È in vendita uno smartphone per sostenitori di Trump

di Tommaso Meo (wired.it, 20 luglio 2021)

Sembra incredibile, ma è tutto vero: è sul mercato un nuovo smartphone pensato appositamente per i sostenitori di Donald Trump e in generale per tutti coloro che sentono oppressa la propria libertà di espressione dalla sinistra e dal politicamente corretto. Il telefono si chiama, infatti, Freedom Phone e, al prezzo di 499 dollari, promette di liberare i propri utenti dalla censura e dal controllo delle Big Tech – considerate vicine alle idee liberal dei democratici – e di fargli riprendere il controllo sulle loro comunicazioni.

Twitter

A presentare il telefono su Twitter ci ha pensato con un video il suo ideatore, Erik Finman, un ragazzo americano che si definisce il “primo miliardario di Bitcoin” al mondo, avendo investito un migliaio di dollari nel 2011. Finman nel filmato motiva la necessità di vendere il suo prodotto scagliandosi contro le Big Tech. Secondo l’inventore di Freedom Phone si tratterebbe del “miglior telefono al mondo”, perché fa tutto ciò che fa un normale telefono “a parte spiarti e censurarti”. Tornando alle specifiche dello smartphone, il sistema operativo che usa si chiama Freedom OS ed è basato su Android, ma non ci sono informazioni sugli aggiornamenti previsti. Le app si possono scaricare da un app store che si chiama PatriApp e che “non si può censurare”, come sottolinea Finman. Se un app verrà bannata da altri app store, questo non succederà sullo store dei patrioti.

Chi acquista Freedom Phone troverà già installate app di messaggistica come Signal e il motore di ricerca DuckDuckGo, utili a preservare la propria privacy. Non possono mancare, però, app di media di destra come Newsmax e One America News Network. Freedom Phone assicura di non tracciare alcun dato dai propri utenti. Nonostante l’idea sia assolutamente inedita, questo telefono non è una novità sotto il profilo hardware. Anzi, è un prodotto a basso costo prodotto proprio nel Paese nemico numero uno di Trump durante la sua presidenza, la Cina, anche se il suo ideatore sostiene sia assemblato a Hong Kong. Come nota The Submarine, “sembra una versione white label dell’Umidigi A9 Pro, che trovate on line anche attorno al centinaio di euro, molto meno di quello che dovranno pagare i sostenitori dell’ex presidente”.

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