Luciano De Crescenzo nella campagna social di un candidato della Lega in Campania

(fanpage.it, 19 luglio 2020)

«Napoli, l’ultima speranza per l’umanità». Il volto sorridente di Luciano De Crescenzo, che ci lasciava un anno or sono, e in basso il simbolo della Lega con tanto di Alberto da Giussano. Non è piaciuta per niente alla famiglia dell’ingegnere filosofo la sortita di Severino Nappi [movimento civico “Campania. Il Nostro Posto” – N.d.C.], candidato alle prossime elezioni regionali in Campania col Centrodestra che sostiene Stefano Caldoro: associare il volto dello scrittore a un manifesto elettorale e per di più della Lega di Matteo Salvini con tanto di slogan «Prima gli italiani».

Severino Nappi via Facebook
Severino Nappi via Facebook

E così in men che non si dica è arrivata la secca reprimenda della famiglia De Crescenzo, della figlia Paola e del nipote Michelangelo: «Non autorizziamo e ci dissociamo da qualsiasi utilizzo a fini politico-elettorali dell’immagine di Luciano De Crescenzo che tuteleremo in tutte le sedi opportune». Centinaia le condivisioni della dichiarazione dei De Crescenzo dalla pagina Facebook dedicata alla memoria di Luciano. Del resto, rispetto all’appartenenza politica, fu proprio lui a scrivere, con l’immancabile ironia, in uno dei suoi libri: «A quanti vogliono sapere se io sono di centro destra o di centro sinistra, io rispondo che sono del centro storico».

Proprio ieri, sabato 18, a un anno dalla morte del poliedrico artista, ai Quartieri Spagnoli, all’angolo tra via Emanuele de Deo e vico Due Regine, è stato inaugurato un murale con il profilo del “professor Bellavista” e la frase di chiusura del suo film più famoso: «Io penso che Napoli sia ancora l’ultima speranza che ha l’umanità per sopravvivere». Nei prossimi giorni a Chiaja, ed esattamente in vico Belledonne – il luogo in cui il filosofo partenopeo si augurava ironicamente di esser ricordato vista la passione per le donne –, sarà scoperta una targa che lo ricorda.

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