Archivi tag: biopolitica

Schlein sul palco con J-Ax: la tentazione del politico di fare show

Elly Schlein via Instagram

(adnkronos.com, 10 ottobre 2024)

Elly Schlein, che – a sorpresa – è salita sul palco insieme agli Articolo 31 per “rappare” una canzone col celebre gruppo guidato da J-Ax, è solo l’ultima della lista. Ogni mattina un politico sa che deve svegliarsi e mettersi a caccia del consenso. Sin dai tempi della Prima Repubblica non c’è stato leader che non si sia messo in gioco pur di cercare l’empatia con i suoi elettori. Spesso su palcoscenici inediti, ben distanti dai “Palazzi” o dalle “stanze” del potere.

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La barba lunga di Grillo in attesa di Conte

Beppe Grillo via X

(lapresse.it, 3 ottobre 2024)

Continuano i dissidi interni al MoVimento 5 Stelle tra il fondatore Beppe Grillo e l’attuale leader, Giuseppe Conte, in merito al processo “costituente” in corso all’interno del partito. Qualche giorno fa Grillo aveva chiesto dei chiarimenti a Conte sullo svolgimento della prossima assemblea costituente e, “aspettando le risposte”, al garante pentastellato è cresciuta la barba.

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I “colli rossi” d’America

di Marco Ballestracci (ilfoglio.it, 20 maggio 2024)

Capita che ci siano degli anni – uno ogni quattro per la precisione, e guarda caso il 2024 è uno di questi – in cui il mondo trepida per ciò che accadrà a novembre, perché il popolo degli Stati Uniti elegge il proprio presidente. È consuetudine proseguire dicendo che il presidente degli Stati Uniti d’America è l’uomo più potente del mondo, da cui discende per semplice deduzione che pure gli Stati Uniti sono la nazione più potente del mondo.

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La politica a colpi di selfie

di Fulvio Abbate (huffingtonpost.it, 13 settembre 2024)

I selfie restituiscono il quotidiano della nostra storia repubblicana. Andamento e sostanza dei suoi governi. Un dato iconico di fatto. Cancellando quasi l’antica memoria delle quadrerie ufficiali che trovavano posto nei corridoi del Palazzo. Quirinale, Chigi, Madama, Montecitorio. Surclassando altrettanto i busti risorgimentali posti sulle sommità capitoline del Pincio e del Gianicolo.

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Arrivano i Trump Watch, “un fantastico regalo di Natale”

(adnkronos.com, 27 settembre 2024)

«Non perdetevi i Trump Watch», saranno «un fantastico regalo per Natale» e «li adorerete». Così, sul suo Truth Social, l’ex presidente americano e candidato repubblicano alle elezioni presidenziali Donald Trump ha lanciato una sua «collezione di orologi». Sul quadrante, nero, rosso o dorato che sia, appare proprio il nome di “Trump”. Presente anche la riproduzione della firma dell’ex inquilino della Casa Bianca.

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Il Britpop è tornato improvvisamente di moda

Ph. Christopher Furlong / Getty Images

di Elia Pelizzari (esquire.com, 2 settembre 2024)

Usciva nel 1997 il disco che avrebbe rivoluzionato la musica pop/rock. Parlo di Ok Computer dei Radiohead: un album cupo, distorto, calmo, un progetto che rispecchia lo spirito della band. Dodici canzoni in cui Thom Yorke, il cantante, monta e costruisce un preludio sconsolato su ciò che saranno gli anni Duemila con l’avvento sempre più deciso della tecnologia. I Radiohead portano una wave nuova nel panorama del rock britannico e per i media Ok Computer avrebbe anche sancito, tra le varie cose, la fine del Britpop.

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Capitani tenebrosi

di Guia Soncini (linkiesta.it, 16 settembre 2024)

Le prime parole di gergo televisivo che imparai, quasi trent’anni fa in uno studio Rai, furono «luce cosmetica». Il direttore della fotografia mi spiegava come avrebbe illuminato la conduttrice: con una luce sparata in faccia che l’avrebbe fatta più giovane più bella più santino. Poi negli anni con la luce cosmetica hanno cominciato a esagerare, e irridere i riflettori sparati in faccia a Dietlinde Gruber o a Barbara D’Urso è diventato un pigro espediente di chiunque abbia un telefono connesso al mondo.

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Michael Kors alla New York Fashion Week: “Le elezioni il nuovo red carpet”

di Carole Hallac (lastampa.it, 14 settembre 2024)

«Le elezioni sono il nuovo red carpet» ha dichiarato lo stilista Michael Kors durante la Fashion Week di New York, dove la politica ha fatto da protagonista con simboli patriotici in passerella, figure politiche in prima fila e collezioni che rispecchiano diverse visioni della società americana. In particolare, la prospettiva di una donna alla Casa Bianca ha galvanizzato l’industria della moda, che, già all’inizio della kermesse, è scesa in strada per incoraggiare gli elettori a recarsi alle urne.

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Perché i deepfake di Kamala Harris sono fatti così male

Wired Staff

di Will Knight (wired.it, 12 settembre 2024)

Quando la scorsa settimana Elon Musk ha condiviso su X un’immagine che apparentemente ritraeva una Kamala Harris vestita da dittatrice comunista, è stato subito evidente che l’illustrazione era un falso creato dall’Intelligenza Artificiale. La candidata alla presidenza degli Stati Uniti del Partito Democratico – appena uscita da un dibattito decisamente positivo contro il suo avversario Donald Trump – non è comunista, e (per quanto ne sappiamo) nemmeno una cosplayer che s’ispira all’Unione Sovietica.

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“Siamo nella Kamala Era”: Harris cita Swift

Ph. Eugene Gologursky / Getty Images

(ansa.it, 14 settembre 2024)

La campagna di Kamala Harris per la Casa Bianca capitalizza l’endorsement di Taylor Swift con maxi-pubblicità a Times Square e lungo la Strip di Las Vegas. Un tabellone digitale nella piazza di Manhattan “ombelico del mondo” mostra immagini rotanti di Harris con lo slogan: “Siamo nella nostra Era Kamala!” e “Un nuovo modo di andare avanti… Pronti?”, duplice riferimento al The Eras Tour della Swift e al suo brano Ready for it? dall’album Reputation.

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