Il Trump di Rozzano

LaPresse

di Guia Soncini (linkiesta.it, 5 dicembre 2024)

«Comportarsi da bulli aiuta nella vita, anche se ha un prezzo. Davanti ai bulli si tace, si sopporta o ci si inchina. Quasi mai, però[,] li si ama. Arrivano alla pancia. Non al cuore». È la chiusa del corsivo dell’altro ieri di Massimo Gramellini, forse articolo vincitore del premio “Capire meno il mondo” 2024, un anno nel quale c’è stata tesa competizione per il trofeo. Ma lunedì, davanti alla prima pagina del Corriere, ho avuto quel friccico che si ha di fronte alla vera incomunicabilità, ai capelli che fanno male, ai croccantini di Pavlov fuoriusciti dalla ciotola.

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I gemelli di Claudio Villa

Ansa – S&M Studio

di Michele Serra (ilpost.it, 2 novembre 2024)

Claudio Pica, in arte Claudio Villa, nacque a Trastevere nel 1926, figlio di un vetturino e di una casalinga di nome Ulpia. Era basso di statura, di carattere molto polemico, fisicamente tosto. Amava le motociclette e si dice che l’infarto che lo portò a morire piuttosto precocemente (aveva 61 anni) sia stato causato dallo sforzo insistito per calcare una pedivella d’avviamento. Era comunista e ateo.

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Al St. Pauli forse il calcio è davvero “del popolo”

il Post

di Gianluca Cedolin (ilpost.it, 5 dicembre 2024)

A Sankt Pauli gli adesivi sono ovunque. Sono appiccicati sui muri, sui pali, sulle porte; riempiono le pareti dei bagni e dei locali del quartiere alternativo di Amburgo, nel Nord della Germania. Molti sono marroni, bianchi e rossi, oppure arcobaleno, o ancora hanno raffigurato un teschio con sotto due tibie incrociate: sono tutti colori e simboli dell’FC St. Pauli, un club polisportivo con una lunga storia di impegno politico e sociale, la cui prima squadra maschile di calcio sta giocando in Bundesliga (il principale campionato tedesco) per la prima volta dopo tredici anni.

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La fanzine come atto di ribellione radicale

di Emma Besseghini (linkiesta.it, 11 luglio 2024)

Il rapporto tra il mondo digitale e quello della carta stampata nasconde linee di continuità spesso trascurate. Meme, fake news, immagini e porzioni di testo remixate e incollate insieme sembrano novità recenti, ma il processo alla base della produzione di questi contenuti affonda le sue radici in un universo dimenticato, fatto di carta, inchiostro, concerti underground e centri sociali.

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Kash Patel all’Fbi, la nomina più inquietante fatta fin qui da Trump

Ph. Justin Sullivan / Getty Images

di Tess Owen (wired.it, 3 dicembre 2024)

Nella serata di domenica 1° dicembre, il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump ha pubblicato un post sul suo social, Truth, per chiedere retoricamente se la grazia concessa dall’attuale presidente Joe Biden al figlio Hunter sarebbe stata estesa anche gli «ostaggi del 6 gennaio, che sono ormai in prigione da anni». Nel corso della campagna elettorale per le presidenziali, Trump ha spesso citato i rivoltosi che hanno partecipato all’assalto al Congresso americano del 6 gennaio 2021, identificandoli come «J-6 Hostages» – da January 6 – e giurando di scarcerarli in caso di vittoria.

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Polemiche in Premier League per la fascia arcobaleno

(adnkronos.com, 4 dicembre 2024)

Polemiche in Inghilterra. La Premier League ha promosso, in occasione della 13esima e 14esima giornata, un’iniziativa a favore della comunità Lgbtqi+: i capitani di tutte le squadre del campionato scenderanno in campo con una fascia arcobaleno al braccio. La campagna “Rainbow Laces” vuole promuovere inclusività e accettazione, ma ha incontrato qualche resistenza.

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Perché gli atleti italiani sono “Azzurri”?

Ph. Richard Heathcote / Getty Images

(ilpost.it, 13 febbraio 2018)

Gli atleti italiani impegnati con le squadre nazionali sono spesso chiamati “Azzurri”, le squadre stesse sono “azzurre” e anche le maglie indossate dagli atleti sono di colore azzurro: a guardar bene la bandiera dell’Italia, però, di azzurro non c’è traccia. L’uso del colore azzurro per gli atleti italiani, infatti, è legato a uno dei colori simbolo della famiglia reale Savoia e la sua origine precede anche quella dell’Italia unita.

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Negli Stati Uniti i neonazisti prendono sempre più coraggio

Ph. Ford Fischer / News2Share via Bangor Daily News

di Tess Owen (wired.it, 30 novembre 2024)

Il 16 novembre, undici giorni dopo le elezioni presidenziali negli Stati Uniti, una dozzina di neonazisti appartenenti a un gruppo chiamato Hate Club 1488 ha marciato senza problemi per le strade di Columbus, in Ohio, portando con sé bandiere con svastiche e scandendo insulti razzisti. Diversi leader a livello statale e nazionale, tra cui il presidente Joe Biden, hanno condannato l’evento, come anche leader locali e attivisti.

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La canzone reggaeton diventata un caso politico in Colombia

Ph. Felipe Orvi

(ilpost.it, 25 novembre 2024)

In Colombia una canzone reggaeton nata dalla collaborazione fra alcuni dei cantanti più famosi del Paese è diventata un caso politico nel quale è intervenuto anche il presidente Gustavo Petro, perché alcune parti del testo sono accusate di sessualizzare le ragazze minorenni. La canzone s’intitola +57, in riferimento al prefisso telefonico del Paese, è ai primi posti in Colombia nelle classifiche su varie piattaforme ed era stata presentata come una sorta di “manifesto” per rappresentare il movimento musicale all’estero.

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