Svezia, effetto Beyoncé: il concerto di apertura del tour fa salire l’inflazione

di Matteo Persivale (corriere.it, 16 giugno 2023)

I manuali universitari di Economia nelle prossime ristampe dovranno probabilmente introdurre un nuovo vocabolo: Beynflation, l’inflazione provocata da Beyoncé. Disse Alan Greenspan, storico presidente della Federal Reserve, che le banche centrali hanno a disposizione pochi strumenti, potentissimi, e di scarsissima precisione — un po’ come cercare di tagliare i capelli a qualcuno usando una motosega.

Ph. Andrew White / Parkwood Entertainment

Risponde oggi Beyoncé attraverso uno dei suoi grandi successi, la colonna sonora del remake del Re Leone, un miliardo e mezzo di euro incassati nel mondo: «Non prenderanno mai il mio potere, il mio potere, il mio potere». Neanche le banche centrali sembrano ormai in grado di fermare il potere di Beyoncé e del suo “bey-hive”, l’alveare globale di fan dei quali lei è somma ape regina: secondo l’analisi d’un economista della Danske Bank — immediatamente intervistato da Bbc e Financial Times — la decisione della cantante di iniziare il suo tour mondiale a Stoccolma il mese scorso ha creato una serie di reazioni a catena. La conseguenza: l’inflazione svedese si è ridotta meno rispetto alle stime della banca centrale (-0,2% considerando aprile e maggio: ci si aspettava un -0,4%).

Ma come fa una cantante texana a far aumentare l’inflazione di un ordinato Paese scandinavo? I fan di Beyoncé, accorsi da tutto il mondo, si sono riversati nella Capitale per i due concerti di apertura del suo tour, il primo dopo la pandemia: 46mila presenze x 2, quasi tutti forestieri che hanno occupato hotel, pensioni, ostelli. Molti di loro sono stati costretti ad alloggiare fuori città, facendo aumentare i prezzi anche lì. «Beyoncé è responsabile di questa impennata: certo è abbastanza clamoroso, considerando che si tratta di un singolo evento. Non abbiamo mai visto prima una cosa simile», ha spiegato Michael Grahn, capo economista di Danske Bank in Svezia.

La banca centrale svedese, Riksbank, è stata una delle ultime banche centrali occidentali ad alzare i tassi di interesse, a maggio dell’anno scorso: la maggior parte degli economisti (tra i quali c’è anche Grahn) prevede altri due aumenti per il 2023. Il tour di Beyoncé si è spostato da Stoccolma attraverso diverse città europee — tra le quali Bruxelles, Cardiff, Edimburgo e Londra. Ha altre sette date in Germania, Paesi Bassi e Polonia prima di trasferirsi Oltreoceano, in Canada e negli Stati Uniti. A Cardiff (366 mila abitanti) sono arrivate 60mila persone da tutto il mondo, e la domanda di camere d’albergo legata al suo concerto di Londra è stata così forte — pur in una città che generalmente non ha problemi di ricettività — che in un caso alcune famiglie di senzatetto ospitate in un hotel sarebbero state cacciate per far posto ai fan di Beyoncé.

Allarmato anche Andreas Wallström, economista di Swedbank: la preoccupazione è che il prossimo grande concerto in Svezia — tre serate di Bruce Springsteen a Göteborg alla fine del mese —finiranno per avere un effetto simile. E pensare che quando in gennaio Beyoncé era apparsa a Dubai per il primo concerto dal 2018 (24 milioni di dollari per 65 minuti di esibizione) le “apine” del bey-hive erano rimaste stranamente silenti. Beyoncé, grande sostenitrice della comunità Lgbt (che la riama fortemente), si è esibita in un Paese come gli Emirati, dove l’omosessualità è punibile con la morte. Ma tantissimi fan americani l’hanno seguita in Europa perché i prezzi del Renaissance World Tour qui costano molto, molto meno. La domanda per il tour è enorme: Forbes prevede che potrebbe incassare 2,4 miliardi entro la fine di settembre.