Il digiuno per Salvini

(fanpage.it, 20 agosto 2020)

L’iniziativa non è nuovissima, dal momento che già a gennaio i leghisti avevano provato a lanciare la mobilitazione a sostegno di Matteo Salvini e sempre in relazione al caso Gregoretti. Tuttavia, in queste ore è diventato nuovamente virale l’hashtag #digiunoperSalvini, che ricorda la campagna (con tanto di sito Internet dedicato) che chiedeva di digiunare a sostegno del leader leghista, il quale ora si appresta ad andare a processo, dopo il via libera del Parlamento all’autorizzazione a procedere, per la gestione del caso Gregoretti quando era ministro dell’Interno e vicepresidente del Consiglio.digiuno_per_SalviniUna campagna che già era stata un mezzo flop a gennaio, con poco più di 5mila adesioni e un digiuno interrotto ben presto (lo stesso Salvini aveva cambiato idea piuttosto rapidamente sulla questione). Ma che ora assume risvolti involontariamente comici, soprattutto in relazione alla rilevanza che il cibo (il mangiar bene, casereccio “e italiano”) ha nella comunicazione ufficiale del leader della Lega.

Salvini, in effetti, riempie continuamente i propri profili social di piatti, pietanze e prodotti tipici, insistendo ossessivamente su scene di vita quotidiana legate al mangiare: una linea enfatizzata ancor di più in pieno lockdown, quando improvvisava dirette fiume in cui passava minuti a parlare di cibo, cucina e degustazioni varie. Solo pochi giorni fa, del resto, c’erano state enormi polemiche legate alla visita di Salvini in un caseificio, durante la quale non indossava strumenti di protezione e, in particolare, annusava una forma di formaggio pronta per la vendita senza utilizzare la mascherina. E, in queste ore, sono in molti a ricordargli come il digiuno non sembri proprio lo strumento più adatto per esprimergli vicinanza.

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