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Interviste a star di Hollywood con false traduzioni, ultima frontiera della disinformazione

(ansa.it, 3 maggio 2024)

Emma Stone, Adam Sandler, Vin Diesel. Sono alcune delle star di Hollywood cui sono state messe in bocca dichiarazioni pro Mosca a scapito dell’Ucraina, in interviste tradotte ad arte. È l’ultima frontiera della disinformazione messa in scena da bot, profili automatici che postano sui social video di interviste vere ma doppiate in Francese o in Tedesco con frasi che gli attori non hanno mai pronunciato.

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Per vostra disinformazione

di Francesco Cundari (linkiesta.it, 25 dicembre 2023)

Se dovessi riassumere in poche parole la principale differenza tra la politica di oggi e quella degli anni in cui mi sono formato – ma potrei fare lo stesso discorso, a maggior ragione, sui tempi dei miei genitori e persino dei miei nonni – direi che allora occuparsi di politica significava studiare, approfondire, sforzarsi di capire. Va bene, ho esagerato. Mi correggo. Significava, se non proprio studiare, quanto meno fingere di averlo fatto.

Ph. Christian Sterk / Unsplash

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Trump su Twitter: una decisione enorme affidata a un sondaggio sbrigativo

(ilpost.it, 22 novembre 2022)

La scelta di Elon Musk di riammettere su Twitter l’ex presidente statunitense Donald Trump ha fatto molto discutere, non solo per le implicazioni di un suo eventuale ritorno sulla piattaforma, ma anche per le modalità stesse con cui è stata presa la decisione. Musk ha annunciato la fine della messa al bando, che durava da quasi due anni, sostenendo di avere fatto la volontà del popolo.

Ap

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Musk, Twitter e quei bot che tutti fanno finta di non vedere

di Omar Kamal (huffingtonpost.it, 19 luglio 2022)

La storia è nota. Elon Musk, 51enne visionario proprietario di Tesla oltre che dell’azienda aerospaziale statunitense SpaceX, si è innamorato di un giocattolo il cui nome è Twitter. Il giocattolo in questione, il social media di microblogging, è stato creato dall’informatico e imprenditore Jack Dorsey: il suo primo tweet “just setting up my twttr”, datato 21 marzo 2006, è stato venduto nel metaverso come nft per la cifra record di 3 milioni di dollari che lo stesso Dorsey ha devoluto in beneficenza. Twitter — nato nel 2006 — conquista da subito milioni di persone sparse in tutto il mondo e il suo motore, in principio di soli 140 caratteri, appare inarrestabile: così, in molti, se ne innamorano perdutamente. Musk se n’è innamorato, ma non è stato il solo: la sola differenza è che Musk (rispetto ad altri) ha fatto un’offerta reale di 44 miliardi di dollari per comprare Twitter, ovvero 54,20 dollari per azione.

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