Archivi tag: plutocrazia

Parte la caccia alla foto segnaletica di Trump

(agi.it, 1° aprile 2023)

Il tema della foto segnaletica di Donald Trump irrompe nel caso Stormy Daniels. Finirà per essere pubblicata nonostante il divieto? Diventerà un gadget della campagna presidenziale del tycoon? L’ex presidente degli Stati Uniti, incriminato dal gran giurì per il pagamento in nero nel 2016 della pornostar che voleva rivelare la loro breve relazione, in base al protocollo giudiziario stabilito per i sospettati verrà sottoposto martedì, quando dovrà presentarsi al tribunale di New York, al prelievo delle impronte digitali e alla foto segnaletica.

Ph. Lynne Sladky / Ap

Continua la lettura di Parte la caccia alla foto segnaletica di Trump

Donald Trump è stato incriminato

(ilpost.it, 31 marzo 2023)

Giovedì sera il gran giurì del tribunale di Manhattan, a New York, ha votato per incriminare Donald Trump: è il primo ex presidente americano a essere sottoposto a un processo penale nella storia degli Stati Uniti. Le accuse precise per cui Trump è stato incriminato non sono ancora state rese pubbliche, ma il caso su cui sta indagando la procura di Manhattan riguarda un presunto pagamento di 130mila dollari all’attrice di film porno Stormy Daniels, che Trump avrebbe fatto nel 2016 tramite la sua azienda e il suo ex avvocato Michael Cohen per comprare il silenzio dell’attrice su un rapporto sessuale avuto con lui una decina di anni prima.

Getty Images

Continua la lettura di Donald Trump è stato incriminato

“Spare”, il dolore dei ricchi fa cassetta

di Antonella Boralevi (huffingtonpost.it, 12 gennaio 2023)

400mila copie vendute in un giorno, 40 milioni di dollari per l’autore. Spare, “Il pezzo di ricambio”, firmato da Harry d’Inghilterra (ma scritto dallo stesso ghostwriter, J.R. Moehringer, che ha creato il best seller Open di Andre Agassi) è un successo epocale di vendite. Alla pari con la saga di Harry Potter. A Londra, ci si picchia per conquistarne una copia. Perché succede?

Continua la lettura di “Spare”, il dolore dei ricchi fa cassetta

Elon Musk dice che i suoi tweet non condizionano le persone

(ilpost.it, 21 gennaio 2023)

Venerdì in un tribunale federale di San Francisco Elon Musk ha testimoniato al processo sul piano per ritirare la propria azienda Tesla dalla Borsa, annunciato nel 2018 e mai realizzato. All’epoca Musk aveva scritto su Twitter (di cui ora è proprietario) di stare «considerando di rendere Tesla una società non quotata al prezzo di 420 dollari» per il riacquisto di ogni azione sul mercato. Aveva poi aggiunto di avere il necessario sostegno degli investitori e che «l’unico motivo per cui ci sono ancora incertezze è che deve esserci un voto degli azionisti».

Ph. Christian Marquardt / Pool – Getty Images

Continua la lettura di Elon Musk dice che i suoi tweet non condizionano le persone

Il trasferimento di Mykhaylo Mudryk al Chelsea non è solo calcio

(ilpost.it, 17 gennaio 2023)

Nel fine settimana la squadra di calcio inglese del Chelsea ha presentato al pubblico dello Stamford Bridge di Londra il suo ultimo acquisto: il ventiduenne ucraino Mykhaylo Mudryk, ritenuto uno dei calciatori più promettenti della sua generazione. Del trasferimento in Inghilterra di Mudryk si parlava da mesi e ora che è stato concluso, anche se diversamente da come ci si aspettava, è diventato rilevante sotto tanti aspetti, non solo da un punto di vista sportivo.

Ph. Justin Setterfield / Getty Images

Continua la lettura di Il trasferimento di Mykhaylo Mudryk al Chelsea non è solo calcio

Come Gautam Adani sta cambiando l’India

(ilpost.it, 12 dicembre 2022)

Gautam Adani è la persona più ricca dell’India e dell’Asia e, secondo alcune delle classifiche più rispettate (quelle di Forbes e Bloomberg, per esempio), la terza più ricca del mondo dopo Elon Musk (che possiede Tesla, Space X, Twitter) e Bernard Arnault (che possiede il marchio del lusso Lvmh, quello tra gli altri di Louis Vuitton).

Ph. Rajanish Kakade / Ap

Continua la lettura di Come Gautam Adani sta cambiando l’India

Bobi Wine, da popstar a leader d’opposizione in Uganda

di Ilaria Solari (esquire.com, 23 ottobre 2022)

Lo hanno soprannominato lo Zelensky africano, forse perché Bobi Wine, nome d’arte di Robert Kyagulanyi Ssentamu, popolare musicista e leader del principale partito d’opposizione nell’Uganda totalitaria del presidente Yoweri Kaguta Museveni, al potere dal 1986, è un artista come il presidente ucraino. Un musicista, per la precisione. Curiosamente, anche il suo curriculum registra la partecipazione a un talk-show, per quanto lontana nel tempo.

Courtesy of “Bobi Wine: The People’s President”

Continua la lettura di Bobi Wine, da popstar a leader d’opposizione in Uganda

La rinascita del mito dell’Uomo Alfa in un’ondata (social) di Musk-olinità tossica

di Eugenia Nicolosi (alfemminile.com, 8 dicembre 2022)

La ricerca I ragazzi e il cyber bullismo, fatta da Ipsos per Save the Children, fotografa i social network come “la modalità d’attacco preferita dai cyber bulli”. Sì, perché la possibilità di dire o scrivere apertamente ciò che si pensa al riparo di uno schermo solletica la natura violenta (e misogina e razzista) di persone codarde e che hanno la tendenza a comportarsi da bulle.

Continua la lettura di La rinascita del mito dell’Uomo Alfa in un’ondata (social) di Musk-olinità tossica

Solo e senza amici, il Trump segreto di Mar-a-Lago

di Massimo Basile (agi.it, 25 novembre 2022)

Donald Trump «non ha amici» e l’adulazione di cui gode è «passeggera». È quanto sostiene uno storico membro del resort di Mar-a-Lago in un’intervista al Financial Times. Jeff Greene, miliardario immobiliarista, ha descritto l’atmosfera nel resort in Florida di proprietà dell’ex presidente degli Stati Uniti, parlando di adulazione «passeggera», di «ambiente finto», frequentazioni dettate da interesse.

Ph. Giorgio Viera / Afp

Continua la lettura di Solo e senza amici, il Trump segreto di Mar-a-Lago

Trump su Twitter: una decisione enorme affidata a un sondaggio sbrigativo

(ilpost.it, 22 novembre 2022)

La scelta di Elon Musk di riammettere su Twitter l’ex presidente statunitense Donald Trump ha fatto molto discutere, non solo per le implicazioni di un suo eventuale ritorno sulla piattaforma, ma anche per le modalità stesse con cui è stata presa la decisione. Musk ha annunciato la fine della messa al bando, che durava da quasi due anni, sostenendo di avere fatto la volontà del popolo.

Ap

Continua la lettura di Trump su Twitter: una decisione enorme affidata a un sondaggio sbrigativo