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“Superfine”, lo stile black al Met

16 Maggio 2025Readings on Star PoliticsAlexandre Dumas padre, André Leon Talley, Andrew Bolton, biopolitica, Cab Calloway, Cotton Club, dandismo, Dapper Dan, Ellen Craft, Frederick Douglass, Grace Jones, hip hop, Josephine Baker, Julius Soubise, La Sape, Little Richard, Met Gala 2025, moda vestimentaria, Monica L. Miller, Muhammad Ali, Ozwald Boateng, Pharrell Williams, politica-per-media, Prince, red carpet, Slave to Fashion, star politics, Superfine: Tailoring Black Style, Virgil Abloh, W.E.B. Du Bois, William CraftStar Politics

The Metropolitan Museum of Art

di Carole Hallac (linkiesta.it, 7 maggio 2025)

Il Met Gala è l’evento mondano per eccellenza di New York, ma al di là dello sfarzo e dei riflettori su celebrità e abiti da red carpet, segna anche l’apertura della mostra annuale del Costume Institute al Metropolitan Museum of Art. Quest’anno l’esposizione, intitolata Superfine: Tailoring Black Style, esplora il dandismo come espressione estetica e politica all’interno della diaspora africana, dalle corti europee del XVIII secolo alle passerelle contemporanee.

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Il ritorno della kefiah

14 Aprile 2024Readings on Star PoliticsA Sociopolitical History of the Keffiyeh, Anu Lingala, appropriazione culturale, aqal, Balenciaga, biopolitica, Cameron Diaz, Carrie Bradshaw, Cecilie Copenhagen, Colin Farrell, controcultura, decolonizzazione, Diet Prada, fez, Fidel Castro, Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina (Fplp), ghutra, Gigi Hadid, Giulio Andreotti, Gmbh, Grande rivolta araba, Hamas, hatta, hipster, Hirbawi, If I Must Die, Intifada, Isabel Marant, Israele, Jane Tynan, John Glubb, keffiyeh, kefiah, Kirsten Dunst, kufiyeh, Legione Araba, Leila Khaled, Louis Vuitton, Lvmh, Madonna, Memories of Revolt: The 1936–1939 Rebellion and the Palestinian National Past, Mezzaluna Rossa, moda vestimentaria, Mordechai Levy, Nael Alqassis, Nelson Mandela, Nicolas Ghesquière, Omar Joseph Nasser-Khoury, Organizzazione per la Liberazione della Palestina (Olp), Palestina, politica-per-media, Raf Simons, Refaat Alareer, Rihanna, Riot Riot Riot, Salvatore Vignola, Sarah Jessica Parker, Sex and the City, shemagh, Stand With Us, star politics, Striscia di Gaza, tarbush, Ted Swedenburg, Traveller, Urban Outfitters, Virgil Abloh, W Magazine, Wafa Ghnaim, Yasser Arafat, Zayn MalikStar Politics

di Vincenzo Ligresti (ilpost.it, 4 aprile 2024)

Dall’inizio della guerra tra Israele e Hamas si è rivista anche in Occidente – in giro, nelle manifestazioni, nelle fotografie sui giornali – la kefiah, il copricapo tradizionale utilizzato nel mondo arabo, in cotone e con una fantasia a scacchi, diventata nel tempo simbolo del nazionalismo e della causa palestinese. La kefiah è indossata fuori dalla Palestina almeno dagli anni Sessanta: inizialmente aveva un messaggio politico che si è svuotato nel tempo, fino a diventare un accessorio come un altro proposto da marchi di moda nelle loro collezioni.

Ph. Ron Edmonds / Ap

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Direttori creativi ovunque

30 Dicembre 2021Readings on Star PoliticsA$AP Rocky, Alessandro Michele, Andrea McDonnell, brand ambassador, Cardi B, celebrity culture, Dakota Johnson, Demna Gvasalia, Drew Barrymore, Emily Ratajkowski, Eva Goicochea, guest artistic director, Harry Mountbatten-Windsor, iperdivismo, Kendall Jenner, Kylie Cosmetics, Kylie Jenner, moda vestimentaria, Olivier Rousteing, Playboy, politica-per-media, postdivismo, social network, star politics, Susan Douglas, Valeriya Safronova, Virgil Abloh, Wonder BoyStar Politics

(ilpost.it, 14 dicembre 2021)

Emily Ratajkowski, il principe Harry, Kendall Jenner, Drew Barrymore, Cardi B e A$AP Rocky hanno una cosa in comune, oltre a essere celebrità per meriti, talenti o semplici circostanze molto diversi: sono entrati tutti a far parte di aziende con ruoli quasi sempre descritti come direttori creativi o artistici. Il rapper A$AP Rocky è per esempio “guest artistic director” – cioè lo è come esterno, più occasionalmente – del brand di abbigliamento PacSun, mentre la modella Kendall Jenner è direttrice creativa di Fwrd, boutique on line di abbigliamento e accessori di lusso. Quella di affidare ruoli creativi a personalità della musica e dello spettacolo è infatti una tendenza nuova e sempre più frequente tra le aziende di moda, soprattutto quando si tratta di realtà poco conosciute e di media grandezza.

Kambouris / Getty Images for The Met Museum – Vogue

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