Archivi tag: Rocco Casalino

Fenomenologia di Conte sex symbol

di Filippo Ceccarelli (repubblica.it, 22 settembre 2021)

In quel misterioso e spesso vano product placement che è diventata oggi la politica dei partiti – ché nel frattempo il governo Draghi “va avanti” più che spedito –, l’altro giorno, a Rossano Calabro, è andato in scena uno scambio che certo riassume più di quanto si possa vedere nel video di pochi secondi che comprensibilmente ha preso a girare sui siti di informazione e sui social. E quindi: prima del comizio, da un luogo che potrebbe definirsi il backstage, una signora piccolina con i capelli biondi a caschetto ha cominciato a rumoreggiare: «Giuseppe, girati!» gli gridava.

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“Il portavoce” diventa un film

di Andrea Minuz (ilfoglio.it, 9 luglio 2021)

C’è solo un modo, in Italia, per togliersi il peso di aver partecipato a un reality: darsi al cinema. Il povero Pietro Taricone e Luca Argentero diventarono attori grazie al Grande Fratello, Rocco Casalino diventerà un film. Nel grand tour delle interviste organizzate per l’uscita del suo libro autobiografico, Il portavoce, tornava sempre l’odioso riferimento a quella prima edizione del GF e lui andava su tutte le furie. Evidentemente l’ascesa politica non era bastata. Ci vuole il cinema, avrà pensato Rocco. Eccolo dunque pronto a riannodarsi a tutta la gloriosa tradizione del nostro film civile, Rosi, Petri, Damiani, Casalino.

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Oltre la velina: lo chiamano “sonoro” e sono quindici secondi di autocelebrità

di Carmelo Caruso (ilfoglio.it, 12 aprile 2021)

Lo chiamano “sonoro” e nulla ha a che vedere con la musica. È in pratica l’antinformazione, il playback del politico (anzi dell’ufficio stampa) che si interroga e si risponde senza contradditorio. Siamo passati a piazza Staderari e poi presso l’hotel Nazionale per assistere a uno dei nuovi fenomeni di questi tempi malandati. Si tratta dell’intervista self made man, una sorta di pasquinata da non interrompere assolutamente se non si vuole rischiare di passare per giornalisti. Sono quindici secondi di flusso di coscienza che il deputato o il senatore confezionano e che poi gli uffici stampa “spacciano” a televisioni, agenzie, giornali.

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Rocco Casalino, autobiografia di una nazione

di Paolo Mossetti (esquire.com, 11 marzo 2021)

Inizia con una maledizione sussurrata al padre morente l’autobiografia dell’ultimo Machiavelli italiano. Parole d’odio per sopprimere la rabbia e seppellirla col nemico di sempre. Rocco Casalino non perdona e non dimentica: in quel letto d’ospedale vede una giustizia che è arrivata, il conto di una violenza che il genitore aveva inflitto, per anni, ai figli e alla moglie. È a quest’ultima che l’ex responsabile della comunicazione di Giuseppe Conte dedica la citazione in apertura, tratta dalla poesia Supplica alla madre di Pier Paolo Pasolini. Ma quella rabbia non andrà mai via, e farà da propulsore a una delle carriere più fulminanti e originali nel nostro panorama politico.

Ph. Simona Granati / Corbis – Getty Images
Ph. Simona Granati / Corbis – Getty Images

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Fare politica senza i like: comunicare come Draghi

di Nicola Bonaccini (huffingtonpost.it, 3 maggio 2021)

Vicini al traguardo dei 100 giorni, che spesso identificano il carattere di un esecutivo, e dopo un anno di pandemia in cui ci è apparso chiaro che “nulla sarà più come prima”, viene da chiedersi se anche la comunicazione politica ovvero i modi, gli stili e le tattiche dei nostri uomini e donne di Stato, dovrà cambiare per mantenere il contatto con le persone. Dal 13 febbraio, giorno dell’arrivo del “governo dei Migliori”, fiumi di inchiostro analogico e digitale sono scorsi per analizzare, e a volte riempire, quel silenzio così anomalo del premier Mario Draghi. Chi ingenuamente gli consigliava di scendere nell’agone mediatico “altrimenti qualcun altro colmerà il vuoto” e chi invece attribuiva significati a quell’assenza di parole definendolo addirittura, per citare Mario Ajello su Il Messaggero, silenzio eloquente.

