Archivi tag: Marine Le Pen

Se i calciatori francesi si schierano politicamente

Epa

di Matteo Albanese (esquire.com, 25 giugno 2024)

Mancavano due settimane alle elezioni legislative francesi quando Kylian Mbappé ha rotto il silenzio, nella conferenza stampa che precedeva l’esordio della Francia all’Europeo di calcio, contro l’Austria: «Voglio rivolgermi in particolare ai giovani. La nostra generazione può fare la differenza, gli estremisti sono alle porte del potere. Chiedo a tutti di andare a votare».

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Euro 2024: dopo Dembélé e Thuram, anche Kylian Mbappé contro Rn

DeFodi Images / Getty Images

(quotidiano.net, 16 giugno 2024)

In Francia il caos politico che segue il voto delle europee e le nuove elezioni politiche indette dal presidente Macron nel Paese, contagia il mondo del calcio. «Siamo in un momento cruciale della storia del Paese, e devi vedere le tue priorità. Siamo innanzitutto cittadini, non dobbiamo essere scollegati dal mondo. Ci troviamo in una situazione senza precedenti. Voglio rivolgermi a tutti i francesi e in particolare ai giovani: vediamo che gli estremisti sono alle porte del potere. Abbiamo la possibilità di cambiare tutto, e dobbiamo identificarci con i valori della tolleranza, del rispetto, della diversità. Ogni voce conta. Io condivido gli stessi valori di Marcus, sono dalla sua parte».

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Euro 2024: Ousmane Dembélé ha chiesto di far votare per procura i calciatori della Nazionale francese

Getty Images

(ilfattoquotidiano.it, 14 giugno 2024)

«Estrema destra? I campanelli d’allarme sono già suonati. Dobbiamo tutti andare a votare». Parola di Ousmane Dembélé. Non succede quasi mai che un calciatore prenda posizione su questioni politiche. Per questo le parole dell’attaccante del Paris Saint-Germain restituiscono bene quanto sia incendiaria la situazione in Francia, dove, dopo le elezioni europee, il presidente Emmanuel Macron ha sciolto l’Assemblea nazionale e indetto il voto anticipato.

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Coach Macron: l’ennesimo presidente che usa il calcio per fini politici

di Valerio Moggia (linkiesta.it, 21 giugno 2023)

Cercherà di insistere. Sono queste le parole con cui Emmanuel Macron ha risposto a un tifoso preoccupato, la scorsa settimana. La preoccupazione è quella che, questa estate o al più tardi in quella del 2024, Kylian Mbappé lasci il Paris Saint-Germain e la Francia per trasferirsi all’estero, quasi certamente al Real Madrid. È una questione che riguarda da vicino il Presidente della Repubblica, notoriamente legato all’attaccante parigino e altrettanto interessato a contrastare l’indebolimento del calcio locale.

Ph. Manu Fernandez / Ap – LaPresse

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Il carisma di Zelensky

(ilpost.it, 27 febbraio 2022)

Quando fu inaspettatamente eletto presidente dell’Ucraina nel 2019, dopo una carriera da attore comico passata tra le altre cose per una vittoria alla prima edizione della versione ucraina dello show Ballando con le stelle, non era facile prevedere che nel giro di pochi anni Volodymyr Zelensky si sarebbe ritrovato a guidare un Paese durante una delle più preoccupanti guerre in Europa dal 1945 a oggi. Ma quello che ha realmente stupito analisti e capi di Stato di mezzo mondo è che nel giro di pochi giorni Zelensky sia diventato un leader politico capace di straordinario carisma e fermezza, dotato di persuasione e coraggio al punto da essere descritto dai media internazionali come un personaggio «eroico». Nei primi giorni dell’invasione Zelensky, il cui consenso peraltro era in calo prima della guerra, ha fatto ricorso alle sue abilità di comunicatore per tenere una serie di discorsi particolarmente efficaci e infervorati rivolti alla popolazione ucraina, ai Paesi occidentali e anche ai russi.

