La denuncia di Hamilton sul podio del Mugello

di Michele Sasso (lastampa.it, 13 settembre 2020)

Nuovo messaggio social da parte del pilota di Formula 1 Lewis Hamilton. Dopo aver vinto il Gran Premio del Mugello, il campione del mondo della Mercedes si è presentato sul podio indossando una maglietta nera con una scritta bianca in Inglese: «Arrestate i poliziotti che hanno ucciso Breonna Taylor”. Un messaggio esplosivo sulla morte della giovane afroamericana uccisa a Louisville, in Kentucky, lo scorso 13 marzo, a seguito di una sparatoria da parte di tre agenti del dipartimento di polizia locale che stavano effettuando una perquisizione nella sua abitazione.

Getty Images
Getty Images

Il caso inizialmente non aveva ricevuto molta attenzione dai mass media ma, dopo un caso analogo che portò alla morte di George Floyd in circostanze simili, è ritornato al centro dell’attenzione, contribuendo alla nascita di diverse manifestazioni di protesta negli Stati Uniti, soprattutto in Kentucky, e all’apertura di un’indagine federale da parte dell’Fbi. A fine agosto la rivista Vanity Fair ha dedicato proprio a Breonna la copertina del numero di settembre, ribadendo l’importanza del tema razziale per la società americana. 2_BreonnaTaylorHamilton conta oltre venti milioni di follower su Instagram e si è imposto come influencer globale. Lo scorso giugno aveva fatto sentire la sua voce dopo la morte violenta George Floyd. «La scorsa settimana è stata così buia. Non sono riuscito a trattenere le mie emozioni. Ho provato tanta rabbia, tristezza e incredulità dopo ciò che i miei occhi hanno visto» è il testo del messaggio che ha postato su Instagram. «Sono completamente sopraffatto dalla rabbia alla vista di questo disprezzo per la vita del nostro popolo. L’ingiustizia che stiamo vedendo affrontare ai nostri fratelli e sorelle in tutto il mondo è ripetutamente disgustosa e deve finire». Il lungo messaggio è accompagnato dall’hashtag #BlackoutTuesday – la protesta silenziosa contro il razzismo sui social a cui tantissimi sportivi hanno preso parte.

«Tante persone sembrano sorprese» ha continuato Hamilton, «ma purtroppo per noi non è sorprendente. Chi di noi, nero o mulatto o di qualsiasi altro colore, vede queste cose ogni giorno non deve sentirsi come se fosse colpevole di qualcosa dalla nascita. Will Smith l’ha detto meglio: “il razzismo non sta peggiorando, è solo stato filmato”. Solo ora che il mondo è così ben attrezzato con le telecamere questo problema è stato in grado di emergere». E ancora: «È solo quando ci sono rivolte e grida di giustizia che le autorità fanno qualcosa, ma ormai è troppo tardi e non è stato fatto abbastanza. Ci sono volute centinaia di migliaia di denunce e palazzi bruciati prima che si decidesse di arrestare Derek Chauvin [il poliziotto che immobilizzò George Floyd a terra, N.d.R.], e questo è triste. Sfortunatamente, l’America non è l’unico posto in cui vive il razzismo e continueremo a fallire come umani se non riusciremo a difendere ciò che è giusto. Per favore, non sederti in silenzio, indipendentemente dal colore della tua pelle».

Spread the love