Archivi tag: celebrità

Il migliore dei Kennedy non si chiama Kennedy

Ph. Joseph Prezioso / Getty Images

di Guia Soncini (linkiesta.it, 14 novembre 2025)

Il nuovo Jack Kennedy non si chiama Kennedy. Il che mi fa tornare in mente quella volta che una caporedattrice mi corresse il virgolettato di un amico di John Kennedy che lo chiamava Jack perché secondo lei, che era di Roma ma si percepiva fluent, Jack era un altro nome, mica un diminutivo di John.

Continua la lettura di Il migliore dei Kennedy non si chiama Kennedy

Il format comico in cui si prendono in giro i famosi

Amazon Prime Video

(ilpost.it, 13 ottobre 2025)

Il 9 ottobre è uscito su Amazon Prime Video R.I.P. – Roast in Peace, un nuovo programma condotto da Michela Giraud in cui sei comici si sfidano a “roastare”, cioè prendere in giro in modo schietto e ironico, un personaggio pubblico diverso in ogni puntata. Quelli di questa stagione sono piuttosto famosi: la giornalista e opinionista Selvaggia Lucarelli, lo scrittore Roberto Saviano, la cantante Elettra Lamborghini e l’ex capitano della Roma Francesco Totti.

Continua la lettura di Il format comico in cui si prendono in giro i famosi

La nuova criptovaluta di Kanye West sembra la solita truffa

Ph. Matthias Nareyek / Getty Images

di Joel Khalili (wired.it, 22 agosto 2025)

Kanye West, il rapper statunitense che ora si fa chiamare Ye, sembra aver lanciato la sua criptovaluta, Yzy, scatenando un’ondata di scambi. Non più tardi dello scorso febbraio, West si era detto fermamente contrario all’idea. «Non lancerò una moneta», aveva scritto in un post poi cancellato su X. «Le monete sono un modo per fregare i fan con l’hype».

Continua la lettura di La nuova criptovaluta di Kanye West sembra la solita truffa

I grandi dibattiti di Internet non sono grandi e non sono dibattiti

Ph. Yuki Iwamura / Ap

(ilpost.it, 5 agosto 2025)

Una campagna pubblicitaria dell’azienda di jeans American Eagle con l’attrice Sydney Sweeney è diventata nei giorni scorsi un esempio molto chiaro e citato di un fenomeno sempre più frequente su Internet. Uno spunto qualsiasi, anche un fatto marginale, può diventare argomento di un dibattito enorme, pretestuoso e con posizioni assurde perché, in pratica, trasformarlo in un contenuto divisivo è nell’interesse di diverse parti contrapposte o coinvolte in quel dibattito: piattaforme, aziende, utenti dei social media, influencer, media tradizionali, politici.

Continua la lettura di I grandi dibattiti di Internet non sono grandi e non sono dibattiti

Make America Super Again: guardare “The Boys” per capire l’America di Trump

Amazon Prime Video

di Pietro Salvatori (huffingtonpost.it, 17 agosto 2025)

[…] Ho iniziato a vedere The Boys nel 2020. Non sono il tipo che ama i film sui supereroi, alla The Avengers e dintorni per capirci. Però per l’ennesima volta Amazon Prime mi accoglieva con un bannerone in apertura di app sull’ultima formidabile produzione interna, e ho ceduto alle leggi del marketing.

Continua la lettura di Make America Super Again: guardare “The Boys” per capire l’America di Trump

Gli attori, pagati per far le facce (non per spiegarci il mondo)

Ph. Filip Urban / Unsplash

di Guia Soncini (linkiesta.it, 9 agosto 2025)

La notizia, che non sarebbe una notizia neppure nel giorno in cui non fosse successo veramente niente di niente, è che un’attrice piuttosto gnocca si dichiara repubblicana. Non nel senso di La Malfa, nel senso di Trump.

Continua la lettura di Gli attori, pagati per far le facce (non per spiegarci il mondo)

I politici che “funzionano” sui social hanno una cosa in comune

Ph. Heather Khalifa / Ap

(ilpost.it, 3 luglio 2025)

Pochi giorni prima di vincere le primarie del Partito Democratico statunitense per il candidato sindaco di New York con il 56 per cento delle preferenze, Zohran Mamdani ha pubblicato un video in cui attraversava tutta Manhattan a piedi, da una parte all’altra, per un totale di circa venticinque chilometri in un giorno. Nel video lo si vede fermarsi per dare il cinque a decine di sostenitori, oppure abbracciarli, stringere loro la mano, scambiare qualche chiacchiera, scattarsi selfie.

Continua la lettura di I politici che “funzionano” sui social hanno una cosa in comune

I 75 anni di “Viale del tramonto”

Paramount Pictures / Getty Images

di Fernando Sánchez (esquire.com, 10 maggio 2025)

Billy Wilder arriva negli Stati Uniti per la prima volta nel 1934 e rimane subito folgorato dalla cultura nordamericana, che da sempre lo affascinava quand’era più giovane e guardava i film di Hollywood durante la sua adolescenza polacca. Prima di arrivare negli Stati Uniti, Wilder si era trasferito a Vienna per completare gli studi universitari, per poi spostarsi a Berlino e a Parigi, dove si era rifugiato durante il periodo nazista a causa delle sue origini ebraiche.

Continua la lettura di I 75 anni di “Viale del tramonto”

Neanche i funerali sono più quelli di una volta

Ph. Ludovic Marin / Afp

di Giacomo Giossi (ilpost.it, 15 aprile 2025)

Il 9 settembre 2021, nel cortile degli Invalides a Parigi, si è tenuta la cerimonia in omaggio a Jean-Paul Belmondo. La bara, posizionata al centro del cortile e ricoperta dalla bandiera, riluceva in una giornata di Sole insolita per la Capitale francese. Attorno, una folla composta da celebrità e gente comune.

Continua la lettura di Neanche i funerali sono più quelli di una volta

Muoiono più celebrità di prima?

Pixabay

(ilpost.it, 6 febbraio 2025)

La recente morte del regista statunitense David Lynch ha generato profonda commozione, non soltanto tra i cultori dei suoi film ma anche tra le molte persone che erano adolescenti quando uscì Twin Peaks, una delle serie tv più popolari di sempre. E come in precedenza la morte del cantante Liam Payne, quella dell’attrice Shelley Duvall o quella del fumettista Akira Toriyama, solo per citarne alcune delle tante del 2024, anche la morte di Lynch ha rafforzato un’impressione che tende a emergere ogni tanto sui media e sui social network: che le morti di persone famose siano più frequenti rispetto al passato.

Continua la lettura di Muoiono più celebrità di prima?