Archivi tag: Mediaset

Andrea Giambruno si sta facendo notare

(ilpost.it, 28 luglio 2023)

Negli ultimi giorni molti giornali italiani hanno scritto con una certa continuità del giornalista Andrea Giambruno, il compagno della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, conduttore su Rete 4 della trasmissione Diario del giorno. Lo hanno fatto con maggiori attenzioni rispetto al solito soprattutto dopo che una settimana fa, durante la conduzione, Giambruno aveva espresso opinioni controverse sul clima, facendo diverse battute e considerazioni ironiche per minimizzare il caldo eccezionale di quest’ultimo periodo.

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L’Italia nel multiverso Mediaset

di Alice Valeria Oliveri (esquire.com, 12 giugno 2023)

«Un palazzinaro che non conosce niente di televisione», diceva Mike Bongiorno a proposito delle sue prime impressioni su Silvio Berlusconi, prima di accettare il ruolo di presentatore di punta delle reti Fininvest. Il presentatore dell’allegria era tutto ciò che serviva all’imprenditore milanese per dare vita al suo sogno, una televisione privata che facesse per la prima volta da concorrente all’istituzionalità pedagogica e democristiana della Rai.

Ph. Vittoriano Rastelli / Getty Images

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Perché in Italia non ci sono spot elettorali in tv

(ilpost.it, 18 agosto 2022)

A differenza degli Stati Uniti e di alcuni Paesi europei, dove sono piuttosto diffusi, in Italia è vietato trasmettere spot elettorali sulle tv nazionali. Per i partiti e i comunicatori politici è un limite molto sentito: ancora oggi la televisione è il medium più seguito dagli elettori più anziani, che fra le altre cose sono quelli che si presentano ai seggi con più assiduità rispetto ai giovani. Non è sempre stato così. La diffusione di spot elettorali sulle tv nazionali è stata fortemente limitata nel 1996 e poi vietata del tutto nel 2000 con la legge sulla cosiddetta par condicio. La legge, ancora in vigore, prevede solamente che in campagna elettorale la Rai metta a disposizione dei “contenitori” in cui i partiti possano trasmettere gratis dei “messaggi politici autogestiti”: ma sono spazi che per legge non possono essere trasmessi dalle 20 alle 22, quando davanti alla tv si concentra il maggior numero degli spettatori, e che vengono assegnati fra tutti i partiti con criteri molto rigidi, cosa che li rende di fatto inutili.

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Lavrov su Rete4: il Ppe critica il programma ma dimentica Berlusconi

a cura di Annalisa Cangemi (fanpage.it, 2 maggio 2022)

L’intervento in esclusiva su Rete4 del ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov, ospitato per un’intervista senza un vero contraddittorio, è stato duramente criticato. Il programma Zona Bianca, andato in onda ieri sera, e condotto da Giuseppe Brindisi, ha offerto uno spazio di propaganda nella tv italiana a uno dei più stretti collaboratori di Vladimir Putin, che ha potuto così rilanciare indisturbato diverse fake news. Il Partito Popolare Europeo (Ppe), in un tweet, ha criticato la trasmissione, rispondendo direttamente al profilo ufficiale di Zona Bianca. L’account del programma aveva postato un estratto dell’intervista di Lavrov, intento a smontare la notizia del massacro di Bucha e a presentare la “versione” del Cremlino, secondo cui la strage non sarebbe altro che un complotto dell’Occidente.

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L’informazione Rai è come una soap, con caratteristi scarsi e trame prevedibili

di Mario Lavia (linkiesta.it, 2 maggio 2022)

L’informazione Rai è allo sbando. Una grossa delusione per chi sperava in una Rai “draghiana”, orientata cioè nel senso di una maggiore “voglia” di approfondire seriamente i problemi, di caratterizzarsi per autorevolezza e credibilità. Un servizio pubblico serio. Macché. Proprio nel più tragico periodo della storia recente, la Rai sta dando il peggio di sé, declassando l’informazione a fiction, come ha denunciato il presidente della Commissione parlamentare di vigilanza Rai Alberto Barachini sul Corriere della Sera. In generale – non stiamo adesso parlando della sola Rai – i talk show, sempre più show, invece di essere momenti di informazione, dibattito e approfondimento sono pensati come fiction: la deriva è da anni in atto sulle reti Mediaset e poi de La7 (con poche, luminose eccezioni), ma da qualche mese anche sul programma principale di informazione del servizio pubblico, Cartabianca su Rai3 (lasciamo stare qui Report, che fa un’informazione basata sulla character assassination e su un giornalismo scandalistico).

