New Orleans: le case «ecologiche» di Brad Pitt stanno marcendo

Colpa del legno utilizzato per ricostruire 150 abitazioni nella città colpita dall’uragano Katrina nel 2005

(corriere.it, 4 gennaio 2014)

Filantropo certamente. Architetto un po’ meno. Brad Pitt aveva commosso il mondo quando, nel 2005, dopo il passaggio dell’uragano Katrina, aveva creato la fondazione Make it Right, ente benefico che avrebbe aiutato la ricostruzione di un quartiere particolarmente devastato di New Orleans, la città distrutta dal ciclone e alla quale l’attore si sente particolarmente legato. Ebbene, qualche anno dopo, 30 delle 150 costruzioni portate a compimento come da promessa, hanno cominciato a fare acqua. Letteralmente. Attaccate dall’umidità, che regna sovrana in quella parte d’America, le case ecologiche ed ecosostenibili, così le aveva volute l’attore, sono in pericolo.

Pitt

Le case di Brad Pitt a New Orleans (Getty Images)

COLPA DEL LEGNO – Secondo il Wdsu News New Orleans, un giornale locale, la colpa del disastro sarebbe del legno utilizzato, il Timbersil, uno speciale composto in cui è presente anche del vetro. La tecnica «ecologica» scelta da Pitt e dai suoi architetti avrebbe dovuto garantire una durata di 40 anni almeno per le case, ma così non è. I primi colpiti dall’umidità sono i tetti e le scale delle abitazioni. Gli abitanti del quartiere hanno dichiarato che «si cominciano già a vedere del muschio e dei funghi». Sono già all’opera alcuni lavori di «ristrutturazione» anticipata per le prime case, con un costo che arriva ai 150.000 dollari. Gli abitanti sembrano fiduciosi: per loro la Make it Right è stata provvidenziale e sono sicuri che la situazione tornerà presto alla normalità per tutti. La fondazione intanto sta valutando un’azione legale contro i produttori del legno. E Pitt? Messo al corrente di quanto sta accadendo, ha deciso di non commentare.