Archivio mensile:Gennaio 2022

Sidney Poitier, la black star che infranse i pregiudizi

di Antonello Catacchio (ilmanifesto.it, 8 gennaio 2022)

Avrebbe compiuto 95 anni il mese prossimo Sir Sidney L. Poitier, venuto a mancare il giorno dell’Epifania alle Bahamas, dove ha concluso una vita singolare e significativa. Sin dalla nascita. I suoi genitori, Evelyn Outten e Reginald James Poitier, erano contadini di Cat Island, Bahamas, all’epoca colonia britannica. E per vendere i loro prodotti andavano sino alla vicina Miami, dove Sidney nacque, inatteso, il 20 febbraio 1927. Era settimino e il settimo fratello più piccolo della numerosa famiglia. Rimase a Miami presso dei parenti perché sembrava destinato a non sopravvivere. Invece dopo tre mesi aveva superato la situazione critica, trovandosi così nella condizione di essere cittadino statunitense perché nato in Florida.

Ph. Sasa Kralj / Ap

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Un pugnale alla gola della democrazia americana

di Gianni Riotta (huffingtonpost.it, 6 gennaio 2022)

“Un anno fa, in questo sacro luogo, la nostra democrazia è stata attaccata. La volontà popolare è finita sotto assalto. La Costituzione ha affrontato la minaccia più grave. Per la prima volta nella nostra Storia, un presidente, che aveva perso le elezioni, ha provato a impedire il pacifico scambio di poteri, mentre una teppa violenta invadeva il Campidoglio. Hanno fallito. Questa è la verità: l’ex presidente degli Stati Uniti ha creato e diffuso una ragnatela di bugie sulle elezioni del 2020. Perché crede al potere, non ai principi ideali e vede i propri interessi al di sopra di quelli del Paese… Il suo ego sconfitto pesava più della democrazia e della Costituzione. Non ha accettato di perdere… Non si ama il Paese solo quando si vince. Non si è patrioti mentendo. Chi ha invaso Capitol Hill, e i mandanti, hanno puntato un pugnale alla gola della democrazia”.

Ph. Eric Thayer / The New York Times – Redux

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I Windsor, sempre al centro della scena

di Roberta Mercuri (vanityfair.it, 4 gennaio 2022)

Di recente, Kate Middleton ha mandato in visibilio i royal addicted con la sua performance al pianoforte al concerto Together at Christmas all’Abbazia di Westminster. La duchessa ha duettato col cantautore Tom Walker, che, circondato da candele, ha interpretato For these who can’t be here in ricordo delle vittime della pandemia. Tuttavia Kate, che da bambina suonava anche il flauto e cantava, non è l’unica performer della famiglia reale. E a ricordarcelo ci sono tante bellissime foto scattate negli anni. Sfogliando l’album dei ricordi troviamo sul palcoscenico l’adolescente Elisabetta II e sua sorella Margaret, protagoniste di spettacoli in stile farsesco che a Natale in Gran Bretagna sono una tradizione di famiglia.

Ph. Reg Wilson / Rex

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Capitol Hill: ogni giorno è come il 6 gennaio

(ilpost.it, 2 gennaio 2022)

A pochi giorni dal primo anniversario dell’attacco al Congresso statunitense da parte di migliaia di sostenitori dell’ex presidente Donald Trump, la redazione di editorialisti del New York Times ha pubblicato un durissimo articolo contro Trump e il Partito Repubblicano, accusandoli in sostanza di aver portato avanti, negli ultimi mesi, un attacco sistematico e giornaliero al sistema democratico statunitense, di portata simile a quello compiuto il 6 gennaio 2021 contro il Congresso. Il New York Times ha messo in fila una serie di notizie che mostrano con efficacia le conseguenze concrete della presa che Trump ha ancora sul partito e sull’elettorato Repubblicano, più di metà del quale ritiene che Joe Biden non sia stato eletto in maniera legittima – cioè la stessa premessa della manifestazione che degenerò nell’attacco al Congresso – e che i manifestanti del 6 gennaio stessero «difendendo la libertà».

