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Pupo in Russia: non sono solo canzonette

di Maurizio Caprara (corriere.it, 16 marzo 2024)

«Invece che starmene tranquillamente e comodamente a casa, ho deciso di andare in “trincea”» ha dichiarato Pupo, nome d’arte di Enzo Ghinazzi, prima di imbarcarsi per Mosca. Benché possa apparire ardita, la metafora impiegata dal popolare cantante è azzeccata. Non è un bighellonare da turista né un omaggio alla libera cultura dirigersi verso il Palazzo di Stato del Cremlino per registrare uno speciale tv nei giorni delle elezioni che porteranno al quinto mandato presidenziale per Vladimir Putin.

Ph. Giorgio Monteforti via Flickr

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Viviamo nell’epoca della post-falsità

di Nicolas Lozito (lastampa.it, 17 febbraio 2024)

Nel 2016 – ai tempi delle fake news e dell’ascesa di Donald Trump – l’Oxford Dictionary eleggeva a parola dell’anno “post-truth”, post-verità. La verità diventa secondaria: ogni fatto può essere interpretato. Oggi, di fronte all’ascesa dell’Intelligenza Artificiale, dobbiamo coniare un altro neologismo: post-falsità. Il falso è così diffuso e invadente, così appiccicoso e indistinguibile che non bastano le solite armi del buon senso per resistere all’assalto.

If Only

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Il fantasma di Lenin spaventa anche Putin

di Marta Allevato (agi.it, 20 gennaio 2024)

A cento anni dalla sua morte, annunciata il 21 gennaio 1924, il fantasma di Lenin continua ad aleggiare sulla Russia e spaventa persino Vladimir Putin. Ne è convinto Gian Piero Piretto, già docente di Cultura russa alla Statale di Milano, che alla morte e alle esequie del padre della Rivoluzione d’Ottobre ha dedicato uno dei primi capitoli del suo recente saggio L’ultimo spettacolo (Raffaello Cortina Editore), dedicato ai funerali sovietici che hanno fatto la Storia.

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I primi video di Joe Biden su TikTok

(ilpost.it, 12 febbraio 2024)

Domenica il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha aperto il suo account ufficiale sul social network cinese TikTok. Nel suo primo video, risponde alle domande di una voce fuori campo riguardanti il Super Bowl, la seguitissima finale del campionato di football americano che si è svolta proprio domenica sera: il video finisce con «Trump o Biden?» e la sua risposta «Stai scherzando? Biden».

@BidenHQ via TikTok

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Trump ha dato dell’ingrata a Taylor Swift

(adnkronos.com, 12 febbraio 2024)

Sempre pronto a prendersi il merito per il successo degli altri, Donald Trump afferma che Taylor Swift sarebbe un’«ingrata» – perché lui le ha fatto fare «così tanti soldi» – se appoggiasse la rielezione di Joe Biden alla Casa Bianca. Così l’ex presidente, in un post su Truth sulla regina americana del pop, che secondo molti con la sua influenza sui giovani potrà determinare l’esito delle elezioni di novembre, rivendica di essere stato lui ha firmare il Music Modernization Act che ha regolarizzato la questione dei copyright per gli artisti nell’era dello streaming.

newsweek.com

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Un’influencer virtuale italiana ha fondato un partito politico

di Lucia Tedesco (wired.it, 2 febbraio 2024)

Francesca Giubelli non è una ragazza come le altre. È una influencer virtuale italiana che ha conquistato migliaia di follower su Instagram. Food/travel blogger e tifosa della Roma, ha fatto il suo debutto su Instagram nel gennaio del 2020. È stata creata da Francesco Giuliani, Emiliano Belmonte e Valeria Fossatelli: la loro idea era dare vita a un’influencer virtuale che potesse rappresentare le potenzialità dell’Intelligenza Artificiale nel nostro Paese.

Francesca Giubelli via Instagram

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Come in India il dio Rama è diventato simbolo del nazionalismo indù

(ilpost.it, 22 gennaio 2024)

Il primo ministro indiano Narendra Modi ha partecipato lunedì alle grandi celebrazioni per la consacrazione del tempio di Rama ad Ayodhya, nello Stato dell’Uttar Pradesh, nel Nord dell’India. Rama è una delle divinità più importanti dell’Induismo e il nuovo tempio è stato costruito in quello che viene ritenuto il suo luogo natale. È però anche il posto dove sorgeva una moschea del XVI secolo, distrutta da una folla di 150mila fedeli induisti nel 1992, in quello che viene considerato uno degli eventi più complicati e problematici della storia recente dell’India.

MyGovIndia via X

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Bollywood sotto censura

di Adalgisa Marrocco (huffingtonpost.it, 19 gennaio 2024)

Possono gli estremismi influenzare l’industria culturale? Sembrerebbe proprio di sì, stando a quanto accade in India. Dopo le proteste dei gruppi indù di estrema destra, Netflix ha cancellato dalla sua offerta in tutto il mondo il film Annapoorani: The Goddess of Food, realizzato dalla casa di produzione indiana Zee Entertainment. La pellicola, nei cinema indiani dal 1° dicembre e on line dal 29, racconta la storia di Annapoorani, figlia di un bramino, la casta più elevata nel sistema indù, che ha un sogno: diventare la cuoca più famosa d’India.

Zee Studios / Naad SStudios / Trident Arts

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In Corea del Nord minorenni condannati per aver guardato serie tv proibite

di Gianluca Modolo (repubblica.it, 18 gennaio 2024)

Due ragazzi umiliati pubblicamente, davanti a centinaia di studenti riuniti in uno stadio, e condannati a dodici anni di lavori forzati. Tutti devono essere testimoni di come questi due sedicenni «non abbiano riflettuto profondamente sui loro errori», dicono gli agenti mentre ammanettano i due adolescenti rivelando agli altri presenti i loro nomi e pure gli indirizzi di casa. La loro colpa? Aver guardato serie televisive prodotte da quello che il dittatore Kim Jong-un ha appena classificato come “nemico numero uno”: la Corea del Sud.

Bbc

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E fu così che il Signore creò Donald Trump

di Massimo Cavallini (ilfattoquotidiano.it, 13 gennaio 2024)

Il primo pensiero – un misericordioso pensiero – è ovviamente andato a tutti coloro che, negli Usa e nel mondo, oggi si guadagnano da vivere facendo satira politica. Data, infatti, un’occhiata al video in questione, impossibile è stato non porsi un angoscioso quesito (angoscioso, in particolare, per tutti coloro che considerano la satira una sorta di linfa vitale della libertà d’espressione).

Ph. Tom Brenner / Reuters – Contrasto

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