La follia di Donald Trump

di Christian Rocca (linkiesta.it, 6 febbraio 2025)
Ricordo i sorrisini indulgenti quando scrivevo che Donald «Trump è la tragedia più grande mai capitata alla America dall’11 settembre 2001», frase che oggi emenderei aggiungendo «in realtà anche da Pearl Harbor». Me li ricordo perfettamente quei sorrisini quando insistevo, articolo dopo articolo, sulla definizione «Trump è il primo presidente antiamericano della storia degli Stati Uniti».
Kanye West dopo lo scandalo ai Grammy: “Sono autistico, non bipolare”

di Ugo Leo (lastampa.it, 6 febbraio 2025)
Kanye West ha annunciato di soffrire di autismo e non di disturbo bipolare, come gli sarebbe stato erroneamente diagnosticato in precedenza. Parlando con Justin Laboy nel suo podcast The Download, West, che ora si fa chiamare Ye, ha raccontato che sua moglie Bianca Censori gli ha suggerito di sottoporsi a una nuova diagnosi.
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Attrice turca arrestata per aver interpretato una combattente curda
di Adalgisa Marrocco (huffingtonpost.it, 6 febbraio 2025)
L’attore veste una maschera, non è davvero ciò che interpreta. Un principio basilare che il regime di Recep Tayyip Erdoğan sembra aver dimenticato. Melisa Sözen, celebre volto del cinema e della televisione turca, è stata arrestata e interrogata dalla polizia al suo rientro in patria da un viaggio all’estero.
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A Mosca trionfa “Il principe Vladimir”
di Marco Imarisio (corriere.it, 6 febbraio 2025)
Vladimiro, quello più anziano, il Santo, entra finalmente al Cremlino. Nel 2016, gli era andata male. La gigantesca statua alta diciassette metri del padre della Russia, battezzatore della antica Rus’, e soprattutto primo principe e conquistatore di Kiev, al suo disvelamento era stata subito giudicata orrenda da gran parte dei moscoviti.
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La classe dirigente che vive per i meme e la necessità di abolire i talk show
di Guia Soncini (linkiesta.it, 7 febbraio 2025)
Questo articolo rappresenta la mia sconfitta. Io volevo essere una grande intellettuale (era la mia ambizione di ripiego, fallita quella di miss In Gambissima), e invece eccomi qui a occuparmi di gente della quale tra cinquant’anni (ma pure tra cinquanta mesi) i filologi che studieranno la mia opera diranno: chi?! Eccomi qui ad analizzare il caso di Augusta Montaruli (chi?!) che va al programma di Tiziana Panella (chi?!).
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Musk rilancia la propaganda russa: «UsAid pagava milioni alle star»
di Massimo Gaggi (corriere.it, 6 febbraio 2025)
Continua la battaglia su UsAid, l’agenzia che ha fin qui distribuito assistenza umanitaria a 120 Paesi del mondo ed è smantellata dal Doge, il Dipartimento dell’Efficienza di Elon Musk. L’imprenditore di Tesla e SpaceX l’ha definita un’organizzazione criminale piena di marxisti e ieri lui e il presidente Trump (sulla sua piattaforma Truth) hanno ripreso accuse di un uso dei fondi per finanziare centinaia di pubblicazioni (in realtà si tratterebbe degli abbonamenti a testate giornalistiche, ma Trump ha parlato di soldi usati per favorire i democratici) e viaggi in Ucraina di star del cinema per promuovere la causa della lotta contro l’invasione russa.
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Il nuovo primo ministro del Belgio pensa spesso all’Impero Romano

(ilpost.it, 3 febbraio 2025)
Lo scorso 31 gennaio il nuovo primo ministro del Belgio Bart De Wever ha annunciato che era stato trovato un accordo per formare un governo scrivendo su X: «Alea iacta est!», cioè “Il dado è tratto”. Può sembrare strano che un politico straniero festeggi usando un’espressione in Latino che probabilmente risulta criptica per buona parte del suo pubblico, ma per De Wever non è una novità.
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L’epoca della iconocrazia
di Antonio Riello (dagospia.com, 27 settembre 2024)
A scuola ci hanno raccontato che gli antichi Egizi si arrabattavano a scrivere con i geroglifici. Era automaticamente implicita la convinzione della superiorità del nostro tipo di scrittura: quello egizio era un sistema assai primitivo e limitato mentre nel nostro mondo (grazie ai Fenici) disponiamo di alfabeti universali facilmente in grado di comunicare qualsiasi idea (anche la più astratta).
Karla Sofía Gascón adesso è un guaio per “Emilia Pérez”
(ilpost.it, 4 febbraio 2025)
Due settimane fa l’attrice spagnola Karla Sofía Gascón è diventata la prima donna dichiaratamente trans a essere candidata agli Oscar come miglior attrice per il suo ruolo in Emilia Pérez, uno dei film più premiati e chiacchierati della stagione. Adesso però si ritrova in mezzo a un sacco di polemiche legate a una serie di commenti e post condivisi sui suoi profili social, ritenuti offensivi, razzisti o islamofobi.
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