La cosa più social che avremo di Draghi è la foto del suo Apple Watch

di Ilaria Roncone (giornalettismo.com, 18 febbraio 2021)

Mario Draghi sceglie Apple, come ci dice il suo Apple Watch collegato al suo iPhone sul quale sembrerebbe non aver fatto pulizia di contatti. Sicuramente una delle prime cose che si notano guardando il dettaglio della fotografia condiviso da Emanuele Menietti, giornalista de Il Post che – come tutti i suoi colleghi – dovrà abituarsi al cambio di direzione preso dal governo Draghi in termini di comunicazione. Niente account social per Draghi significa zero possibilità che una soffiata social possa rivelare in anticipo ai giornalisti quello che, da adesso in poi, sapranno solamente via comunicati stampa nel più tradizionale modus operandi dell’ufficio stampa di un uomo politico o di un governo.

@emenietti via Twitter
@emenietti via Twitter

Il giornalismo italiano dovrà abituarsi all’assenza di attività social da parte del nuovo presidente del Consiglio e quale modo migliore se non sottolineare – in maniera scherzosa – come «questa cosa dell’apple watch del presidente del consiglio va gestita». Il tweet che fa notare la schermata dell’Apple Watch del neopresidente Mario Draghi – evidenziando, tra l’altro, la sua preferenza per i prodotti digitali del colosso di Cupertino – scatena non poche risate e c’è anche chi prova a “umanizzare” quello che pare l’inarrivabile – sia per i giornalisti, sia per i cittadini – e anti-social ex presidente della Bce.

Tra le varie battute e ipotesi su chi possa essere questo “Giacomo” – l’ipotesi che va per la maggiore è che si tratti di suo figlio, che risponde proprio a quel nome –, c’è chi ironizza e spiega a Draghi come evitare che sullo schermo si visualizzi quello strano messaggio che chi utilizza gli smartwatch della Mela conosce bene: «Scopriamo che – come molti di noi – Draghi ha cambiato telefono e a ogni passaggio, Apple ti duplica la rubrica con la fatidica domanda “eliminare contatti”? Non è ancora nato chi abbia coraggio di dire “Sì”. Giacomo “o altri due” è sempre Giacomo e non un dubbio amletico».

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