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Mercanti di verità

(ilpost.it, 7 ottobre 2021)

È uscito nelle librerie Mercanti di verità, il saggio sul giornalismo contemporaneo scritto da Jill Abramson, prima (e unica) donna ad aver diretto il New York Times e oggi editorialista politica al Guardian e docente all’Università di Harvard. Il libro è dedicato in particolare ai quotidiani americani New York Times e Washington Post, e ai siti di notizie e altre cose BuzzFeed e Vice, ma racconta e spiega in generale le difficoltà e le sfide per i giornali tradizionali, da un lato, e le opportunità e innovazioni portate dall’uso dei mezzi digitali, dall’altro. Pubblichiamo l’introduzione all’edizione italiana, realizzata da Sellerio.

Ph. Frieder Blickle

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Come la Fox News francese ha consolidato l’ascesa del polemista Zemmour

di Matteo Castellucci (linkiesta.it, 9 ottobre 2021)

Nel 2017 il suo partito non esisteva. In realtà, non esiste ancora. Éric Zemmour non è sceso in campo ufficialmente per le presidenziali francesi dell’aprile dell’anno prossimo, ma nei sondaggi si attesta al secondo posto col 17% delle preferenze. Più a destra di Marine Le Pen, in queste settimane ha monopolizzato l’agenda mediatica, radicalizzandola. Dietro la sua ascesa c’è un network televisivo: CNews, quella che sempre più commentatori chiamano “la Fox News francese”. Zemmour, 63 anni, due condanne per istigazione all’odio razziale e religioso, accusato di più d’una aggressione sessuale, è diventato il volto di una specie di alt-right transalpina.

Ph. Arthur Nicholas Orchard / Hans Lucas via Afp

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Le elezioni in Francia dipenderanno anche da lui

(ilpost.it, 7 giugno 2021)

Da settimane il dibattito politico francese gira intorno a Eric Zemmour, un popolarissimo conduttore tv legato all’estrema destra che sembra sempre più vicino a candidarsi alle elezioni presidenziali previste per la primavera del 2022. Oltre che i giornali francesi, di Zemmour si stanno occupando anche le riviste e i siti di news europei, che gli hanno dedicato diversi profili per farlo conoscere al di fuori del territorio francese. Zemmour ha 62 anni e alle spalle una lunga carriera da giornalista a Le Figaro, quotidiano conservatore fra i più autorevoli in Francia, con cui collabora ancora oggi. È diventato famoso in tutta la Francia prima con il suo libro Le Suicide français, uscito nel 2014, poi con il talk show Face à l’Info, che conduce dal 2019.

Ph. Olivier Hoslet / Epa
Ph. Olivier Hoslet / Epa

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Trump e i volenterosi complici del caos

di Christian Rocca (linkiesta.it, 3 giugno 2020)

Donald Trump è la più grande catastrofe mai capitata all’America dall’11 settembre 2001, il primo presidente antiamericano degli Stati Uniti, la parodia dello yankee rozzo, arrogante e razzista, il sogno realizzato dei nemici del mondo libero, l’incubo di chiunque sia cresciuto con la cultura popolare americana. Bugiardo, violento, ignorante, non c’è un momento della presidenza del Cialtrone-in-chief che non sia un imbarazzo morale, civile e sociale per chiunque abbia a cuore il decoro della politica, la dignità personale e l’epopea del sogno americano.

Ph. Drew Angerer / Getty Images
Ph. Drew Angerer / Getty Images

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Il duello (ma per cosa?) dei due Mattei a favore di telecamere e di tweet

di Sofia Ventura (linkiesta.it, 16 ottobre 2019)

In origine furono i dibattiti tra i candidati presidenziali: Kennedy versus Nixon nel 1960 il primo, rimasto memorabile. Nel 1984 un magistrale Reagan ebbe la meglio su Mondale. Nell’ultimo dibattito tra Trump e Hillary Clinton, il primo mise in scena tutta la sua “originale” teatralità. La sinistra che non ha il “monopolio del cuore” è passata alla storia grazie all’aristocratico Valéry Giscard d’Estaing confrontato al Mitterrand che per la seconda volta, nel 1974, tentava l’arrembaggio all’Eliseo.duello_due_mattei Continua la lettura di Il duello (ma per cosa?) dei due Mattei a favore di telecamere e di tweet