Archivi tag: Bollywood

Un film sta causando disordini in India

(ilpost.it, 22 maggio 2023)

Nel Maharashtra, lo Stato indiano dove si trova Mumbai, un film ha provocato parecchi disordini: ci sono stati scontri, una persona è morta e decine sono state arrestate. Il film è uscito a inizio maggio, s’intitola The Kerala Story e racconta la storia di un gruppo di giovani donne indù e cristiane dello Stato del Kerala che si convertono all’Islam e decidono di entrare a far parte dell’Isis. Il motivo per cui è stato criticato è che è stato giudicato da alcuni un film di propaganda islamofoba.

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L’inaspettato successo mondiale di un blockbuster indiano

(ilpost.it, 10 febbraio 2023)

Nessun film indiano ha mai vinto un Oscar e raramente alcuni sono stati candidati, ma ciononostante a Bollywood – come viene storicamente definita l’industria cinematografica indiana – e anche a Hollywood è stato accolto con sorpresa il fatto che RRR, del regista S.S. Rajamouli, abbia ricevuto una sola nomination alla cerimonia di quest’anno, e per la miglior canzone. RRR, che in Italia è disponibile su Netflix, è stato infatti uno dei più grossi casi cinematografici dell’anno: il suo successo in India era atteso, ma quello nel resto del mondo, a partire dagli Stati Uniti, no.

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Bollywood è sempre più di destra

(ilpost.it, 15 ottobre 2022)

Così come Hollywood, anche Bollywood, l’industria del cinema popolare in lingua hindi, è stata storicamente considerata portatrice di valori piuttosto liberali. Nonostante la società indiana sia da sempre molto divisa sia su base religiosa sia in caste, il cinema è stato a lungo una passione nazionale condivisa, nonché un settore in cui anche alle persone musulmane, e quindi di una minoranza religiosa, o appartenenti alle caste più basse, veniva data la possibilità di diventare famose.

Ph. Atul Loke / Getty Images

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Il governo indiano mette Bollywood nel mirino

(The Economist / internazionale.it, 8 novembre 2021)

Se Bollywood è la religione secolare dell’India, allora Aamir Khan, Salman Khan e Shah Rukh Khan sono la sua sacra trinità. I tre attori, che non sono imparentati tra loro, sono stati per trent’anni ai vertici dell’industria cinematografica indiana in lingua Hindi. Con i loro film, i loro personaggi e le loro figure hanno costruito l’immaginario del Paese. Insieme al primo ministro e al capitano della squadra nazionale di cricket, sono forse i volti più riconoscibili dell’India. Casualmente, sono anche musulmani. Per la maggior parte degli indiani, sempre che ci pensino, è un motivo di orgoglio: la fama dei Khan è un segnale del tollerante secolarismo del Paese.

Ph. Frédéric Soltan / Corbis – Getty Images

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Il cinema della Nigeria del Nord è prigioniero della censura islamica

di Dario Ronzoni (linkiesta.it, 15 luglio 2021)

Quando si parla del cinema nigeriano, il primo riferimento che viene in mente è Nollywood. È quasi un’equazione: del resto la definizione, coniata dal New York Times nel 2002, viene utilizzata per indicare la totalità del cinema prodotto in Nigeria (al secondo posto nel mondo per numero di film, dopo appunto Bollywood). Anche se sarebbe più corretto fare alcune distinzioni. Soprattutto perché i film prodotti del Nord del Paese, oltre ad avere un carattere specifico ed essere girati in lingua Hausa, appartengono a una tradizione precedente, già sviluppata negli anni Novanta.

Ph. Femke van Zeijl / Al Jazeera

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Modi mette le mani sul cinema indiano

di Rafia Zakaria (internazionale.it, 3 luglio 2021)

Il mondo conosce l’India attraverso i suoi film. Per più di un secolo gran parte dell’Asia Meridionale ha canticchiato i motivi di Bollywood, aspettando con ansia il prossimo successo. L’influenza dell’industria cinematografica indiana va oltre il subcontinente. Statunitensi, egiziani, nigeriani e milioni di persone in tutto il mondo hanno sculettato al ritmo delle scene di ballo dei suoi film. E ovviamente hanno anche potuto conoscere il Paese, nella misura in cui è possibile farlo attraverso uno schermo. Molto presto tutto questo potrebbe cambiare. Nelle prossime settimane e mesi il Bharatiya Janata Party (Bjp), il partito del primo ministro Narendra Modi, soffocherà sempre più il settore multimiliardario del cinema, che ogni anno produce più film di Hollywood.

Narendra Modi via Instagram

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Rihanna ha fatto arrabbiare l’India

(ilpost.it, 4 febbraio 2021)

Mercoledì la cantante Rihanna ha pubblicato su Twitter un articolo della Cnn invitando le persone a prestare maggiore attenzione alle proteste dei contadini in India. L’articolo spiegava come il governo indiano avesse bloccato l’accesso a Internet per alcuni giorni in diverse zone intorno alla capitale Nuova Delhi, dove ormai da più di due mesi centinaia di migliaia di contadini sono accampati per protestare contro l’introduzione di tre leggi sulla liberalizzazione del commercio agricolo. Il commento di Rihanna all’articolo era «perché non ne stiamo parlando?!». Il tweet, molto semplice, ha provocato la reazione quasi immediata del governo indiano, guidato dal nazionalista Narendra Modi, e dei suoi sostenitori, in un modo che è sembrato abbastanza coordinato e con una forza inusuale.

cnn.com / @rihanna via Twitter
cnn.com / @rihanna via Twitter

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Sognare la fama su TikTok

di Alia Allana (Fountain Ink / internazionale.it, 21 luglio 2020)

È quasi l’alba quando Raghav Bhutani, 23 anni, esce dalla sua casa di Pathankot – una città che ospita una base aerea a circa 100 chilometri dalla frontiera tra India e Pakistan – per andare alla stazione. Le uniche tracce di vita sulla strada sono gli autocarri dell’esercito e qualche checkpoint. In una città dove prevalgono le tute mimetiche, la camicia a fiori rosa e bianchi di Bhutani salta agli occhi. Sul binario, sembra uscito da una bacheca di moda di Pinterest.

Ph. Avishek Das / Sopa Images – LightRocket - Getty Images
Ph. Avishek Das / Sopa Images – LightRocket – Getty Images

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L’Oréal bandisce i termini “sbiancante” e “schiarente” dalle creme

di Nuccia Bianchini (agi.it, 27 giugno 2020)

Niente più termini come “sbiancante” o “schiarente” dalle creme da notte: sull’onda delle novità messe in moto dal movimento di protesta Black Lives Matter, il gigante francese della cosmetica L’Oréal ha deciso di bandire alcuni termini che possono urtare la suscettibilità. «Il gruppo L’Oréal» ha fatto sapere la società in una nota «ha deciso di rimuovere le parole bianco/sbiancante, chiaro/schiarente e luce/illuminante da tutti i suoi prodotti dermatologici per la sera».Fair&Lovely_Bangladesh Continua la lettura di L’Oréal bandisce i termini “sbiancante” e “schiarente” dalle creme

Da Ganesh a Coluche: breve storia delle promesse elettorali

di Daria Galateria («Il Venerdì di Repubblica», 17 marzo 2017)

Emmanuel Grimaud è un antropologo “cinetico”: studia gli automi delle divinità indù. In occasione di feste religiose, si costruiscono in India piattaforme teatrali su cui vanno in scena spettacoli animati del pantheon induista.GaneshYourself_Affiche Continua la lettura di Da Ganesh a Coluche: breve storia delle promesse elettorali