Archivi tag: The Last Dance

Le celebrità ora si fanno i documentari da sé

(ilpost.it, 29 novembre 2023)

Il successo di Unica, il documentario che racconta la versione di Ilary Blasi sui problemi che hanno portato alla sua separazione dall’ex marito Francesco Totti, è stata l’ultima dimostrazione di come i documentari sulle celebrità realizzati e spesso anche direttamente prodotti (cioè finanziati) dagli stessi soggetti siano una nuova grande tendenza produttiva delle piattaforme. Unica è il film più visto su Netflix Italia questa settimana, e il sesto più visto nella classifica mondiale dei film non in lingua Inglese.

Netflix

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L’antidiplomatico eccentrico Dennis Rodman ora vuole liberare Brittney Griner

di Francesco Gottardi (ilfoglio.it, 23 agosto 2022)

Da oltre trent’anni, oggi lui ne ha 60, Dennis Rodman è il più conclamato simbolo cestistico dell’eccesso. E ogni eccesso nasce da un preciso e personalissimo impulso morale: fregarsene. Sempre, di ciò che pensano gli altri. Da ragazzino ha iniziato a fregarsene del suo stesso fisico, perché i suoi 2,03 metri, a detta di tutti, erano decisamente troppo pochi per un’ala grande. Sarebbe diventato tra i difensori più forti della sua èra e il miglior rimbalzista di sempre – a detta di tutti: secondo lui invece, emerge in una recente intervista a GQ, «è una bella stronzata». Del suo corpo se n’è anche fregato bevendo a dismisura, sfiorando il suicidio. Per poi curarlo a modo suo: piercing, tatuaggi, capigliature di ogni colore fino a farne una tela vivente che oggi continua a infatuare donne e stilisti di mezzo mondo. Da giocatore Rodman se ne fregava perfino delle Nba Finals, sgusciando a Las Vegas o agli show di wrestling tra una gara e l’altra.

Ph. Tom White / Epa via Ansa

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Il discorso di Steve Kerr sulla strage in Texas

a cura di Luca Mazzella (fanpage.it, 25 maggio 2022)

Ferito, sconfortato, deluso. Appare così in volto Steve Kerr, coach dei Golden State Warriors, nel pre-partita di gara 4 contro i Dallas Mavericks, a poche ore di distanza dalla notizia della sparatoria di Uvalde, in Texas, dove diciannove bambini e la loro insegnante hanno perso la vita in una sparatoria ad opera di un diciottenne poi ucciso negli scontri con le forze dell’ordine intervenute. In un discorso che sta facendo il giro del mondo, Kerr, pur a ridosso di una gara fondamentale che avrebbe qualificato i suoi ragazzi alle Finals, le seste in otto anni sotto la sua gestione, ha preferito evitare ogni tipo di riferimento al basket giocato per soffermarsi sui fatti di Uvalde ed esprimere, senza troppi giri di parole, una dura condanna con tanto di nomi e cognomi dei responsabili politici dell’escalation di violenza causata dall’accesso indiscriminato alle armi che ormai da decenni non trova argine negli Stati Uniti e continua anzi ad essere ostaggio delle lobby contro cui in tanti hanno puntato il dito (l’ultimo in queste ore è stato Biden) senza tuttavia giungere ad una soluzione.

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