Archivi tag: moda vestimentaria

Prepariamoci a vedere sempre più abiti d’archivio

(ilpost.it, 7 febbraio 2024)

Sempre più spesso le celebrità indossano sui red carpet e agli eventi importanti vestiti d’archivio, che non sono stati disegnati apposta e che non appartengono alla collezione in corso: insomma, non nuovi. È successo anche alla prima serata del Festival di Sanremo 2024, quando Clara, la prima cantante in gara, ha indossato un abito di Armani Privé della collezione di haute couture del 2011, presentato quindi a una sfilata 13 anni fa.

Pool / Getty Images

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La spropositata passione dei rapper per le tute

di Giuseppe Luca Scaffidi (ilpost.it, 8 febbraio 2024)

Tra le trenta canzoni presentate durante la 74esima edizione del Festival di Sanremo c’è anche Tuta gold di Mahmood, che cita fin dal titolo uno dei capi d’abbigliamento più presenti nell’immaginario hip-hop, attorno al quale si è creato nel tempo una specie di culto. Decine di canzoni rap italiane uscite negli ultimi anni contengono riferimenti o sono interamente dedicate alle tute.

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È compito della moda criticare la società?

(ilpost.it, 6 dicembre 2023)

In questi giorni sui social network e sui siti di moda si parla molto di una sfilata dell’azienda del lusso Balenciaga che, sabato scorso a Los Angeles, ha messo in scena gli stereotipi del mondo di Hollywood, come la fissazione per il salutismo, la bellezza, la chirurgia estetica e le celebrità. Secondo molti critici ha segnato il ritorno al successo del marchio dopo un periodo di grosse difficoltà di immagine e cali di vendite dovuti a una pubblicità accusata di promuovere la pedopornografia.

Balenciaga via YouTube

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Maharishi, il military streetwear che promuove il pacifismo

di Tiziana Molinu (esquire.com, 8 ottobre 2023)

Dall’inizio dei tempi le guerre hanno definito confini, territori, religioni, egemonie, ma hanno avuto anche una grande influenza nella moda maschile. Da quegli eventi drammatici in fondo ha origine tutto quel filone estetico che s’ispira all’abbigliamento militare. Anche quello insospettabile, come il trench. Adesso c’è un marchio londinese che è un vero e proprio maestro nell’estrapolare l’arte e la bellezza dalla bellicosa storia umana: Maharishi.

Maharishi

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Renato Schifani vende moda

di Giacomo Di Girolamo (linkiesta.it, 30 settembre 2023)

Alla fine lo hanno fatto arrabbiare. Ogni pazienza ha un limite, e ogni limite una pazienza, perdinci, avrebbe detto Totò. E quando li ha visti arrivare con «’nu jeans e ’na maglietta», come se si fosse in una canzone di Nino D’Angelo, non ci ha visto più. Ed è partita la sfuriata. È un Renato Schifani molto nervoso quello delle ultime settimane.

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Siamo proprio sicuri che ai brand faccia bene il royal effect?

di Giorgia Olivieri (vanityfair.it, 5 luglio 2023)

The Vampire’s Wife sull’orlo del fallimento è solo l’ultimo brand della lista. Non c’è royal effect che tenga quando ci si mette di mezzo il fisco. È notizia di qualche giorno fa: la griffe amatissima da reali come la principessa Kate del Galles, Beatrice di York, Mette Marit di Norvegia e Sofia di Svezia rischia la chiusura a causa dei debiti accumulati durante la pandemia, un periodo nero per il business della moda dal momento che, costretti in casa, nessuno si sognava di pensare agli abiti da sera.

Ph. Tim Graham / Getty Images

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Kate in blu Scozia per l’incoronazione di Carlo III a Edimburgo

di Giorgia Olivieri (vanityfair.it, 5 luglio 2023)

Quel blu royal oggi è anche un blu Scozia. La principessa Kate, oggi, alla cerimonia d’incoronazione di Carlo III a Edimburgo, con un solo outfit ha centrato due obiettivi. Conosciuta nel Regno Unito con il titolo di cortesia di duchessa di Rothesay, Kate ha tirato fuori dall’armadio un coat dress già noto alle cronache. Si tratta di una creazione su misura firmata Catherine Walker già sfoggiata nel 2022 per la celebrazione del Commonwealth Day all’abbazia di Westminster e ripescata alla messa di Pasqua a Windsor l’anno successivo.

Getty Images

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DIVA, la mostra che racconta gli abiti delle celeb

di Marco Arrigoni (harpersbazaar.com, 20 giugno 2023)

Dal 24 giugno 2023 al 27 aprile 2024, il Victoria and Albert Museum di Londra ospita una mostra dedicata alle dive del passato e di oggi, al valore culturale e iconografico che hanno rivestito, nonché agli abiti che hanno indossato. Spaziando tra moda, fotografia, design, costumi, musica e performance, DIVA – questo il titolo della mostra – nasce con l’intento di celebrare le storie uniche fatte di creatività, ambizione e resilienza di alcune delle dive più iconiche di sempre.

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Tutti i debiti che il mondo della moda ha con il Cav.

di Fabiana Giacomotti (ilfoglio.it, 12 giugno 2023)

Ne avesse comprate anche solo poche decine e non centinaia, come infatti faceva per i suoi regali di Natale, le cravatte di Maurizio Marinella, e quella sua raffinata bottega a due passi da Castel Dell’Ovo, avrebbero comunque un debito eterno nei confronti di Silvio Berlusconi. Come la sartoria milanese Caraceni, come le camicie di Siniscalchi.

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Dress code. Come la moda dà forma alla storia

di Richard Thompson Ford* (linkiesta.it, 12 maggio 2023)

La moda è un linguaggio indossabile, hanno fatto notare attenti osservatori come il semiologo francese Roland Barthes e la stilista italiana Miuccia Prada. Oltre a ciò, è un’esperienza tangibile: il modo in cui i nostri abiti influiscono su come ci muoviamo e sulla nostra presenza fisica è tanto importante quanto ciò che cercano di comunicare. Nel momento in cui gli abiti coprono, accarezzano, abbracciano e costringono il nostro corpo, influenzano come percepiamo noi stessi e il nostro rapporto con il mondo.

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