Archivi tag: Martin Scorsese

“Fahrenheit 9/11”, i vent’anni di una profezia cinematografica

di Giulio Zoppello (esquire.com, 24 giugno 2024)

Fahrenheit 9/11 quando uscì, vent’anni fa, generò un tale vespaio che oggi si fa fatica a credere che questo documentario, premiato con la Palma d’Oro al Festival di Cannes presieduto da Quentin Tarantino, sia esistito veramente. Viene anche da chiedersi se abbia avuto conseguenze esclusivamente positive e non anche negative.

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Robert De Niro censurato su Trump e nativi americani

di Carlo Moretti (repubblica.it, 28 novembre 2023)

Robert De Niro ha utilizzato la cerimonia dei premi cinematografici Gotham per lanciare un duro attacco a Donald Trump e ai revisionisti storici che, come l’ex presidente, negano o tendono a sminuire le responsabilità nel genocidio dei nativi americani. Prendendo spunto dal film Killers of the flower moon, che ha interpretato al fianco di Leonardo DiCaprio con la regia di Martin Scorsese, De Niro ha tenuto un discorso decisamente politico sull’utilizzo delle fake news, sulla storia scritta dai vincitori e sul fatto che il primo a utilizzare notizie false sia stato l’ex presidente americano che usava il nome Pocahontas per indicare “una puttana”.

Getty Images

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Le storie notevoli dietro la condanna di Pras Michel

(ilpost.it, 28 aprile 2023)

La vicenda di Pras Michel, ex rapper del celebre gruppo dei Fugees che mercoledì è stato condannato per riciclaggio di denaro e per aver cercato d’influenzare il governo statunitense a favore della Cina, coinvolge alcuni dei più grossi scandali politici e finanziari asiatici degli ultimi anni. Pras Michel ha 50 anni ed è noto soprattutto per essere stato tra i fondatori dei Fugees, uno dei gruppi hip-hop più famosi degli anni Novanta, insieme a Lauryn Hill e Wyclef Jean.

Ph. Andrew Harnik / Ap

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L’attentatore di Ronald Reagan con l’ossessione per Jodie Foster

di Giacomo Galanti (huffingtonpost.it, 6 dicembre 2021)

Dopo quarant’anni passati in un manicomio criminale, John Hinckley a metà 2022 dovrebbe tornare libero. Hinckley diventa famoso in tutto il mondo il 30 marzo 1981 per aver cercato di uccidere il presidente degli Stati Uniti. Il 26enne infatti si era appostato tra i reporter e i curiosi che aspettavano Ronald Reagan a Washington per poi sparare sei colpi, che oltre al presidente colpirono due membri della scorta. Dopo averlo arrestato, gli agenti dell’Fbi fanno irruzione nella stanza d’albergo di Hinckley, dove trovano foto, ritagli di giornale e lettere dedicati a un volto noto di Hollywood: l’attrice Jodie Foster. Allora la Foster, raggiunta la fama con il ruolo della prostituta minorenne in Taxi Driver, studiava all’Università di Yale.

Ph. Mike Evens / Getty Images

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La bontà è obbligatoria: salviamo i famosi dalla prepotenza della buona causa

di Guia Soncini (linkiesta.it, 2 giugno 2020)

La settimana scorsa, nel programma sulla Bbc della storica Mary Beard, Lockdown Culture, c’erano cinque preziosi minuti filmati da Martin Scorsese. Era a casa sua, come tutti, strologava del momento storico, come tutti, montava i propri pensierini con delle scene d’un film di Hitchcock (Il ladro), come nessuno. E diceva che all’inizio la quarantena era quasi stata un sollievo: bisognava stare a casa per forza, non si era tenuti a fare nessuna delle cose che uno avrebbe dovuto fare in circostanze normali.MartinScorsese_LockdownCulture Continua la lettura di La bontà è obbligatoria: salviamo i famosi dalla prepotenza della buona causa

Coronavirus, la sfida lanciata da DiCaprio e De Niro

(quotidiano.net, 15 aprile 2020)

Le star di Hollywood scendono in campo contro il Coronavirus. L’idea è di Leonardo DiCaprio, che assieme al collega e amico Robert De Niro, ha lanciato una campagna di raccolta fondi per combattere il Covid-19, che di ora in ora raccoglie adesioni dalle star statunitensi. I due attori, in un video sui social insieme, ma collegati ciascuno dalla propria villa, invitano a donare, e tra i più fortunati che lo avranno fatto alcuni potranno partecipare alla lavorazione di Killers of the Flowers Moon, il seguito di The Irishman, pellicola interrotta sul set dal lockdown.DiCaprio-Allinchallenge Continua la lettura di Coronavirus, la sfida lanciata da DiCaprio e De Niro

Leonardo DiCaprio, “Punto di non ritorno – Before the Flood” è il suo documentario sul riscaldamento globale

di Claudia Rossi (ilfattoquotidiano.it, 2 novembre 2016)

Che suo padre fosse un fumettista underground, che fosse amico intimo di Lou Reed, che avesse lavorato nello studio di Warhol e che quindi la sua infanzia fosse stata accarezzata dalla cosiddetta controcultura non sono informazioni così diffuse come quelle che riguardano i suoi fidanzamenti patinati. Gossip caramellato batte aneddotica che non ti aspetti 1-0.before_the_flood Continua la lettura di Leonardo DiCaprio, “Punto di non ritorno – Before the Flood” è il suo documentario sul riscaldamento globale

Robert De Niro: «Donald Trump? Completamente fuori di testa, come Travis Bickle di “Taxi Driver”»

Anche De Niro contro il tycoon candidato repubblicano alla Casa Bianca: «È folle, non dovrebbe essere nemmeno dove si trova ora, è completamente fuori di testa»

di Annalisa Grandi (corriere.it, 13 agosto 2016)

Anche Robert De Niro si aggiunge alla lunga schiera di star di Hollywood contro Donald Trump. Il divo americano, al festival del cinema di Sarajevo per presentare la versione digitale del film di Martin Scorsese Taxi Driver, in occasione del 40esimo anniversario della sua uscita, dice la sua su Trump.trump-travis Continua la lettura di Robert De Niro: «Donald Trump? Completamente fuori di testa, come Travis Bickle di “Taxi Driver”»

L’eco della Guerra fredda nella carriera di Elia Kazan

di Sergio Romano («Corriere della Sera», 14 novembre 2014)

Le rivelazioni di Kazan al Comitato per le attività «non americane» avrebbero destato meno scalpore se il regista teatrale e cinematografico non fosse già allora, nel 1952, una delle personalità più geniali e ammirate nel mondo dello spettacolo americano. Quando nacque a Costantinopoli, nel settembre del 1909 in una famiglia di origine greca, il suo nome era Kazanjoglous. Divenne Kazan nel 1913 quando la famiglia si trasferì a New York e decise di accorciare il cognome per meglio integrarsi nella società americana. Continua la lettura di L’eco della Guerra fredda nella carriera di Elia Kazan