Archivi tag: Luigi Di Maio

Ma come si fa a non credere a Beppe Grillo (e alla sua nuova religione)?

di Antonio Gurrado (ilfoglio.it, 12 aprile 2023)

Ma davvero dobbiamo stupirci del fatto che Beppe Grillo abbia pubblicato il libro sacro della sua nuova personale religione? A ben guardare, tutto il progetto politico dell’Elevato è sempre stato improntato a un coerente afflato religioso. Ha presentato sé stesso come leader perseguitato, vittima sacrificale dei media tradizionali, ed è riapparso concedendosi alle folle con Vaffa-day che, di là dal turpiloquio, erano veri e propri revival avventisti.

Ph. Valerio Portelli / LaPresse

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Fabrizio Corona candidato al consiglio comunale di Catania

(adnkronos.com, 5 aprile 2023)

«Annuncio che Fabrizio Corona ha accettato di candidarsi a consigliere comunale nella nostra lista del Movimento Popolare Catanese» ha reso noto l’avvocato penalista Giuseppe Lipera, candidato sindaco di Catania. «Fabrizio Corona ha indubbiamente delle capacità geniali e rappresenta per me una vittima del sistema giudiziario italiano. L’ho seguito da lontano, da sempre, e sono testimone di quello che hanno patito i suoi familiari. Se diventerò sindaco di questa città, Fabrizio Corona, che certamente verrà eletto consigliere comunale, sarà l’assessore ai Servizi sociali del Comune di Catania» ha comunicato Lipera in conferenza stampa, in vista del voto amministrativo di fine maggio.

Catania Today

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Il video di Di Maio come Baby in “Dirty Dancing”

(ilpost.it, 14 settembre 2022)

Mercoledì il ministro degli Esteri Luigi Di Maio è stato a pranzo in una celebre trattoria di Napoli [Nennella – N.d.C.], molto nota per il suo ambiente scanzonato e chiassoso, con i camerieri e il resto del personale che interagiscono volentieri con i clienti, prendendoli in giro, facendoli cantare e coinvolgendoli in balli e attività solitamente poco comuni in un ristorante. Lo hanno fatto anche con Di Maio, apparso bendisposto a scherzare con loro, ma anche a cantare alcune canzoni neomelodiche e a fare una serie di altre cose nello spirito del posto. Tra queste, è stato molto condiviso e commentato il video del momento in cui Di Maio ha partecipato a una delle abitudini della trattoria, mettendosi nei panni di Baby, la protagonista del celebre film del 1987 Dirty Dancing.

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Api, cavallette e tigri: torna il bestiario della politica

di Federica Mochi (adnkronos.com, 4 agosto 2022)

Orsi, tigri, api e persino cavallette: il linguaggio politico sta trasformando le prossime elezioni politiche del 2022, in programma il 25 settembre, in un pazzo giardino zoologico. Arma prediletta per la campagna elettorale, i leader di partito sono protagonisti, ciascuno a modo suo, del bestiario fantastico dell’estate, dove nuove metafore zoologiche fioriscono di giorno in giorno. Che sia per sminuire l’avversario, lanciare frecciatine all’alleato o ricompattare la propria squadra, i leader non si trattengono, tirando fendenti appena possono. «Questo linguaggio è un fenomeno che trova la sua legittimazione nel passato e che è molto sedimentato nel discorso pubblico quando si nutre di contenuti politici» spiega all’AdnKronos Francesco Giorgino.

Fotogramma

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Per capire il destino dei 5 Stelle bastavano gli outfit

di Giulio Silvano (ilfoglio.it, 12 luglio 2022)

Dove son finiti i tempi in cui la sinistra si criticava perché troppo elegante, gli anni in cui Fausto Bertinotti veniva lapidato per un maglioncino di cachemire (che si difese dicendo “era usato!” e poi iniziarono a regalargliene, anche le operaie, per solidarietà o sberleffo). I tempi in cui lo spin doctor di François Mitterrand, Jacques Séguéla, consigliava al futuro presidente di mettersi degli abiti un po’ più stropicciati, un po’ più consunti, per avere il favore del popolo in campagna elettorale, riservando l’eleganza formale (che gli donava eccome) solo a certe occasioni, come le nozze di Carlo e Diana. Con il nuovo turn-out elettorale in Francia, i membri del nuovo gruppo Nupes sono arrivati al Palais Bourbon un po’ troppo casual, tanto che il sociologo Mathieu Bock-Côté ha detto: “Non ci si presenta in maniche di camicia all’Assemblée Nationale”, così come “non ci si presenta in bermuda e infradito a un colloquio di lavoro”.

