Comunali Napoli 2016. Cantava la droga, ora è candidato: “Solo ironia”

È in una lista di appoggio al sindaco de Magistris. “Ma ormai sono passati 20 anni, ora ho 56 anni. Ho cambiato, sono diventato politico. Scusate, uno non può cambiare?”

di Alessio Gemma (napoli.repubblica.it, 26 maggio 2016)

Cantava nel 1996 ’O panar ’e drog, un pezzo neomelodico dal ritornello esplicito: “Ho comprato un paniere di droga”. Si chiama Francesco Mattiucci, candidato al consiglio comunale con “Sinistra in Comune”, lista di appoggio al sindaco de Magistris.neomelodico_2016Consigliere municipale uscente a Secondigliano eletto nel 2011 con Fli, è stato dal 2001 al 2006 presidente dell’ex circoscrizione di Miano in quota Forza Italia.

Mattiucci, ma è lei Luca Vignati, il cantante di ’O panar ’e drog?

“Sì, era il mio nome d’arte. La canzone prendeva in giro il fenomeno della droga. Un fatto onomatopeico, i cantautori sfruttano il suono delle parole…”.

Leggiamo il testo: “Devo sballarmi tutta la notte, vado a casa della mia innamorata che mi vuole lasciare, offro la droga al nonno che dice “questo è un bravo giovane, lo devi sposare”. Non proprio edificante…

“Ripeto, era una presa in giro. E poi ci sono altre canzoni che parlano di droga. Vasco Rossi cantava “bevi la coca cola che ti fa bene”. Ci sono stati cantanti che assumevano loro stessi droga”.

Dopo quella canzone ha smesso di fare il neomelodico?

“Sì sono stato per molti anni cantante neomelodico. Ma ormai sono passati 20 anni, ora ho 56 anni. Ho cambiato, sono diventato politico. Scusate, uno non può cambiare? Lo fanno medici, giudici, magistrati”.

Un adolescente che ascoltava quella canzone che messaggio recepiva secondo lei?

“Sono altre le motivazioni che inducono i ragazzi a prendere droga. È l’emarginazione, il degrado in cui vivono, le famiglie alle spalle disastrate”.

Lei passa da Forza Italia, a Fli, fino a de Magistris. Perché si candida?

“Quello che conta non è l’appartenenza di partito, ma le idee che gli uomini propongono. Io vivo il quartiere, sto per le strade. A Napoli la priorità è la disoccupazione, è il principio di ogni male di questa città. Altrimenti i giovani di questa città saranno sempre costretti a essere militanti della criminalità: nasciamo tutti buoni. De Magistris è un ottimo sindaco, ha fatto bene. Anch’io nel mio piccolo ho fatto delle cose per il mio quartiere: da presidente di circoscrizione feci lo sciopero della fame. C’erano problemi viabilità, scuole chiuse. Ho contribuito alla costruzione di asili nido, all’inizio della riqualificazione del rione San Gaetano, alle due fermate della metropolitana. Perché parlare solo di quella canzone?”.

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