Archivi tag: propaganda

Podcastsphere: il volto ambiguo dei media alternativi americani

Ph. Jonathan Velasquez / Unsplash

di Antonio Pellegrino (linkiesta.it, 8 ottobre 2024)

Giornalismo libero contro media mainstream. Su questo presunto conflitto si regge una retorica che da anni infesta il dibattito pubblico, avallando le attività di blogger indipendenti, reporter amatoriali e altre figure autoproclamatesi «scomode», il cui scopo comune è quello di diffondere propaganda dietro la maschera dell’informazione partita dal basso.

Continua la lettura di Podcastsphere: il volto ambiguo dei media alternativi americani

Le Bibbie di Donald Trump sono “Made in China”

Ph. Doug Mills / The New York Times

di Massimo Basile (agi.it, 9 ottobre 2024)

Migliaia di copie delle Bibbie di Donald Trump sono state stampate in un Paese contro cui il tycoon ha lanciato la crociata, accusandola di rubare posti di lavoro agli americani: la Cina. Secondo quanto accertato da Ap e ripreso dai media statunitensi, la Bibbia è stata stampata da una compagnia che si trova a Hangzhou e che ha spedito negli Stati Uniti 120mila copie tra i primi di febbraio e la fine di marzo.

Continua la lettura di Le Bibbie di Donald Trump sono “Made in China”

La tensione tra Cina e Taiwan si vede anche nelle serie tv

Ph. Wim van ’t Einde / Unsplash

di Lorenzo Lamperti (linkiesta.it, 28 settembre 2024)

Un soldato in divisa esprime rammarico per l’attuale separazione e auspica la «riunificazione nazionale». Poi appaiono droni ed elicotteri che si fanno strada tra la resistenza rivale, portata avanti da missili antiaerei simili a quelli prodotti dagli Stati Uniti. Inizia così il sesto episodio di Quenching, una serie prodotta dalla China Central Television, il broadcaster di Stato in Cina. In venti minuti viene messa in scena un’ipotetica azione militare per «salvaguardare la sicurezza nazionale» e «salvare Taiwan dalle minacce di secessione e interferenze esterne».

Continua la lettura di La tensione tra Cina e Taiwan si vede anche nelle serie tv

Arrivano i Trump Watch, “un fantastico regalo di Natale”

(adnkronos.com, 27 settembre 2024)

«Non perdetevi i Trump Watch», saranno «un fantastico regalo per Natale» e «li adorerete». Così, sul suo Truth Social, l’ex presidente americano e candidato repubblicano alle elezioni presidenziali Donald Trump ha lanciato una sua «collezione di orologi». Sul quadrante, nero, rosso o dorato che sia, appare proprio il nome di “Trump”. Presente anche la riproduzione della firma dell’ex inquilino della Casa Bianca.

Continua la lettura di Arrivano i Trump Watch, “un fantastico regalo di Natale”

Capitani tenebrosi

di Guia Soncini (linkiesta.it, 16 settembre 2024)

Le prime parole di gergo televisivo che imparai, quasi trent’anni fa in uno studio Rai, furono «luce cosmetica». Il direttore della fotografia mi spiegava come avrebbe illuminato la conduttrice: con una luce sparata in faccia che l’avrebbe fatta più giovane più bella più santino. Poi negli anni con la luce cosmetica hanno cominciato a esagerare, e irridere i riflettori sparati in faccia a Dietlinde Gruber o a Barbara D’Urso è diventato un pigro espediente di chiunque abbia un telefono connesso al mondo.

Continua la lettura di Capitani tenebrosi

Perché i deepfake di Kamala Harris sono fatti così male

Wired Staff

di Will Knight (wired.it, 12 settembre 2024)

Quando la scorsa settimana Elon Musk ha condiviso su X un’immagine che apparentemente ritraeva una Kamala Harris vestita da dittatrice comunista, è stato subito evidente che l’illustrazione era un falso creato dall’Intelligenza Artificiale. La candidata alla presidenza degli Stati Uniti del Partito Democratico – appena uscita da un dibattito decisamente positivo contro il suo avversario Donald Trump – non è comunista, e (per quanto ne sappiamo) nemmeno una cosplayer che s’ispira all’Unione Sovietica.

Continua la lettura di Perché i deepfake di Kamala Harris sono fatti così male

Alieni transgender e mangiatori di cani: i momenti più assurdi del dibattito Trump-Harris

Abc News

di Paolo Armelli (wired.it, 11 settembre 2024)

Nella notte tra il 10 e l’11 settembre negli Stati Uniti sul canale Abc è andato in onda il primo (e finora l’unico) dibattito tra Kamala Harris e Donald Trump. Gli argomenti trattati sono stati i più svariati, dall’economia ai diritti riproduttivi, dalle guerre in Ucraina e Palestina all’immigrazione clandestina. I media americani sono piuttosto concordi nel dire che Harris è riuscita a mettere Trump in un angolo e sulla difensiva, mentre è chiaro che l’ex presidente abbia usato tutte le sue armi di propaganda per sviare dagli argomenti più stringenti e che lo vedono in svantaggio.

Continua la lettura di Alieni transgender e mangiatori di cani: i momenti più assurdi del dibattito Trump-Harris

“I migranti mangiano cani e gatti”: Trump copia “I Simpson”

Afp / Fox

(adnkronos.com, 11 settembre 2024)

«A Springfield, gli immigrati mangiano i cani delle persone». Donald Trump come Homer Simpson. La frase pronunciata dal candidato repubblicano nel dibattito tv con Kamala Harris diventa una sorta di copertina per il confronto, a meno di due mesi dalle elezioni per la Casa Bianca in programma il prossimo 5 novembre.

Continua la lettura di “I migranti mangiano cani e gatti”: Trump copia “I Simpson”

Maduro, l’eterna diretta tv e il Natale a ottobre

Nicolás Maduro via X

di Emiliano Guanella (huffingtonpost.it, 3 settembre 2024)

Il regime venezuelano alza il tiro della repressione e adesso arriva anche un mandato di cattura per il candidato unitario dell’opposizione Edmundo González Urrutia. Ad annunciarlo lo stesso presidente Nicolás Maduro, che da un mese vive praticamente in diretta televisiva. «Questo signore ha sfidato la nostra pazienza, non si presenta davanti alla Corte, pensa di essere sopra la legge. Adesso dovrà pagare le conseguenze» ha detto il presidente venezuelano.

Continua la lettura di Maduro, l’eterna diretta tv e il Natale a ottobre

A Venezia 81 il documentario su Leni Riefenstahl, la regista di Hitler

di Paola Piacenza (iodonna.it, 29 agosto 2024)

Un po’ ridicolo l’esercizio di chi si affanna ad attribuire a destra o a sinistra le scelte della selezione. In che scatola mettere Riefenstahl, il documentario sulla “regista di Hitler” del tedesco Andres Veiel? Nella scatola dei film da vedere (se, come ci auguriamo, troverà una distribuzione italiana) perché è un film bellissimo, che contiene materiali preziosi e perché è un film che serve.

Continua la lettura di A Venezia 81 il documentario su Leni Riefenstahl, la regista di Hitler