Archivi tag: Adolf Hitler

L’illusione intellettuale dei social network

di Guia Soncini (linkiesta.it, 8 novembre 2024)

Certo, fossi Shakespeare direi che non vengo a elogiare Cecilia Sala, vengo a seppellirla; poiché non solo non sono Shakespeare, ma il pubblico semicolto di questo secolo è pure assai meno attrezzato a decodificare le antifrasi di quanto lo fosse il pubblico teatrale senza scuole dell’obbligo del XVII secolo, proverò a cominciare così: chi se ne frega di Cecilia Sala. Sì, lo so che quelli che si sono indignati per il tweet (o come si chiamano ora) di Cecilia Sala sulla ragazza iraniana sono un sottoinsieme quasi perfettamente sovrapponibile a quello dei lettori di questo giornale, lo so che anche oggi mi faccio ben volere, lo so che si formeranno due file ordinate.

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Il programma radicale di Trump per rovesciare l’America

Ph. Evan Vucci / Ap

di Christian Rocca (linkiesta.it, 23 ottobre 2024)

Non se ne parla più, sembra quasi che si sia trattato di un fatto come un altro, normale e naturale. Ma in realtà è stato un tentato colpo di Stato quello ordito da Donald Trump dopo la sconfitta elettorale del 3 novembre 2020, quando l’allora presidente fu cacciato dalla Casa Bianca da una valanga di voti democratici che hanno temporaneamente salvato l’America, l’Ucraina e l’Europa.

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Il linguaggio di Trump

Ph. David Ramos / Getty Images

(linkiesta.it, 22 ottobre 2024)

Le parole danno forma al pensiero, influenzano la conoscenza e il modo di vedere, quindi capire, il mondo. Vale in tutti i contesti, da quelli più intimi e ristretti ai discorsi pubblici. Quando a parlare davanti a una platea sono attori, atleti, artisti di qualsiasi tipo, le parole hanno grande risonanza e un certo peso nell’opinione pubblica. Se a parlare sono personaggi politici, a maggior ragione, il vocabolario diventa uno strumento potentissimo, da maneggiare con cura.

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Nazirock in massa a Verona, canzoni per Hitler e Priebke

Imago / Zuma Press

di Andrea Palladino (lastampa.it, 29 settembre 2024)

Il luogo esatto arriva sulle chat di Telegram solo qualche ora prima dell’evento. Fuori, sulla strada, la security del Veneto Fronte Skinheads filtra i partecipanti. Entri solo se invitato e conosciuto, la ricerca degli ospiti “indesiderati” è quasi maniacale. È l’evento simbolico forse più denso di significato per la rete neonazista Blood and Honour (B&H), la commemorazione della morte del fondatore, il cantante inglese Ian Stuart Donaldson.

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A Venezia 81 il documentario su Leni Riefenstahl, la regista di Hitler

di Paola Piacenza (iodonna.it, 29 agosto 2024)

Un po’ ridicolo l’esercizio di chi si affanna ad attribuire a destra o a sinistra le scelte della selezione. In che scatola mettere Riefenstahl, il documentario sulla “regista di Hitler” del tedesco Andres Veiel? Nella scatola dei film da vedere (se, come ci auguriamo, troverà una distribuzione italiana) perché è un film bellissimo, che contiene materiali preziosi e perché è un film che serve.

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La retorica ambigua di Donald Trump

Ph. Chandan Khanna / Afp – Getty Images

(ilpost.it, 28 luglio 2024)

Venerdì 26 luglio l’ex presidente americano Donald Trump ha esortato un gruppo di elettori conservatori a votarlo alle elezioni di novembre dicendo loro: «Andate a votare! Solo questa volta, poi non dovrete più farlo». Trump si trovava a un evento di Turning Point Action, una lobby cristiana di destra radicale, a West Palm Beach in Florida, non lontano dalla sua dimora di Mar-a-Lago.

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Il dilagante fenomeno delle hit rivisitate in chiave xenofoba

di Francesco Russo (agi.it, 27 maggio 2024)

Siamo a Sylt, un’isola tedesca nel Mare del Nord meta di turisti giovani e benestanti. Sulla terrazza del Pony, un esclusivo ristorante di Kampen, un gruppo di ragazzi si scatena sulle note di L’amour toujours, la celeberrima hit del capitano Gigi D’Agostino, re della italodance, intonando un testo assai diverso da quello originale. «Deutschland den Deutschen. Ausländer Raus! Ausländer Raus! Ausländer Raus!», si sgolano i festaioli. Ovvero: «La Germania ai tedeschi, fuori gli stranieri».

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In Germania “L’amour toujours” è diventata un inno di estrema destra

(ilpost.it, 24 maggio 2024)

In Germania sta facendo molto discutere un video pubblicato sui social che mostra un gruppetto di persone cantare la celebre canzone dance L’amour toujours del dj italiano Gigi D’Agostino usando le parole dello slogan razzista «La Germania ai tedeschi, fuori gli stranieri» (Deutschland den Deutschen, Ausländer raus). Nella giornata di venerdì il video è diventato un caso nazionale.

@norazabel via X

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Trump e il video con il “Reich”

(adnkronos.com, 21 maggio 2024)

È stato rimosso oggi poco dopo le 10, ora di Washington, il video che Donald Trump aveva condiviso su Truth Social in cui si prometteva un «Reich unito» in caso del suo ritorno alla Casa Bianca. La rimozione è avvenuta dopo che la campagna del presidente Joe Biden ha denunciato «gli echi da Germania nazista» contenuti nel video. Nel filmato, mentre la voce narrante affermava «che cosa succederà se Donald Trump vince? Cosa ci sarà per l’America?», campeggiavano ipotetici titoli di giornale.

Screenshot via Truth Social

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Robert De Niro torna all’attacco di Trump: “Come Mussolini e Hitler”

(open.online, 14 maggio 2024)

Robert De Niro torna all’attacco di Donald Trump, secondo l’attore paragonabile a personaggi come Benito Mussolini e Adolf Hitler. Ospite del programma The View con Whoopi Goldberg, De Niro ha detto di non capire «perché la gente non lo prenda sul serio», invitando a guardare i precedenti storici nel resto del mondo. «Storicamente, in altri Paesi non hanno preso sul serio» certi leader.

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