Archivi tag: New York Times

“Civil War”, saggio sulla morte del giornalismo in un’America dilaniata

di Andrea Fioravanti (linkiesta.it, 17 aprile 2024)

Il segreto di un film distopico riuscito è raccontare una versione del futuro prossimo allo stesso tempo inquietante e verosimile. Negli anni Cinquanta, gli americani esaltati dal sogno spaziale si rannicchiavano impauriti nelle poltroncine del cinema, guardando sul grande schermo i marziani invadere la Terra ne La guerra dei mondi.

Ph. Murray Close / A24 via The Associated Press

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X rallenta i link ai siti che non piacciono a Elon Musk

di Chiara Crescenzi (wired.it, 16 agosto 2023)

I collegamenti da X, l’ex Twitter, a New York Times, Facebook e altre piattaforme on line sembrano fortemente rallentati negli ultimi giorni. Il motivo? Elon Musk avrebbe deciso di scagliarsi contro quelle aziende che di recente lo hanno fatto arrabbiare. Stando al risultato di alcuni test condotti ieri da The Washington Post, gli utenti hanno dovuto aspettare 5 secondi prima di riuscire ad aprire i siti web colpiti dall’ira dell’imprenditore.

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Capire “Il senso della vita”

di Giacomo Papi (ilpost.it, 31 marzo 2023)

Il film del gruppo comico britannico Monty Python The Meaning of Life (Monty Python – Il senso della vita) compie quarant’anni. E compie quarant’anni anche il bambino che nel primo episodio del film – Il miracolo della nascita – viene al mondo nella sala “spaventa-feti” di un ospedale invaso da macchinari astrusi e medici che giocano a carte e applaudono i magheggi finanziari dell’amministratore dell’ospedale, dimenticandosi della partoriente perché troppo impegnati a cercare “la macchina che fa ping”.

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Il femminismo Usa in difesa di Meghan Markle

di Enrico Franceschini (repubblica.it, 20 dicembre 2022)

Mentre i tabloid inglesi, in particolare quelli di destra, invitano a ricoprirla «di escrementi», il femminismo Usa scende in campo in difesa di Meghan Markle. In un editoriale pubblicato oggi sul New York Times, la scrittrice afroamericana Roxanne Gay, detentrice alla Rutgers University della cattedra intitolata a Gloria Steinem, la celebre leader e fondatrice del movimento femminista negli Stati Uniti, giustifica la recente serie televisiva di Netflix Harry & Meghan come un comprensibile desiderio della coppia di dare la propria versione della crisi che l’ha portata a decidere di vivere in California.

Spotify via Twitter

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Meloni, il tailleur nero e l’occasione sprecata per le donne di potere

di Guia Soncini (linkiesta.it, 15 novembre 2022)

Cara Vanessa Friedman: che invidia. Che invidia per te che puoi fare l’articolo sui vestiti di Giorgia Meloni perché il New York Times ha (anche) lettori non così stolidi da dire ah, ecco, una donna viene sempre ridotta al suo aspetto, vergogna, non parlereste mai dei vestiti di un uomo.

Ph. Filippo Attili / governo.it

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“A voi l’Ucraina, a me la Casa Bianca”: il patto segreto fra Trump e Mosca

di Massimo Basile (repubblica.it, 3 novembre 2022)

Un oscuro uomo d’affari russo, un lobbista americano, un circolo esclusivo nel cuore di Manhattan. E, naturalmente, Donald Trump e Vladimir Putin. In un lungo articolo il New York Times unisce i tasselli del “Piano Mariupol”, un puzzle che, per la prima volta, vede insieme l’hackeraggio russo alle presidenziali americane del 2016 e l’avanzata dei carrarmati di Putin in Ucraina.

