“The Look”: tutti i segreti del suo guardaroba da First Lady nel nuovo libro di Michelle Obama

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di Giorgia Olivieri (vanityfair.it, 29 ottobre 2025)

Michelle Obama e la moda, con le sue stesse parole. Sarà l’evoluzione del suo stile il tema dell’ultima fatica editoriale dell’ex First Lady che uscirà il prossimo 4 novembre. Si chiama The Look il libro pubblicato da Crown Publishing Group, una divisione di Penguin Random House, costruito come un racconto per immagini con oltre 200 fotografie, molte delle quali inedite.

L’ex inquilina della Casa Bianca farà parlare gli outfit che ritiene più rappresentativi del suo percorso, protagonisti, a modo loro, della storia degli Stati Uniti. Il progetto sarà accompagnato da una serie speciale del suo podcast in cui saranno ospiti, tra gli altri, la sua stylist Meredith Koop e una fashion icon del calibro di Jane Fonda.

«Durante il periodo della nostra famiglia alla Casa Bianca, il mio aspetto veniva costantemente dissezionato: cosa indossavo, come venivano acconciati i miei capelli. Da un po’ di tempo volevo riappropriarmi di quella storia, per raccontarla dal mio punto di vista. Sono grata di essere in una fase della vita in cui mi sento a mio agio ad esprimermi liberamente, indossando quello che mi piace e facendo ciò che ritengo appropriato per me. E sono davvero contenta di condividere ciò che ho imparato lungo la strada» annuncia su Instagram.

Di moda Michelle Obama aveva parlato anche nel documentario targato Netflix Becoming: la mia storia. «Mi sono vista esposta al mondo e ho dovuto adottare una strategia su come mi sarei presentata, perché questo potenzialmente poteva definirmi per il resto della mia vita» spiegò nel doc. «Per una donna la moda è preponderante nel modo in cui ti vede la gente. Non è giusto ma è così. Perciò la moda non è solo moda, è come la trasformi nel tuo strumento piuttosto che esserne una vittima». In quelle parole era già condensato lo spirito di The Look, una riflessione arrivata con la maturità e con la giusta distanza da quel periodo dirompente in cui ogni uscita dell’allora Flotus faceva notizia.

Stando alle premesse, ciò che rende interessante il libro è l’idea di usare gli abiti come linguaggio per condividere un sistema di valori. Non ci sono solo gli outfit sfoderati durante la presidenza Obama, il viaggio inizia infatti dalla nascita nel quartiere popolare di Chicago nella quale Michelle crebbe e arriva fino al giorno d’oggi, la stagione della vita in cui non ha alcun tipo di problema a dire la sua (il suo podcast non a caso si chiama IMO, che sta per In My Opinion). Il guardaroba illustrato in The Look comprende i tubini colorati, i cardigan, gli abiti da sera e le spille indossate da First Lady. Ma ci sono anche i jeans e gli outfit più audaci della seconda vita, quella da scrittrice, podcaster, attivista, produttrice, e chi più ne ha più ne metta.

Michelle Obama ha voluto con sé in questo progetto Meredith Koop, la stylist con cui collabora dal 2009. Le due, che hanno in comune la stessa idea di moda inclusiva e contemporanea, si sono subito intese sul messaggio che la First Lady doveva comunicare. Accanto a grandi nomi americani come Ralph Lauren, Oscar de la Renta e Carolina Herrera sono saliti alla ribalta grazie a lei stilisti indipendenti come Isabel Toledo, Jason Wu, Brandon Maxwell e Sergio Hudson.

C’erano gli abiti che dovevano comunicare la nuova versione dell’American Dream, ma bisognava rivolgersi anche alle donne comuni vestendo Target, Gap e J.Crew. È proprio la ex direttrice creativa e presidente di J.Crew Jenna Lyons una delle ospiti del podcast che affiancherà l’uscita del libro, cui si aggiungeranno le attrici Jane Fonda e Tracee Ellis Ross, l’ex modella e attivista Bethann Hardison, le giornaliste Nina Garcia ed Elaine Welteroth, e il critico cinematografico Wesley Morris.

Non manca la parte inspirational nella volontà di condividere ciò che Michelle Obama ha appreso nel suo lungo cammino. «Il look non riguarda solo la moda. Si tratta di sicurezza. Si tratta di identità. Si tratta del potere dell’autenticità» scrive su Instagram presentando il libro. «La mia speranza è che questo libro accenda conversazioni e riflessioni sul modo in cui ci vediamo e sul modo in cui la nostra società definisce la bellezza». Ne parleremo di sicuro, c’è da scommetterci.

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