Trump: dazi del 100% ai film non girati negli Usa

Ph. Alex Wroblewski / Bloomberg

di Daniela Lanni (lastampa.it, 5 maggio 2025)

Dazi del 100% sui film «prodotti in terra straniera». Ad annunciarli, Donald Trump sul social Truth. Il presidente degli Stati Uniti ha spiegato di aver autorizzato il dipartimento al Commercio e il rappresentante Usa al Commercio di rendere subito operativi i dazi, anche se non ha chiarito in che modo.

Il presidente ha attaccato la delocalizzazione delle produzioni. «Questo» ha affermato Trump «è uno sforzo concertato da parte di altre nazioni e, di conseguenza, una minaccia alla sicurezza nazionale. Ed è, oltre a tutto il resto, un’operazione di comunicazione e propaganda». La proposta arriva dopo la notizia secondo cui l’attore Jon Voight, uno dei suoi “ambasciatori speciali” a Hollywood, starebbe lavorando a un piano per salvare l’industria del cinema.

Trump ha scritto su Truth: «L’industria cinematografica americana sta morendo molto velocemente. Altri Paesi stanno offrendo ogni sorta d’incentivi per attirare i nostri registi e studi cinematografici lontano dagli Stati Uniti. Hollywood e molte altre aree degli Stati Uniti sono devastate. Questo è uno sforzo concertato da parte di altre nazioni e, quindi, una minaccia per la sicurezza nazionale. È, oltre a tutto il resto, un messaggio e una propaganda!».

Nelle ultime settimane Jon Voight ha incontrato rappresentanti dei sindacati e dirigenti degli Studios, i quali hanno chiesto incentivi fiscali per aumentare la produzione cinematografica in Usa. I sindacati da tempo propongono l’idea di un’agevolazione fiscale federale per incentivare il lavoro interno. Nel corso degli anni le troupe di produzione hanno visto diminuire le opportunità di lavoro. Ma gli Studios temono che Trump possa cercare d’imporre restrizioni a qualsiasi ripresa all’estero.

Se ciò si verificasse sarebbe un problema enorme: Regno Unito, Canada e Australia hanno, infatti, da tempo attirato le grandi produzioni dei blockbuster di Hollywood con generosi incentivi. Per i principali studi cinematografici questi incentivi esteri sono fondamentali per cercare di ridurre i costi. Trump non ha citato le produzioni di serie tv, che vengono realizzate in gran parte in Canada. Anche piattaforme on line come Netflix e Max lavorano molto al di fuori dagli Stati Uniti.

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