Ph. James Devaney / Getty Images

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Capitol Hill: ogni giorno è come il 6 gennaio

(ilpost.it, 2 gennaio 2022)

A pochi giorni dal primo anniversario dell’attacco al Congresso statunitense da parte di migliaia di sostenitori dell’ex presidente Donald Trump, la redazione di editorialisti del New York Times ha pubblicato un durissimo articolo contro Trump e il Partito Repubblicano, accusandoli in sostanza di aver portato avanti, negli ultimi mesi, un attacco sistematico e giornaliero al sistema democratico statunitense, di portata simile a quello compiuto il 6 gennaio 2021 contro il Congresso. Il New York Times ha messo in fila una serie di notizie che mostrano con efficacia le conseguenze concrete della presa che Trump ha ancora sul partito e sull’elettorato Repubblicano, più di metà del quale ritiene che Joe Biden non sia stato eletto in maniera legittima – cioè la stessa premessa della manifestazione che degenerò nell’attacco al Congresso – e che i manifestanti del 6 gennaio stessero «difendendo la libertà».

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I Savoia visti dal “New York Times”

(ilpost.it, 10 maggio 2021)

Nel gennaio del 2020 Vittorio Emanuele di Savoia, figlio dell’ultimo re d’Italia Umberto II, aveva incluso le donne della famiglia nella linea di successione, rendendo erede della casata sua nipote 17enne Vittoria. La notizia era stata accolta con una certa sorpresa, per due motivi: il primo è che per secoli i Savoia hanno rispettato la legge salica, secondo cui l’erede al trono deve essere di sesso maschile, e quindi la decisione di contravvenire a questa prassi era stata vista come un tentativo da parte dei Savoia di rinnovare la propria immagine; il secondo motivo è che i Savoia, da quasi 75 anni, non hanno un regno che Vittoria può ereditare.

Emanuele Filiberto di Savoia via Instagram
Emanuele Filiberto di Savoia via Instagram

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Quando l’indignazione conviene agli algoritmi

di Ezra Klein (internazionale.it, 2 maggio 2021)

A marzo Alexi McCammond, da poco nominata direttrice della rivista Teen Vogue, si è dimessa per le polemiche su una serie di tweet offensivi che aveva scritto dieci anni fa, quando aveva diciassette anni. A gennaio Will Wilkinson ha perso il suo lavoro di vicepresidente del Niskanen Center, un centro studi conservatore, per un tweet satirico in cui diceva in modo ironico che i repubblicani volevano impiccare Mike Pence, che allora era vicepresidente degli Stati Uniti; Wilkinson è stato sospeso anche dal suo incarico di editorialista del New York Times. Discutere se queste sanzioni siano state giuste o meno è sbagliato, perché non si è trattato di verdetti ponderati presi nell’interesse della collettività, ma di azioni di aziende che fanno i propri interessi, e che hanno deciso che i loro dipendenti erano diventati un peso.

Getty Images
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Come fu che Kamala si mangiò “Vogue America”

di Fabiana Giacomotti (ilfoglio.it, 11 gennaio 2021)

Il punto della nuova cover di Vogue America – il tempo di anticiparla ai quotidiani ed è già polemica – non è affatto l’eventuale sbiancamento della pelle della neo-vicepresidente Kamala Harris a colpi di pixel. A meno di non volerci prendere in giro, chiunque di noi abbia mai fatto riviste di immagine – crediamo lo sappia perfino l’opinionista del New York Times Wajahat Ali che ha scatenato il caso di “whitening shame” ai danni della direttrice Anna Wintour – sa che le foto vengono non solo uniformate di default per cancellare ombre, macchie, rughe, cicatrici dell’esistenza (Naomi Campbell lo chiedeva per contratto, by the way, insieme con un’altra serie di punti che sottoscrivemmo di non rivelare mai), ma che tutti lo facciamo costantemente, anche sul Samsung che Wajahat agita come il mezzo migliore per riprodurre la corretta realtà, ovvero la realtà corretta con il comando “uniformità” dai quali usciamo tutti perfettamente social e con dieci anni di meno.1_Kamala_Vogue Continua la lettura di Come fu che Kamala si mangiò “Vogue America”