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La Duchessa va in cucina, e a noi scappa da ridere

5 Gennaio 2025Readings on Star PoliticsAlice Waters, Diana Spencer, fama, Federica Brunini, Gwyneth Paltrow, influencer, Instagram, La regina mi ha detto, Martha Stewart, Meghan Markle, Mindy Kaling, Netflix, paparazzi, politica-per-media, popolarità, Roy Choi, star politics, Suits, With love MeghanStar Politics

di Anna Prandoni (linkiesta.it, 2 gennaio 2025)

L’hanno girata in California, e saranno otto puntate che verranno pubblicate tutte insieme dal 15 gennaio sulla piattaforma Netflix. È questo il nuovo impegno della ex royal, ex attrice, ex odiata dalla regina, ex assalita dai giornalisti, ex assistente degli avvocati di difesa di Suits Meghan Markle, che sfoggerà le sue indubbie (sic!) doti culinarie, agricole e di accoglienza nella nuova serie With love, Meghan.

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Quella degli influencer sarà una categoria professionale

30 Dicembre 2024Readings on Star PoliticsAicdc (Associazione Italiana Content Digital Creators), content creator, content economy, creator economy, Facebook, Icom (Istituto per la competitività), influencer, Inps (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale), Instagram, iperdivismo, politica-per-media, postdivismo, social network, star politics, TikTok, YoutubeStar Politics

di Giovanni Esperti (wired.it, 11 dicembre 2024)

La prossima volta che qualcuno dirà “trovati un lavoro vero invece di fare l’influencer”, mostrategli i dati di Aicdc (Associazione Italiana Content Digital Creators) e Icom (Istituto per la Competitività) sui numeri della cosiddetta “creator economy”, il settore di chi guadagna grazie ai contenuti che pubblica sui social. Secondo la ricerca – che si basa sui dati estratti da cinquecento profili con almeno diecimila follower attivi su Instagram, TikTok e YouTube – nel 2024, in Italia il settore ha prodotto ricavi per oltre quattro miliardi di euro.

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I gemelli di Claudio Villa

9 Dicembre 2024Readings on Star PoliticsAdriano Celentano, biopolitica, canzone di protesta, Canzonissima, classi sociali, Claudio Pica, Claudio Villa, consumatori, Den Harrow, Festival di Sanremo, ghost-singer, Gianni Morandi, il Reuccio, influencer, l’Unità, Partito Comunista Italiano, Pier Paolo Pasolini, plutocrazia, politica-per-media, popolarità, popolo, populismo, social, star politics, star system, trapStar Politics

di Michele Serra (ilpost.it, 2 novembre 2024)

Claudio Pica, in arte Claudio Villa, nacque a Trastevere nel 1926, figlio di un vetturino e di una casalinga di nome Ulpia. Era basso di statura, di carattere molto polemico, fisicamente tosto. Amava le motociclette e si dice che l’infarto che lo portò a morire piuttosto precocemente (aveva 61 anni) sia stato causato dallo sforzo insistito per calcare una pedivella d’avviamento. Era comunista e ateo.

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Negli Stati Uniti i neonazisti prendono sempre più coraggio

5 Dicembre 2024Readings on Star Politicsbiopolitica, Blood Tribe, campagna elettorale, Christopher Pohlhaus, Christopher Wray, Donald Trump, drag queen, Facebook, Federal Bureau of Investigation (Fbi), Finestra di Overton, Goy, Goyim Defense League, guerre culturali, Hate Club 1488, influencer, J.D. Vance, Jeff Tischauser, Joe Biden, Make America Great Again (Maga), Maria Bruno, neo-nazi, Nsc-131, Ohioans Against Extremism, politica-per-media, Pride, propaganda, Proud Boys, social, Springfield (Ohio), star politics, Usa 2024, Vinland Rebels, White Lives Matter, White PowerStar Politics

Ph. Ford Fischer / News2Share via Bangor Daily News

di Tess Owen (wired.it, 30 novembre 2024)

Il 16 novembre, undici giorni dopo le elezioni presidenziali negli Stati Uniti, una dozzina di neonazisti appartenenti a un gruppo chiamato Hate Club 1488 ha marciato senza problemi per le strade di Columbus, in Ohio, portando con sé bandiere con svastiche e scandendo insulti razzisti. Diversi leader a livello statale e nazionale, tra cui il presidente Joe Biden, hanno condannato l’evento, come anche leader locali e attivisti.

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I populisti vanno forte su TikTok

2 Dicembre 2024Readings on Star PoliticsAlice Weidel, Alternative für Deutschland (Afd), Barron Trump, bot, bro vote, ByteDance, Calin Georgescu, Cina, comunicazione politica, disinformazione, Donald Trump, Emmanuel Macron, influencer, Javier Milei, Jordan Bardella, Klaus Iohannis, Leïla Chaibi, Marcel Ciolacu, Marine Le Pen, Maximilian Krah, Nicolás Maduro, Nigel Farage, Pavel Popescu, politica-per-media, populismo, propaganda, Raphaël Glucksmann, Rassemblement National, Reform Uk, Robert F. Kennedy Jr., Romania, star politics, TikTok, Usa 2024Star Politics

(ilpost.it, 29 novembre 2024)

La vittoria a sorpresa di Calin Georgescu, candidato nazionalista e filorusso, al primo turno delle presidenziali in Romania, è almeno in parte dovuta alla grande quantità di contenuti pubblicati su TikTok, che hanno attratto e convinto un numero inatteso di elettori. Questo sta avvenendo non soltanto in Romania: in tutta Europa sulla piattaforma cinese vanno forte soprattutto i candidati populisti.