Ph. Paolo Giandotti
Ph. Paolo Giandotti

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Il giorno in cui i giornalisti italiani hanno deciso che Casalino era sputtanabile

di Guia Soncini (linkiesta.it, 5 febbraio 2021)

«Come lo vede er governo?». La domanda è del terzo tassista della giornata, quello alla fine della cui corsa rielaborerò il Mike Nichols di «il primo e il quarto matrimonio sono i migliori»: il terzo tassista è la più precisa chiave di decodifica della Roma che si rivolta contro chi ha troppo a lungo compiaciuto. S’i fossi Rocco, arderei le redazioni. Magari non con letteralismo neroniano, ma come si brasa la credibilità oggigiorno: lasciando filtrare conversazioni private. Quel che fino all’altro ieri non facevano con lui. Ieri, con velocità maggiorata (sarà il cambio di cavallo nell’epoca dell’instant messaging) rispetto a quando questo imbarazzante Paese passava dal tifo sotto al balcone al tifo contrario a Piazzale Loreto, i giornalisti italiani hanno deciso che Rocco l’intoccabile fosse divenuto sputtanabile.Casalino_il_portavoce Continua la lettura di Il giorno in cui i giornalisti italiani hanno deciso che Casalino era sputtanabile

Tre soluzioni logistiche per evitare “il tavolino” di Giuseppe Conte

di Gianmichele Laino (giornalettismo.com, 4 febbraio 2021)

Facendo una battuta, vista la fede romanista del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, si potrebbe dire che quest’anno si sia assuefatto alle sconfitte a tavolino. Di certo la scena a cui si è assistito oggi, 4 febbraio – subito dopo l’incontro istituzionale con il premier incaricato Mario Draghi –, non è delle più riuscite dal punto di vista della comunicazione istituzionale, delle regole della regia e della più lineare semplicità logistica. Giuseppe Conte al tavolino offre l’immagine dell’Italia dei banchetti, dell’organizzazione dell’ultimo momento, dell’approssimazione e dell’improvvisazione. Non propriamente il biglietto d’addio, anzi d’arrivederci (visto soprattutto il tono delle dichiarazioni dell’ultimo bis-presidente del Consiglio), migliore possibile.

Ph. Fabio Cimaglia / Ipp
Ph. Fabio Cimaglia / Ipp

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Casalino che usa la D’Urso come prova dell’esistenza di Tommaso Z.

di Enzo Boldi (giornalettismo.com, 16 novembre 2020)

Dove eravamo rimasti e a che punto siamo arrivati? Da sempre la televisione rappresenta il miglior (o il peggior) specchio della realtà che stiamo vivendo. Programmi, approfondimenti, trasmissioni varie che tentano di offrire uno spaccato della quotidianità e che, a volte, diventano anche un megafono. È il caso del piccolo Tommaso Z., bambino che fino a giovedì sera era solamente un nome (parzialmente oscurato), senza un volto. Poi, dal giorno dopo, “grazie” a Barbara D’Urso, è stata svelata anche la sua fisiognomica. Facciamo un piccolo riassunto.Tommaso_Z_5 Continua la lettura di Casalino che usa la D’Urso come prova dell’esistenza di Tommaso Z.

La lettera aperta di Rocco Casalino sul “Grande Fratello” di vent’anni fa

(blitzquotidiano.it, 14 settembre 2020)

«Vengo continuamente sminuito e screditato pubblicamente semplicemente per quei tre mesi da partecipante del Grande Fratello. Fa male»: a scriverlo, in una lettera aperta inviata a Live – Non è la D’Urso, è Rocco Casalino, ex partecipante alla prima edizione del Grande Fratello e attuale portavoce del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Casalino ha inviato una lettera in cui ricorda la propria partecipazione alla prima edizione del reality, vent’anni fa. Lo ha fatto in occasione della prima puntata della nuova stagione del programma Mediaset condotto da Barbara D’Urso.RoccoCasalino-GF Continua la lettura di La lettera aperta di Rocco Casalino sul “Grande Fratello” di vent’anni fa

Conte, premier pop

di Guia Soncini (linkiesta.it, 6 luglio 2020)

Una delle ultime foto dell’ultima estate di Diana Spencer la raffigurava seduta sul bordo del trampolino della barca del suo allora fidanzato. Era perfetta: lei sola, seduta all’estremità più lontana dallo yacht che la ospitava, guardava l’orizzonte facendo intuire malinconie. Sono ventitré anni che vedo quella foto, ripubblicata ogni volta che la si rievoca, e sono ventitré anni che mi chiedo: sì, ma quelle subito prima e subito dopo?

Giuseppe Conte via Twitter
Giuseppe Conte via Twitter

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