Ph. Alessandro Di Meo / Ansa

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Boom di autobiografie: politici e calciatori i più scatenati

di Enrico Pirondini (blitzquotidiano.it, 31 ottobre 2021)

Boom di autobiografie. Scrivono tutti: politici, magistrati, artisti, cantanti, calciatori, tennisti. Presentati altri tre libri nelle ultime 48 ore: Prodi, Di Maio, Carlo Tognoli (postumo). Ma l’elenco è interminabile. E non pare una moda passeggera, un vezzo estemporaneo. Peggio, un atto di affettuosa tenerezza nei propri confronti. Una moina. E fioccano pure le polemiche, tipo questa: ha senso scrivere una storia quando ancora non se ne conosce la fine? In ogni caso va riconosciuto che l’effetto selfie sta stravolgendo un genere letterario. La selfistica scritta impazza. Inonda bancarelle e vetrine. Esultano i librai. E i colpi di scena. Come Ilda Boccassini quando rivela (Stanza numero 30, Bompiani) che si era innamorata di Falcone grazie anche ai successi dell’indagine “Duomo Connection”. Che svelò, per la prima volta, l’esistenza della mafia a Milano.

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Trump attacca l’America, che sorpresa

di Christian Rocca (linkiesta.it, 7 gennaio 2021)

Ma guarda un po’ che sorpresa: Donald Trump è un golpista. Ben svegliati, eh. Sono anni, da prima che fosse eletto nel 2016, che in due o tre scriviamo e diciamo in tutti i modi possibili che saremmo arrivati esattamente a questo punto, all’assalto armato alle istituzioni degli Stati Uniti istigato dalla Casa Bianca, mentre il governo miserabile di Giuseppe Conte e di Luigi Di Maio, senza dimenticare quell’altro campione di Matteo Salvini, flirtava con l’impostore arancione, salutandolo come un fratello del cambiamento, piegandosi ai suoi desideri criminali di diffondere quelle stesse fregnacce alla base degli eventi di Washington, umiliando i nostri servizi segreti, le nostre istituzioni, il nostro Paese.

Ph. Leah Millis / Reuters
Ph. Leah Millis / Reuters

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Soldatini vs dinosauri: la spiazzante ripicca di Toninelli e Di Maio

di Antonio Gurrado (ilfoglio.it, 22 settembre 2020)

Come quando da bambini tentavamo incongruamente di accostare giocattoli diversi in cerca di emozioni nuove – soldatini contro dinosauri, macchinine che cavalcavano peluche –, lo stesso effetto di colpevole straniamento con un tocco d’incoercibile inquietudine è stato attinto, stamane, dai titoli sulla vendetta di Toninelli e Di Maio contro Billy Costacurta. È successo che l’ex centrale difensivo del Milan abbia dichiarato di votare per il No anche onde evitare di vedere i sorrisi trionfanti di Toninelli e Di Maio; i quali Toninelli e Di Maio, a scrutini conclusi, si sono concessi un selfie e hanno pubblicato sui social i propri sorrisi trionfanti con la didascalia “Grazie Billy”.

Danilo Toninelli via Instagram
Danilo Toninelli via Instagram

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I social dei politici

di Carlo Rienzi (huffingtonpost.it, 25 agosto 2020)

L’agenda politica del nostro Paese, ormai, è social-centrica: non passa giorno senza che corra la notizia dell’ultimo tweet, o dell’ultimo post, di questo o quel politico. “Salvini ha scritto su Facebook”, “Di Maio ha detto in diretta”, e via cantilenando, l’arena politica dello Stivale è ormai saldamente radicata nei mondi virtuali, dove le discussioni tra “tifoserie” spopolano, il conflitto porta nuovi utenti e ogni confronto sereno è impossibile.social_politici Continua la lettura di I social dei politici

I neri vengono uccisi ma si discetta della blackface di Di Maio

di Guia Soncini (linkiesta.it, 29 agosto 2020)

L’abbronzatura è una volgarità. Sì, va bene: Jacqueline Kennedy Onassis nuda a Skorpios, e altre poche eccezioni. Ma, prima di lei, c’erano stati troppi secoli in cui i braccianti avevano la pelle colorata dal Sole e le signore si coprivano con cappelli a falda larga, perché il nostro cervello non registri comunque che, se sei abbronzato, sei un buzzurro. Con l’aggravante d’essere, l’abbronzatura, il rifugio delle bruttine convinte che la pelle dorata le renderà bellocce.DiMaio_blackface Continua la lettura di I neri vengono uccisi ma si discetta della blackface di Di Maio