Un Emmy al governatore di New York per gli show in tv contro la pandemia

di Nuccia Bianchini (agi.it, 21 novembre 2020)

Probabilmente non lo avrebbe mai pensato neppure Andrew Cuomo, il battagliero governatore di New York, che un giorno sarebbe stato insignito del più prestigioso premio televisivo degli Stati Uniti: lunedì gli verrà assegnato l’International Emmy Founders Award per i suoi interventi televisivi sulle misure contro il Covid-19. È quello che accade se la pandemia, oltre a seminare la morte, diventa anche un drammatico spettacolo. Ma c’è chi protesta. Meghan McCain, la figlia di John McCain, laurea alla Columbia University e popolare conduttrice tv, ha definito il premio al 62enne governatore italoamericano «una vergogna».AndrewCuomo-EmmyPer Cuomo sarà un riconoscimento alle quotidiane apparizioni sul piccolo schermo durante i momenti più bui della pandemia a New York: spazi televisivi in cui raccontava l’andamento dell’epidemia e le contromisure sanitarie, spronava la popolazione, dava consigli. Il tutto condito da aneddoti, curiosità, passioni: «Un uso magistrale della televisione», recita la motivazione. L’organizzazione ha contato 111 presenze televisive di Cuomo per informare i newyorkesi su quel che stava succedendo. Lo Stato di New York, dove sono morte finora 34mila persone per il Covid-19, è stato a lungo l’epicentro della crisi pandemica negli Stati Uniti; adesso ha meno ricoveri rispetto al momento peggiore dell’epidemia, ma da lunedì le scuole sono chiuse perché New York City aveva registrato un tasso di positività del 3%.

Secondo gli Emmy tra la sua prima apparizione, il 2 marzo, e l’ultima, il 19 giugno, Andrew Cuomo fu seguito da oltre 59 milioni di spettatori. «Cuomo creò uno spettacolo televisivo con personaggi, trame e storie di successi e fallimenti», fa notare il presidente degli Emmy Awards, Bruce Paisner, che ricorda come la frase preferita del governatore – «New York Tough, New York è dura» – sia diventata «il simbolo della determinazione a combattere» il virus. Ma in tanti non sono d’accordo e l’annuncio del premio ha infiammato il Web. Se qualcuno fa notare l’ironia del fatto che, in casa Cuomo, sarà premiato l’uomo politico e non il fratello giornalista, Chris Cuomo, l’umore degli ambienti conservatori è unanime.

«L’Emmy dà un pessimo esempio se premia nell’ottica di un successo tv, indipendentemente dalla cattiva gestione del Covid, non importa quanto siano scarsi i risultati del lavoro», ha scritto un attivista. La prima a scatenarsi è stata proprio Meghan McCain, voce spesso fuori dal coro. Vicina da sempre al partito repubblicano ma con posizioni liberal su temi come i diritti della comunità Lgbt, a settembre ha annunciato di voler votare per Joe Biden, amico di lunga data di suo padre John, nella corsa per le presidenziali. Conduttrice di un popolare talk show su Abc, adesso Meghan McCain tuona: «È una vergogna». A ruota l’ha seguita suo marito, lo scrittore e commentatore conservatore Ben Domenech: «Andrew Cuomo dovrebbe essere processato per gli anziani che ha fatto morire nelle case di cura».