“Vinci Salvini”, ma è politica o “Black Mirror”?

(wired.it, 13 febbraio 2018)

Tutti i fan di Black Mirror sognano (o temono) di vivere in una puntata della serie di Netflix; noi italiani possiamo dirci fortunati perché, grazie alla nostra classe dirigente, abbiamo la possibilità di provare sulla nostra pelle cosa questo significhi.VoteWaldoRiuscite ad immaginare una sceneggiatura basata sull’idea di una politica fatta a colpi di like e sull’ossessione delle persone di ottenere l’approvazione sui social network? Neanche gli showrunner di Black Mirror sono arrivati a tanto, Matteo Salvini ci è riuscito. L’idea di Matteo Salvini sembra un mix tra la politica fatta dal pupazzo Waldo (Vota Waldo 2×03) e l’ossessione di Naomi di ricevere il gradimento delle persone che la circondano (Caduta Libera 3×01): il risultato è il sorprendente (per non dire diabolico) gioco Vinci Salvini. Le regole sono semplici: ogni utente guadagna dei punti mettendo like ai post di Salvini, chi ottiene il punteggio più alto vince la pubblicazione della propria foto sulla pagina ufficiale del leader della Lega. Per i player migliori c’è in palio anche una telefonata o addirittura un incontro riservato con Salvini. Sia chiaro, non si tratta di un incontro a porte chiuse ma di un incontro che verrà documentato con un video su tutti i canali di Salvini (da Youtube a Instagram, senza dimenticare l’onnipresente Facebook e ovviamente Twitter). Perché quello che conta è apparire sui social. Provate a calarvi nei panni dei partecipanti: perennemente connessi a Facebook, con il dito pronto a mettere il primo mi piace su ogni post. Giornate intere passate a raccogliere punti per ottenere un momento di celebrità su una pagina Facebook che raccoglie poco più di 2 milioni di fan. Voi lo fareste? Facile dire un secco no, ma pensateci bene: cosa sareste disposti a fare per riuscire a raggiungere la celebrità (effimera) dei social? Tra video in cui si rischia la vita pur di ottenere qualche “mi piace” in più e foto al limite del buonsenso, il gioco di Salvini sembra quasi una scelta ragionevole. Matteo Salvini (o il suo staff) ha avuto la lungimiranza di regalare agli italiani la possibilità di vivere il proprio sogno: grazie a Vinci Salvini i famosi 15 minuti di celebrità sono alla portata di tutti, basta solo impegnarsi a mettere like al momento giusto. Ma è questa la politica? Se l’italiano medio è disposto ad impegnarsi per vincere un concorso on line piuttosto che per migliorare il proprio Paese, allora l’iniziativa del leader della Lega rientra alla perfezione in questa visione. Perché, in fondo, è molto più comodo diventare delle celebrità stando dietro uno schermo invece che rischiare di essere degli anonimi che fanno qualcosa di concreto.

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