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L’attentatore di Ronald Reagan con l’ossessione per Jodie Foster

di Giacomo Galanti (huffingtonpost.it, 6 dicembre 2021)

Dopo quarant’anni passati in un manicomio criminale, John Hinckley a metà 2022 dovrebbe tornare libero. Hinckley diventa famoso in tutto il mondo il 30 marzo 1981 per aver cercato di uccidere il presidente degli Stati Uniti. Il 26enne infatti si era appostato tra i reporter e i curiosi che aspettavano Ronald Reagan a Washington per poi sparare sei colpi, che oltre al presidente colpirono due membri della scorta. Dopo averlo arrestato, gli agenti dell’Fbi fanno irruzione nella stanza d’albergo di Hinckley, dove trovano foto, ritagli di giornale e lettere dedicati a un volto noto di Hollywood: l’attrice Jodie Foster. Allora la Foster, raggiunta la fama con il ruolo della prostituta minorenne in Taxi Driver, studiava all’Università di Yale.

Ph. Mike Evens / Getty Images

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Il giornalismo e il racconto dei vestiti delle persone

(ilpost.it, 27 dicembre 2021)

Qualche settimana fa, la giornalista di Repubblica Annalisa Cuzzocrea (che nel frattempo è passata alla Stampa) è stata attaccata dai sostenitori di Fratelli d’Italia per aver specificato che la leader del partito, Giorgia Meloni, fosse «interamente vestita di nero» durante una seduta parlamentare: con quella che ai suoi contestatori era sembrata una sarcastica allusione alle contiguità del partito con la storia fascista. Cuzzocrea aveva risposto che non ci fosse «alcun retropensiero» in quello che aveva scritto e che si trattasse di «un semplice dettaglio di cronaca, come può essere quello del dress code di un politico o di chiunque altro». Il mese scorso, due studenti di un liceo milanese che indossavano la gonna sono stati invitati dal loro professore di Storia a uscire dall’aula.

Ph. Drew Angerer / Getty Images

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I cani dei potenti

di Roberto Giardina (quotidiano.net, 21 dicembre 2021)

I cani dei potenti, o si dovrebbe dire meglio: ogni cane ha il suo politico. Un compagno importante per conquistare voti e simpatia, e un rapporto non facile per entrambi. Vedremo come se la caverà Commander, il nuovo pastore tedesco di Joe Biden, un cucciolone di quattro mesi. Il presidente americano ama i cani lupo, il fedele Champ è morto il giugno scorso a tredici anni. Il successore, Major, è stato sfrattato in fretta dalla Casa Bianca, troppo aggressivo contro i giornalisti. Ma il capo della più grande potenza al mondo non potrebbe avere un cagnolino, come i corgi della Regina Elisabetta.

Getty Images

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La canzone che potrebbe aver salvato delle vite

(ilpost.it, 16 dicembre 2021)

Secondo uno studio pubblicato di recente sull’autorevole rivista scientifica British Medical Journal, una canzone del rapper americano Logic intitolata come il numero della linea telefonica statunitense dedicata alla prevenzione dei suicidi potrebbe aver salvato la vita a decine di persone. La canzone si chiama 1-800-273-8255, uscì nell’aprile del 2017 e riguarda una persona che affronta i suoi problemi di salute mentale: in concomitanza con alcuni seguiti passaggi televisivi della canzone, il centralino che aiuta le persone con pensieri suicidi ha registrato degli evidenti picchi di chiamate, hanno rilevato i ricercatori. La ricerca pubblicata sul British Medical Journal ha preso in considerazione le esibizioni di Logic più importanti trasmesse in televisione negli ultimi anni.

Ph. John Shearer / Getty Images – Mtv

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