Archivi tag: Umberto Eco

Il FantaSanremo è il tripudio del narcisismo

di Giovanni Battistuzzi (ilfoglio.it, 5 febbraio 2024)

Quando nel 1990 Riccardo Albini s’inventò il Fantacalcio, portando in Italia, e adattandolo al calcio, uno dei passatempi degli appassionati di football americano, il Fantasy Football, difficilmente si sarebbe immaginato che una gran parte degli italiani avrebbe un giorno fantasizzato quasi ogni cosa dello sport. Esistono il fantabasket, diversi tipi di fantaciclismo, il fantavolley. Ogni sport ha più o meno una sua fantasizzazione. E non solo lo sport.

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Lo storico sorpasso di Mediaset sulla Rai

di Maurizio Crippa (ilfoglio.it, 30 dicembre 2023)

Un giorno dei felici e commerciali anni Ottanta, all’Università, il prof del corso di Teoria dei media entrò nell’aula sventolando entusiasta una cassetta Vhs: la preview di una telenovela brasiliana che da lì a poco avrebbe trionfato sulla televisione privata. Serialità e pubblicità: così stava per crollare il pietrificato monopolio dei palinsesti di Stato.

Ph. William Carvalho / Pexels

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Bobo, la coscienza della sinistra italiana

(ilpost.it, 21 ottobre 2023)

Bobo, militante quarantenne del Partito Comunista Italiano, comparve per la prima volta nel 1979 sulle pagine di Linus, innovativa rivista diretta da Oreste Del Buono che contribuì a far conoscere molti fumetti americani in Italia. Fu uno dei personaggi di maggior successo della satira a fumetti in Italia e il principale della produzione fumettistica di Sergio Staino, morto sabato a 83 anni. Per più di quattro decenni i dubbi, le domande, le critiche di Bobo hanno accompagnato la storia e le evoluzioni della sinistra italiana.

LaPresse

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“Drive in”, manifesto degli anni Ottanta e della tv commerciale

(ilpost.it, 4 ottobre 2023)

Il 4 ottobre 1983, quarant’anni fa, dagli studi Dear di Roma andò in onda la prima puntata di Drive in, programma comico di Italia 1 che in cinque stagioni sarebbe diventato uno dei simboli degli anni Ottanta e della televisione commerciale. Ideato da Antonio Ricci, Drive in fu uno dei primi programmi costruiti intorno a una serie di sketch comici e brevi stacchi musicali. Ebbe sin dagli esordi un grande successo di pubblico, contribuendo a una stagione in cui le reti Mediaset (allora Fininvest) avrebbero consolidato la loro posizione, diventando rivali “alla pari” dei programmi Rai.

Mediaset

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Calvino e la musica “urgente”

di Paola Tamborlini (ansa.it, 28 maggio 2023)

Un’urgenza e una smania uniscono Italo Calvino, Vinicio Capossela e i maestri Luigi Nono e Luciano Berio. E, passando da Bach, Mozart e Beethoven arrivano fino al pianista Roberto Prosseda. È l’urgenza di raccontare, tramandare, unire la musica al saggio, la canzone alla protesta per raggiungere le nuove generazioni. Ancora una volta Calvino è fonte d’ispirazione, proprio per la sua capacità di avere una «visione plurima e sfaccettata del mondo», secondo la definizione che lui stesso usò nelle Lezioni Americane per descrivere quella che sarebbe stata «la grande sfida per la letteratura».

Ansa

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Coccodrilli

di Stefano Bartezzaghi (repubblica.it, 18 giugno 2023)

Dimesso dall’ospedale dopo l’intervento di laparatomia e dieci giorni di ricovero, Francesco ha tenuto a dire “Sono ancora vivo!”. Scherzava, lui. Ma per noi è difficile non pensare che già soltanto negli ultimi giorni della degenza papale se ne sono invece andati, tra gli altri: Guido Bodrato, il caro Nuccio Ordine, Silvio Berlusconi, Francesco Nuti, Flavia Franzoni, Paolo Di Paolo, Treat Williams, Cormac McCarthy.

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Complotto

di Giovanni De Mauro (internazionale.it, 12 maggio 2023)

Oggi che l’emergenza per la pandemia è finita, potremmo riflettere con più distacco sui tanti fenomeni che hanno segnato questi anni di Covid. A cominciare dalle teorie del complotto, che hanno una storia antica. Recensendo per il settimanale l’Espresso un libro sull’argomento, nel 2014 Umberto Eco si chiedeva come mai le bufale avessero tanto successo. «Perché promettono un sapere negato agli altri», rispondeva.

Ph. Elias Valverde II / The Dallas Morning News / Tns

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Architettura e urbanistica alle prese con l’eredità fascista

di Manuel Orazi (ilfoglio.it, 19 aprile 2023)

Il centenario della Marcia su Roma, Fratelli d’Italia con la fiamma nel simbolo, la trilogia M di Antonio Scurati, Dante pensatore di destra secondo il ministro Sangiuliano, il pestaggio al Liceo Michelangiolo di Firenze, Ignazio La Russa su Via Rasella, la cancel culture anglosassone hanno riacceso la discussione sull’eredità dei regimi coloniali degli ultimi due secoli fino a mettere in discussione non tanto le statue di schiavisti, monarchi e intellettuali (come il montanelloide dei giardini di Porta Venezia) ma persino quella dedicata a Gandhi – razzista!

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La cultura del ridere e il tradizionale umorismo ucraino, armi della resistenza anti Putin

di Yaryna Grusha Possamai (linkiesta.it, 9 maggio 2022)

Ridere è da sempre la diagnosi di una società sana. Ridere, inoltre, svolge una funzione terapeutica che aiuta a superare lo stato di shock, a scaricare la tensione e a combattere lo stress. In diversi periodi della storia dell’umanità la cultura del ridere è mutata cambiando diverse maschere, cominciando da quella del Carnevale passando al burlesque. Comicità, satira, ironia, fino al black humour. L’arrivo di una nuova forma di umorismo cambia ogni volta, mette in dubbio o abbatte le vecchie norme culturali e letterarie, sostituendole con nuove poetiche e nuove correnti. Spesso ridere manifesta una risposta culturale ai momenti di crisi, soprattutto durante i tentativi di limitare le libertà. Ma c’è spazio per ridere in un contesto di guerra? Oggi ridere può svolgere una funzione terapeutica per i milioni di ucraini afflitti dalla tragedia?

Unsplash

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Corea del Nord: chi ride è fuori

di Stefano Baldolini (huffingtonpost.it, 21 dicembre 2021)

Nella Corea del Nord di Kim Jong-Un è vietato ridere per undici giorni. In realtà per celebrare il decimo anniversario della morte del capo supremo è anche vietato celebrare compleanni, bere alcol e perfino parlare a voce alta in pubblico. Pare che tutto questo non sia una novità, anzi che accada ogni anno di questi tempi. Riporta l’Ansa che “in passato molte persone sorprese a bere o a fumare durante il periodo del lutto – come ha raccontato un residente della provincia sud-occidentale di South Hwanghae – sono state arrestate e trattate come prigionieri politici”.

Ph. Kim Won Jin / Getty Images

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