Archivi tag: satira

Joan Rivers, la geniale e irriverente comedian omaggiata in “Max Hacks”

di Paolo Armelli (wired.it, 31 maggio 2024)

Quando il 4 settembre 2014 venne annunciata la morte di Joan Rivers, in seguito alle complicazioni di una banale operazione alla gola, i suoi fan e non solo rimasero sgomenti. All’epoca la comica americana aveva 81 anni ma nessuno avrebbe immaginato una sua dipartita così improvvisa, specialmente dato la verve e la vitalità che stava dimostrando anche in quelli che inconsapevolmente erano i suoi ultimi anni.

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Il venerato Bill Hicks

(ilpost.it, 26 febbraio 2024)

Durante i suoi ultimi spettacoli, il comico americano Bill Hicks diceva spesso al pubblico che forse era l’ultima volta che si esibiva. La gente la prendeva come una delle sue tante sparate, ma a Hicks era stato diagnosticato ormai da diversi mesi un cancro al pancreas, che si era metastatizzato al fegato. Aveva solo 32 anni, ma da un po’ di tempo aveva raggiunto una certa fama tra i cultori della stand-up comedy, la tipica comicità americana a monologhi, sia negli Stati Uniti sia nel Regno Unito.

@billhicksarchive via Facebook

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La politica indiana non ha più il senso dell’umorismo

(ilpost.it, 7 gennaio 2024)

Nelle ultime settimane sui giornali indiani e internazionali si è discusso del senso dell’umorismo, o meglio della sua presunta scomparsa, nella politica nazionale, a partire da un episodio che ha visto coinvolti il deputato dell’opposizione Kalyan Banerjee e il vicepresidente del Paese Jagdeep Dhankhar. La conclusione piuttosto condivisa di queste riflessioni e delle persone intervistate è che in India sia sempre più raro che i politici ridano di loro stessi e che l’insofferenza per la satira sia invece sempre più diffusa.

Manjul via Facebook

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Napoleone non era poi così basso

(ilpost.it, 23 novembre 2023)

Giovedì esce nei cinema italiani Napoleon, film diretto da Ridley Scott che racconta la storia dell’ascesa al potere di Napoleone Bonaparte, soprattutto attraverso la sua relazione con Giuseppina di Beauharnais, la prima moglie dell’imperatore francese tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento. Da quando si è saputo che a interpretare il ruolo di Napoleone sarebbe stato l’attore statunitense Joaquin Phoenix, diverse persone hanno iniziato a domandarsi se le sue caratteristiche fisiche fossero adatte per il ruolo, e in particolare una: la sua altezza.

James Gillray, “The King of Brobdingnag and Gulliver” (New York, Metropolitan Museum of Art)

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Di Beppe Grillo da Fazio e di comici strafiniti

di Saverio Raimondo (ilfoglio.it, 14 novembre 2023)

Quando l’altra sera, nel suo patetico incedere nello studio di Che tempo che fa da Fabio Fazio sul Nove, Beppe Grillo, fra lo smarrito e il paraculo, ha chiesto al pubblico in studio se vogliamo che lui faccia il politico o il comico, il pubblico (stanco e un po’ annoiato da quel delirio vaneggiante e auto-assolutorio) ha risposto in coro “il comico” a uno che per mezz’ora non ha detto nemmeno una battuta, non ha fatto una gag, non ha detto nulla che fosse divertente.

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Meloni e lo scherzo russo

(adnkronos.com, 1° novembre 2023)

Si chiamano Vovan e Lexus e sono i due comici russi che, con uno scherzo telefonico, hanno teso una trappola alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni cercando di carpirle dichiarazioni sulla guerra tra Ucraina e Russia. Al secolo Vladimir Aleksandrovich Kuznetsov e Aleksei Vladimirovich Stolyarov, 36 e 37 anni, hanno all’attivo una lunga serie di scherzi: riescono a superare le barriere istituzionali e a contattare leader internazionali e figure di primo piano.

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Capire “Il senso della vita”

di Giacomo Papi (ilpost.it, 31 marzo 2023)

Il film del gruppo comico britannico Monty Python The Meaning of Life (Monty Python – Il senso della vita) compie quarant’anni. E compie quarant’anni anche il bambino che nel primo episodio del film – Il miracolo della nascita – viene al mondo nella sala “spaventa-feti” di un ospedale invaso da macchinari astrusi e medici che giocano a carte e applaudono i magheggi finanziari dell’amministratore dell’ospedale, dimenticandosi della partoriente perché troppo impegnati a cercare “la macchina che fa ping”.

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Iran, la matita della rivoluzione

di Marta Allevato (agi.it, 13 gennaio 2023)

La Guida Suprema iraniana, Ali Khamenei, precipita al suolo perdendo una scarpa in volo fino a raggiunge il defunto dittatore libico, Muammar Gheddafi, già affondato in una pozza di sangue. La scena è disegnata dal più celebre vignettista iraniano, Mana Neyestani, ed è stata scelta per la copertina della prima rivista pubblicata in Francia dalla diaspora per raccontare, in tempo reale, le proteste in corso da 4 mesi in Iran e che molti già descrivono come la “rivoluzione” che porterà alla fine della Repubblica islamica.

neyestanimana via Instagram

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L’exploit del Partito della Birra alle elezioni presidenziali in Austria

di Alessandro Vinci (corriere.it, 10 ottobre 2022)

Alcuni sondaggi gli accordavano non più del 5% delle preferenze. Alla fine ha raggiunto addirittura l’8,4%. Se la rielezione alla presidenza austriaca di Alexander Van der Bellen veniva data per scontata, all’indomani delle consultazioni nel Paese d’Oltralpe a sorprendere è il risultato dell’outsider Dominik Wlazny, in arte Marco Pogo. Il motivo è presto detto: si tratta del leader del Partito della Birra, fondato nel 2015 come semplice «progetto satirico» né di destra né di sinistra.

Ph. Max Hammel

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La cultura del ridere e il tradizionale umorismo ucraino, armi della resistenza anti Putin

di Yaryna Grusha Possamai (linkiesta.it, 9 maggio 2022)

Ridere è da sempre la diagnosi di una società sana. Ridere, inoltre, svolge una funzione terapeutica che aiuta a superare lo stato di shock, a scaricare la tensione e a combattere lo stress. In diversi periodi della storia dell’umanità la cultura del ridere è mutata cambiando diverse maschere, cominciando da quella del Carnevale passando al burlesque. Comicità, satira, ironia, fino al black humour. L’arrivo di una nuova forma di umorismo cambia ogni volta, mette in dubbio o abbatte le vecchie norme culturali e letterarie, sostituendole con nuove poetiche e nuove correnti. Spesso ridere manifesta una risposta culturale ai momenti di crisi, soprattutto durante i tentativi di limitare le libertà. Ma c’è spazio per ridere in un contesto di guerra? Oggi ridere può svolgere una funzione terapeutica per i milioni di ucraini afflitti dalla tragedia?

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