Annaelsa Tartaglione è la nuova fiamma di Silvio Berlusconi

Da Miss Italia a leader di Fi in Molise

(affaritaliani.it, 15 agosto 2017)

Silvio Berlusconi vuole rivoluzionare Forza Italia. La prima missione per l’ex Cav è lo svecchiamento della classe dirigente. E ha chiesto a Niccolò Ghedini di preparargli un elenco dei parlamentari da ricandidare. Con una postilla: essere spietati, scrive Libero Quotidiano.annaelsa-tartaglioneBerlusconi ritiene che molti deputati e senatori abbiano già dato il loro contributo e che adesso debbano farsi da parte per consentirgli una ampia operazione di ricambio. Su circa cento parlamentari dovrebbero salvarsene solo una trentina. Il leader azzurro ha incontrato una serie di giovani aspiranti politici provenienti dalla “trincea del lavoro”. E si è dedicato al perfezionamento della proposta sulla flat tax. Nel frattempo Silvio vuole mettere mano all’organizzazione di Forza Italia. E sono arrivate le prime nomine dalle quali si può intuire la voglia berlusconiana di attuare la “rivoluzione rosa” più volte annunciata. Michaela Biancofiore è stata nominata coordinatrice del Trentino Alto Adige. Ed è un ritorno per la deputata altoatesina. Una novità assoluta, invece, è l’incarico affidato a Annaelsa Tartaglione, neo responsabile di Forza Italia in Molise. 28 anni, da dieci militante nel partito azzurro, attivista nei club Forza Silvio. Berlusconi le ha affidato una missione tutt’altro che facile. Fi a livello locale va rifondata. In questi anni molti hanno mollato Silvio cercando una alternativa altrove. È il caso di Michele Iorio, ex presidente della Regione, che oggi sta in Direzione Italia con Raffaele Fitto. «Abbiamo un partito lacerato da questioni del passato, la situazione non è facile», dichiara Tartaglione all’Adnkronos, «il mio compito sarà quello di ripartire per gettare le basi di un movimento inclusivo. La mia nomina arriva dopo una lunga gavetta, non ho rubato il posto a nessuno», precisa. Nel curriculum di Annaelsa, originaria di Isernia, c’è anche una partecipazione a Miss Italia nel 2007. Ma lei non ne vuole parlare («È un’esperienza di dieci anni fa, con il tempo poi si cresce»), la bellezza non è sempre un’alleata per chi fa politica. Anzi: «Spesso», spiega, «avere un bell’aspetto è più una spada di Damocle che un vantaggio». In realtà, agli occhi del Cav l’avvenenza non è mai stata un disvalore. Silvio, selezionando candidature e personale politico, ha sempre avuto un occhio all’immagine, oltre che alla sostanza. La generazione “Tartaglione” sarà quella che rappresenterà Forza Italia alla Camera. Lo schema che ha in mente l’ex premier è il seguente: i parlamentari uscenti che ha intenzione di ricandidare andranno tutti al Senato, lasciando spazio a Montecitorio per gli esordienti. Che, nei progetti berlusconiani, andranno selezionati al 50 per cento tra i sindaci, i consiglieri comunali e regionali di Fi e, al 50 per cento, tra gli esordienti della politica che arriveranno dal mondo delle professioni e dell’impresa.