L’inchino dei Bleus divide la Francia

(agi.it, 15 giugno 2021)

Fa discutere in Francia la decisione dei giocatori “Bleus” d’inginocchiarsi prima del debutto agli europei di Calcio contro la Germania, in omaggio al movimento Black Lives Matter e per condannare le discriminazioni razziali. Il numero due del movimento di estrema destra Rassemblement National (Rn), Jordan Bardella, si è chiesto se questa attenzione ai diritti umani varrà sempre: «Ci metteremo in ginocchio anche l’anno prossimo alla Coppa del Mondo in Qatar per rendere omaggio agli oltre 6.500 operai immigrati morti per costruire gli stadi della vergogna?», ha twittato l’esponente lepenista. I calciatori francesi si erano già inginocchiati prima dell’amichevole contro l’Olanda in vista degli europei, e negli ambienti nazionalistici era già montata la protesta con l’hashtag #BoycottEquipeDeFrance.

Afp
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«Black Lives Matter è un dramma degli Stati Uniti e riguarda la polizia americana, non quella francese che non ha mai avuto di queste derive», ha affermato Thierry Mariani, candidato di Rn alle elezioni regionali a Paca. Di “vergogna” ha parlato anche l’ex numero due del vecchio Front National, Florian Philippot, il quale ha bollato Black Lives Matter come «una macchinazione sponsorizzata per far salire le tensioni e i rancori e per dividere e indebolire i popoli». Malumori anche tra i Repubblicani, il partito di destra fondato dall’ex presidente Nicolas Sarkozy: il deputato Eric Ciotti ha invitato la Nazionale di Calcio francese a «ribadire il sostegno alla nostra polizia», lamentando che i giocatori non si erano inginocchiati «per le vittime del terrorismo islamista o per gli agenti uccisi dai barbari». «La Francia può essere solidale ma non è responsabile del razzismo», gli ha fatto eco la senatrice dei Repubblicani Valérie Boyer. Per il sindaco di Nizza, Christian Estrosi, ex dei Repubblicani, i Bleus devono chiarire che «questo gesto non può in alcun modo essere interpretato come un attacco alle magnifiche forze di polizia francesi». Sul fronte opposto, invece, l’eurodeputata della “gauche” Manon Aubry si è detta «orgogliosa della nostra squadra che s’impegna contro il razzismo e contro le discriminazioni».

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