Gli statisti autocertificati

di Marco Di Salvo (glistatigenerali.com, 5 luglio 2018)

Niente, va così. Poche settimane di governo e siamo arrivati al grado zero del sistema “gialloverdeblù”. Pensavamo ci volesse di più, che almeno per il gusto del mantenere le forme ci si prendesse più tempo. E invece, tutto a velocità massima, come se non ci fosse un domani (che, infatti, probabilmente, non ci sarà).GiuliaGrilloConvergenti come le parallele morotee, Lega e Cinquestelle passano più tempo ad autocertificare curriculum e successi vicendevolmente, a garantire sulle presunte magagne reciproche, senza bisogno di alcun riscontro pratico delle loro parole, che a governare con atti concreti. Invero, non ci si poteva aspettare molto di più da un movimento nato con la certificazione di liste civiche locali da parte di un comico che bollinava a cinque stelle quelle che riteneva lui meritevoli, sulla base di criteri personali e sempre intercambiabili alla bisogna. Forse anche per questo, inevitabilmente, è arrivata a stretto giro di posta anche la certificazione istituzionale del sistema di governo (invero tendente all’autismo) messo in atto dal primo giorno del governo Conte, con la proposta del ministro della Salute Grillo di autocertificazione genitoriale della vaccinazione, come grimaldello per l’iscrizione a scuola dei bambini di genitori no vax. Questa proposta, a guardarla bene, è lo zenith di un sistema di pensiero che parte dalla distruzione di tutte le fonti accertate e verificabili (contrassegnate dallo stigma di appartenere al sistema dominante) e giunge alla istituzionalizzazione della conferma personale (tutt’al più ratificata dalla parola di un conoscente ritenuto affidabile). Europa, Istat, Inps, dati statistici e considerazioni di esperti? Tutta fuffa, sfottuta e combattuta a suon di condivisioni social al grido di «non siete nessuno» e «il mio parere conta quanto quello dei presunti professoroni», mentre si portano sull’altare citazioni prese a casaccio ed esperti da tempo esclusi da tutti i consessi accademici degni di questo nome (ovviamente perché invisi a «’o sistema»). Ma a guardare bene c’è di più, che rende i novissimi governanti molto, fin troppo simili ai loro predecessori. I moralizzatori (delle azioni altrui) che, al momento del governo, si trovano a ipotizzare di rendere pratica di governo la menzogna autocertificata, per bypassare i vincoli imposti dalla sanità pubblica così come la conosciamo, non vi ricordano qualcuno? Per me sono, né più né meno, epigoni di quelle aziende contigue alle organizzazioni criminali che compilano i moduli antimafia. Solo che almeno loro lo fanno sorridendo. Da criminali consapevoli e certificati. Non con la posa da presunti statisti. Autocertificati, naturalmente.