinanza e dell’intimità, l’immagine postuma di Aldo Moro in doppiopetto e cravatta attorniato in spiaggia da bagnanti seminudi appare una visione illusoria e insieme una parodia.

Centro documentazione archivio Flamigni, fondo Aldo Moro, fotografie

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Pippo Franco, il freak all’italiana candidato con Michetti

di Stefano Ciavatta (ilfoglio.it, 28 agosto 2021)

“Ho accolto il suo invito proprio per poter essere utile all’arte, settore dimenticato nella Capitale. Ho una visione ampia di quello che si può fare, nella mia vita non sono stato solo attore ma anche pittore, scrittore, ho lavorato molto con il teatro, è un mondo che mi appartiene e che conosco bene”. Oggi è schierato con la lista civica di Enrico Michetti, ma Franco Pippo “detto Pippo Franco” (come comparirà nelle liste) ha già due precedenti: nel 2006 alle politiche fu capolista Lazio per il Senato nella lista della Democrazia Cristiana per le Autonomie di Gianfranco Rotondi, satellite della diaspora Dc dopo lo storico scioglimento, che aderiva alla Casa delle Libertà e presentò una lista unitaria alle elezioni con il Nuovo Psi di Gianni De Michelis.

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Super potere: come i fumetti sono diventati uno strumento per veicolare le idee politiche

di Fabrizio Papitto e Andrea Fioravanti (linkiesta.it, 25 settembre 2020)

Durante un intervento nel talk show Fuori dal coro del 18 luglio 2019, il leader della Lega Matteo Salvini rispose così al giornalista Mario Giordano che lo incalzava in merito a un’inchiesta pubblicata su l’Espresso: «Preferisco Topolino, onestamente». La sera stessa la dichiarazione fu rilanciata dallo stesso Salvini sui social, suscitando la pronta reazione dello sceneggiatore della Disney Roberto Gagnor: «Allora ci legga. Nelle nostre storie troverà cose interessanti: fantasia, cultura, tolleranza, apertura verso gli altri, coerenza, universalità». Lo staff di Salvini, a quel punto, fece una scelta comunicativa insolita per il suo stile: eliminò il tweet senza alcuna spiegazione, forse influenzato dalla popolarità trasversale di cui gode da molti decenni il magazine nel pubblico di ogni età.0_comics Continua la lettura di Super potere: come i fumetti sono diventati uno strumento per veicolare le idee politiche

Playboy Italia torna in edicola e punta sulla Boschi: «Fascino bipartisan»

(ilmessaggero.it, 17 luglio 2015)

Dopo un anno di assenza, Playboy Italia torna in edicola e per dare adeguata risonanza all’evento lo fa con un servizio nientemeno che su Maria Elena Boschi. Non fraintendete: il ministro per le riforme del governo Renzi non ha deciso di posare per la celebre rivista, bensì è la protagonista di un lungo ritratto che riassunto dice più o meno così: «Trentaquattro anni, capelli biondi, occhi azzurri: il fascino bipartisan conquista tutti gli italiani». Continua la lettura di Playboy Italia torna in edicola e punta sulla Boschi: «Fascino bipartisan»