Vestiremo alla Tabacci?

di Carmelo Caruso (ilfoglio.it, 23 gennaio 2021)

La potenza del berretto. Se l’America ha le muffole di Bernie Sanders, perché l’Italia non dovrebbe avere la cuffia di lana di Bruno Tabacci? A Palazzo Chigi, invitato da Giuseppe Conte e Luigi Di Maio, si è presentato in abito e cappotto, ma non ha rinunciato alla sua protezione di lana. “Sono calvo, mi riparo”. Ma non è solo una protezione. È il canestro di ciliegie dei parlamentari che sta raccogliendo, come le muffole di Sanders sono un segno che le sue mani stanno coperte, che è felice per Biden ma è diverso da Biden. Indumenti della crisi.BrunoTabacciAlfonso Bonafede non rinuncia al panciotto che è già una cintura che dovrebbe proteggerlo dagli spasmi giudiziari. Ma è risaputo che non basta. Anche Sandra Lonardo non può votare la sua relazione di mercoledì sulla giustizia giustizialista. Goffredo Bettini, che è la morbidezza del Pd così come la rigidità, a casa indossa dei pantaloni di flanella, ma quando va in televisione ha sempre un tocco di rosso come per avvertire e ricordare la sua origine, la sua vecchia storia: “Disponibile sì ma fesso no”. In queste ore rappresenta la rigidità contro Renzi: “Con lui non si può trattare”. E invece Dario Franceschini preferisce l’azzurro che amava Giotto, la tinta della pazienza, della riconciliazione. La sua cravatta di questi giorni è del colore del Beato Angelico. Maria Elena Boschi vuole passare inosservata e dunque sceglie il nero che sfila. Giorgia Meloni si è presentata di fronte a Sergio Mattarella in nero istituzione perché voleva far capire che lei è una donna che nelle cerimonie sa come stare al mondo. Antonio Tajani, che è un esperto di cravatte, sceglie quelle a pois. I puntini sono tutti i senatori di Forza Italia che sorveglia. Matteo Renzi ha scelto invece una cravatta verde, che, spiega Michael Pastoreau nel suo Un colore tira l’altro, è la tonalità sacra del Medioriente, del profeta. Anche lui profetizza che “Conte non ce la farà”. Lelio Ciampolillo, che ormai è una star, si aggira invece per il Senato con il suo abito color ghiaccio. Con il suo voto è convinto di aver contribuito a cambiare il clima. Vince insomma Tabacci. Nel Conte ter (se ci sarà) vestiremo alla Tabacci?