Archivi tag: relazioni parasociali

Lo stile parasociale

Ph. Toby Zerna / Newspix – Rex

di Guia Soncini (linkiesta.it, 29 aprile 2025)

Meghan Markle – Pourquoi tant de haine” titolava in copertina un numero di Paris Match a marzo, e io ancora non potevo immaginare c’entrasse quella mia compagna di classe che, alle elementari, passava molto tempo con la nonna paterna. Quella che solo al liceo avrebbe scoperto che quell’odore dal parrucchiere era ossigeno.

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Habemus selfie

Ansa

di Guia Soncini (linkiesta.it, 23 aprile 2025)

Forse vi ricordate di Suzanne Vega. È una cantante che fece un disco di minisuccesso quando avevo quattordici anni. La canzone più famosa si chiamava Luka, era la storia d’un bambino picchiato raccontata in prima persona. La mia preferita si chiamava Tom’s diner, era il racconto d’un tizio che in una tavola calda aspetta che venga l’ora del suo treno.

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Naomi Campbell non è Ferragni

Ph. Louise Delmotte / Ap

di Guia Soncini (linkiesta.it, 30 settembre 2024)

Per spiegare perché l’inciampo di Naomi Campbell è probabile non divenga il declino di Chiara Ferragni, è necessario partire da Boris Johnson. Anzi no, da Kate Middleton. Anzi no, da Teri Hatcher. Nell’aprile del 2006, Desperate Housewives è alla fine della seconda stagione, ed è il prodotto televisivo del momento in un modo che è difficile da far capire a chi sappia leggere il mondo solo con gli strumenti di due decenni dopo, quando di prodotti televisivi del momento ce ne sono una cinquantina l’anno.

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Meme generation

Ph. Franco Antonio Giovanella / Unsplash

di Guia Soncini (linkiesta.it, 17 settembre 2024)

«Oggi un candidato vicepresidente non attaccherebbe mai una donna che fa un figlio, quindi, come si dice, il mio compito è esaurito. Miao». Avevo vent’anni quando mi alzavo alle sei di mattina per vedere su Rete 4 Candice Bergen nel ruolo di Murphy Brown. Ne ho quasi cinquantadue quando Candice Bergen sale sul palco degli Emmy a fare una battuta didascalica ma perfetta. Quando fa ciò che il mondo – cioè: io – si aspetta da lei: ricordare al mondo – cioè: agli altri – che molto prima di J.D. Vance e delle gattare senza figli ci fu Dan Quayle che riteneva che un personaggio di fantasia che decideva di crescere un figlio senza padre costituisse un esempio che avrebbe minato le fondamenta della famiglia americana.

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La vita da incubo delle star del K-pop

(agi.it, 24 marzo 2024)

Il messaggio con cui la star del K-pop Karina chiedeva scusa su Instagram, all’inizio di marzo, suonava sinceramente contrito e lasciava immaginare al pubblico occidentale una qualche offesa difficile da giustificare. «Mi scuso sinceramente per aver sorpreso i miei fan che mi hanno supportato», scriveva la frontwoman della band Espa. Qual era la sua colpa? Aver riconosciuto pubblicamente di avere una relazione con l’attore Lee Jae-wook.

Afp

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