Il successone dell’adattamento teatrale del film di George Clooney “Good Night, and Good Luck”

Ph. Andy Kropa / Invision – Ap

(ilpost.it, 9 giugno 2025)

L’adattamento teatrale del film di George Clooney Good Night, and Good Luck è da poco diventato lo spettacolo con i maggiori incassi nella storia di Broadway, nonché il primo a essere stato trasmesso dal vivo in tv, sabato [7 giugno] sulla Cnn. In parte questo enorme successo è dovuto alla presenza dello stesso Clooney, che è uno degli attori più amati di Hollywood e a teatro non si vedeva da un po’.

In parte c’entra il fatto che è una storia sul mondo dell’informazione e sul rapporto tra media e politica: temi che, con gli attacchi al giornalismo e in generale l’approccio all’informazione del presidente Donald Trump, negli Stati Uniti sono diventati più attuali e rilevanti che mai. Good Night, and Good Luck è stato messo in scena da inizio aprile a domenica 8 giugno al Winter Garden Theatre di New York.

Tra numerose standing ovation e spettatori come Barack e Michelle Obama, ha fatto incassare 4,2 milioni di dollari in una sola settimana: un record. Ha anche ottenuto cinque nomination ai Tony Awards, i premi più importanti per il teatro negli Stati Uniti che si sono tenuti proprio domenica 8 giugno, senza però vincerne neanche uno. I biglietti andavano dai 176 ai 799 dollari: la ragione principale di incassi così alti. La decisione di trasmettere il penultimo spettacolo in tv, ha spiegato Clooney, è dovuta alla volontà di renderlo più accessibile.

Sia il film sia lo spettacolo teatrale raccontano la storia del leggendario giornalista della Cbs Edward R. Murrow, che negli anni Cinquanta rivelò le falsità raccontate in particolare dal senatore Repubblicano Joseph McCarthy durante il cosiddetto “Red Scare”, il periodo di grande paranoia legato al timore di un’imminente rivoluzione socialista negli Stati Uniti. Murrow e i suoi collaboratori analizzarono e smontarono la propaganda di McCarthy, anche se questo comportò mettersi contro il governo federale e contro molti dei loro spettatori.

Nel 2005 il film ottenne recensioni molto positive e fu nominato a sei Oscar, tra cui miglior attore protagonista per David Strathairn, nel ruolo di Murrow, e miglior regia per Clooney, che oltre a essere regista interpretava il dirigente della Cbs Fred Friendly, co-produttore del programma di Murrow, See It Now. Lo spettacolo è scritto da Clooney – che questa volta interpreta anche il protagonista, Murrow – e dal suo storico collaboratore Grant Heslov. È stato recensito in generale molto bene. Variety l’ha definito «grandioso» e secondo l’Hollywood Reporter quello che ha convinto di più è stato proprio il tempismo, dati i temi di cui tratta. «Ricorda di quando la tv aveva una coscienza e carattere», dice una recensione del New York Times.

I monologhi di Murrow sul ruolo della tv come strumento potentissimo per raccontare i fatti, e al contempo propagare falsità, sono ancora molto citati nelle scuole di giornalismo. Sono anche tra gli espedienti più efficaci nella sceneggiatura di Good Night, and Good Luck, che prende il nome dalla frase con cui Murrow concludeva i propri interventi (“Buonanotte, e buona fortuna”). Nel trailer si vede il pezzo in cui Clooney dice che ciò che conta nell’informazione sono «onestà, fatti, integrità, accuratezza, verità». Clooney raccontò di averlo scritto dopo che era stato accusato da molti media di essere un traditore della patria perché aveva detto di essere contrario alla guerra in Iraq.

Sempre secondo Clooney, che si definisce «un Democratico da sempre» e nel tempo ha donato decine di milioni di dollari ad attività filantropiche e di beneficenza, l’adattamento teatrale doveva ribadire l’importanza di media affidabili e indipendenti in un periodo in cui le ideologie di destra distorcono i fatti, diffondono teorie complottiste e screditano chi cerca di smascherarle. Il riferimento di Clooney è evidentemente all’amministrazione Trump, che fin dal suo primo mandato ha sfruttato la diffusione di fake news a proprio vantaggio, attaccato le testate più autorevoli e tolto fondi alle radio e alle tv pubbliche, comprese emittenti storiche come Voice of America e Radio Free Europe/Radio Liberty.

Un caso recente riguarda proprio la Cbs, e in particolare 60 Minutes, probabilmente il programma più famoso del giornalismo televisivo statunitense. Trump ha fatto causa alla Paramount, che controlla la Cbs, sostenendo che il programma avesse tagliato e montato un’intervista alla ex vicepresidente statunitense Kamala Harris per manipolare il pubblico. Secondo diversi giuristi la causa intentata da Trump non ha alcuna base, ma la Paramount ha in ballo una fusione con la multinazionale Skydance, e questa fusione richiede il consenso di una commissione del governo: motivo per cui la presidente dell’azienda, Shari Redstone, sembrerebbe incline a fare un accordo con Trump. A fine aprile lo storico produttore di 60 Minutes si è dimesso, sostenendo di non poter più prendere decisioni indipendenti; tra pressioni sempre maggiori, è stata costretta a dimettersi anche la responsabile della divisione news della rete.

In un’intervista sullo spettacolo data proprio a 60 Minutes, Heslov ha detto che il tema al centro di Good Night, and Good Luck non invecchierà mai. Clooney ha aggiunto che quando i poteri giudiziario, esecutivo e legislativo non agiscono per il bene comune, allora a dover essere bravo è il quarto potere, i media.

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