Ph. Paolo Chiabrando / Unsplash

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Berlusconi stoppa i no vax in tv

(ilfoglio.it, 1° dicembre 2021)

Troppo spazio ai no vax. Così per Fuori dal coro e Diritto e rovescio, talk condotti da Mario Giordano e Paolo Del Debbio su Rete 4, la pausa natalizia sarà più lunga rispetto ai programmi competitor. Lo ha deciso Mediaset, che sempre più negli ultimi tempi è sembrata insofferente nei confronti della narrazione offerta dai due contenitori televisivi, dove il dissenso antivaccinista trova spesso una casa naturale in cui agitare le proprie tesi bislacche. Le ultime puntate del 2021 andranno in onda il 7 e il 9 dicembre. Dopodiché, sia per Giordano sia per Del Debbio, il ritorno in onda è previsto per la fine di gennaio (rispettivamente il 25 e il 27 del mese), quando nel frattempo, invece, la gran parte delle trasmissioni sarà già ripartita, dalla settimana successiva all’Epifania.

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Bufera su Pio e Amedeo: «Il politically correct ha rotto»

(repubblica.it, 1° maggio 2021)

Una bufera si è scatenata dopo che venerdì sera Pio e Amedeo, nell’ultima puntata del loro show Felicissima sera, si sono lanciati contro il “politically correct” con un lungo pezzo, una ventina di minuti, che ha puntato dritto al cuore della materia: «Ci vogliono far credere che la civiltà sta nelle parole, ma è tutto qua nella testa», ha detto Amedeo, «fino quando non ci cureremo dall’ignoranza di quelli che dicono con fare dispregiativo che è quello il problema, ci resta un’unica soluzione: l’autoironia». E da lì in poi i due comici hanno puntato il dito contro tutti gli stereotipi del politicamente corretto, passando per donne, ebrei, neri, fino ad arrivare agli omosessuali.

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L’inspiegabile scelta di Barbara Palombelli co-conduttrice al Festival di Sanremo 2021

di Franco Bagnasco (tpi.it, 20 febbraio 2021)

Se ancora stentate a farvene una ragione e vi prendete a schiaffetti davanti allo specchio per risvegliarvi, è ora di prenderne atto: la giornalista Barbara Palombelli sarà fra le co-conduttrici del prossimo Festival di Sanremo accanto ad Amadeus. Magari si stenta a coglierla, ma una coerenza nel casting c’è, e si vede: dopo l’icona delle passerelle Naomi Campbell (detta “Il cigno nero”), sul palco dell’Ariston la prima sera; dopo la statuaria Elodie (cantante in grande spolvero, il cigno bianco); dopo l’attrice candida-sexy del momento, Matilda De Angelis (tra i protagonisti della serie tv internazionale The Undoing, il cigno rosso). Ecco, dopo tutto questo, la quarta serata, quella del venerdì, sarà appannaggio di Barbara Palombelli. Ottimo esemplare del leggendario Laghetto dei cigni di Cologno Monzese, per chi ha frequentazioni Mediaset.barbara_palombelli_a_forum Continua la lettura di L’inspiegabile scelta di Barbara Palombelli co-conduttrice al Festival di Sanremo 2021

Alla fine Fausto Leali è stato squalificato dal “Grande Fratello Vip”

di Enzo Boldi (giornalettismo.com, 22 settembre 2020)

Le frasi su Benito Mussolini hanno smosso le coscienze. Quella sul «nero è un colore e negr*o è una razza» hanno reso la decisione finale inevitabile: Fausto Leali squalificato dal Grande Fratello Vip. Il cantautore lombardo, dopo le polemiche per alcune sue dichiarazioni all’interno della Casa di Cinecittà, è stato costretto ad abbandonare – con mestizia – il reality show di Mediaset. La decisione gli è stata comunicata durante la puntata andata in onda lunedì sera su Canale 5.FaustoLeali_gf Continua la lettura di Alla fine Fausto Leali è stato squalificato dal “Grande Fratello Vip”

La lettera aperta di Rocco Casalino sul “Grande Fratello” di vent’anni fa

(blitzquotidiano.it, 14 settembre 2020)

«Vengo continuamente sminuito e screditato pubblicamente semplicemente per quei tre mesi da partecipante del Grande Fratello. Fa male»: a scriverlo, in una lettera aperta inviata a Live – Non è la D’Urso, è Rocco Casalino, ex partecipante alla prima edizione del Grande Fratello e attuale portavoce del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Casalino ha inviato una lettera in cui ricorda la propria partecipazione alla prima edizione del reality, vent’anni fa. Lo ha fatto in occasione della prima puntata della nuova stagione del programma Mediaset condotto da Barbara D’Urso.RoccoCasalino-GF Continua la lettura di La lettera aperta di Rocco Casalino sul “Grande Fratello” di vent’anni fa