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L’Instagram dei Carabinieri, il fenomeno social che non ti aspetti

27 Novembre 2024Readings on Star Politics#myNYPD, Carabinieri, cringe, forze armate, forze dell’ordine, Grand Theft Auto, influencer, Instagram, New York Police Department, Playboi Cardi, politica-per-media, social network, star politicsStar Politics

di Andrea Indiano (wired.it, 20 settembre 2024)

Tramite meme, videogiochi e musica trap, le forze dell’ordine, in Italia soprattutto l’Arma dei Carabinieri, hanno iniziato a utilizzare i social network in modo attivo, cercando di creare un legame con il pubblico attraverso post divertenti e contenuti virali. Finora, la novità è stata apprezzata dai follower della pagina e i commenti sono per la maggior parte positivi. Tuttavia, i tentativi di creare una connessione con il pubblico attraverso meme e post leggeri spesso rischiano di cadere nel cosiddetto cringe.

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Il dibattito sul potere dei giornali dopo la vittoria di Trump

16 Novembre 2024Readings on Star Politicsall news, Call Her Daddy, campagna elettorale, David Remnick, democrazia, disinformazione, disintermediazione, Donald Trump, Elon Musk, Facebook, fact-checking, fake news, Google, Hollywood, influencer, informazione giornalistica, James O’Keefe, Joe Rogan, Kamala Harris, Mark Calaway, Mark Thompson, Matt Pearce, news influencer, podcaster, politica-per-media, potere del giornalismo, propaganda, Sharon Waxman, social, star politics, TikTok, Twitter, Usa 2024, X, You are the media now, youtuberStar Politics

(ilpost.it, 14 novembre 2024)

L’ultima campagna elettorale statunitense e la rielezione alla presidenza di Donald Trump hanno aperto un dibattito nei media americani intorno al fatto che il cosiddetto “potere del giornalismo” non esista più, o almeno sia molto diminuito. Le testate tradizionali, dai grandi quotidiani alle riviste più autorevoli alle maggiori televisioni, avevano tenuto in grande maggioranza posizioni critiche contro Trump o di vera opposizione.

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Come Barron Trump ha aiutato suo padre a ottenere i voti dei giovani maschi

14 Novembre 2024Readings on Star PoliticsAdin Ross, Andrew Tate, Barron Trump, Barstool Sports, Bernie Sanders, biopolitica, blogger, bro culture, bro vote, Bussin’ with the Boys, campagna elettorale, celebrity politics, crypto bro, Dana White, dating coach, Dave Portnoy, Donald Trump, Elon Musk, gym bro, incel, influencer, Internet, Jake Paul, Joe Biden, Joe Rogan, Kamala Harris, Leonardo Bianchi, Logan Paul, manosfera, Nelk Boys, podcaster, politica-per-media, political endorsement, politicamente corretto, Sam Wolfson, star politics, tech bro, Theo Von, TikTok, Twitch, Ultimate Fighting Championship, Usa 2024, woke, Y.M.C.A., YoutubeStar Politics

(ilpost.it, 9 novembre 2024)

Martedì sera, quando negli Stati Uniti ha cominciato a essere chiaro che Donald Trump sarebbe stato rieletto alla presidenza del Paese, il presidente dell’organizzazione di arti marziali miste Ultimate Fighting Championship, Dana White, ha tenuto un piccolo discorso sul palco del centro convegni di West Palm Beach, in Florida, dove il comitato elettorale dei Repubblicani stava festeggiando i risultati. «C’è qualche persona che vorrei ringraziare velocemente», ha detto White.

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È iniziata l’era dello “sgonfiamento”

22 Ottobre 2024Readings on Star Politicsbiopolitica, body positivity, celebrities, Chloe Cherry, Ellen Atlanta, fama, filler, ianuloridasi, influencer, Kylie Jenner, Lana Del Rey, moda, Nicole Minetti, onlyfanser, Ozempic face, Pixel Flesh: How toxic beauty culture harms women, politica-per-media, puffy face, star politics, The Substance, the Undetectable Era of beautyStar Politics

di Clara Mazzoleni (rivistastudio.com, 26 settembre 2024)

Nel corso di un anno su Instagram e TikTok abbiamo assistito allo scioglimento di varie labbra. Influencer, onlyfanser, attrici, fidanzate di: in tante hanno mostrato il prima e dopo la ianuloridasi, il procedimento che serve a sciogliere e disperdere il filler. Subito dopo la seduta mostravano le labbra viola, dopo qualche giorno sorridevano felici con le loro bocche normali. Ci avviciniamo alla fase finale di un trend, quella in cui il rapporto tra famosi e non famosi diventa inversamente proporzionale.

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L’accanimento contro Chiara Ferragni, la Barnum di questo secolo

10 Ottobre 2024Readings on Star PoliticsBalocco, beneficenza, Chiara Ferragni, Dolci Preziosi, Enzo Tortora, I bambini delle fate, influencer, Instagram, iperdivismo, L’economia del sé, opinione pubblica, pandoro-gate, Phineas Taylor Barnum, politica-per-media, popolarità, postdivismo, Raffaella Carrà, star politics, Tangentopoli, testimonialStar Politics

di Guia Soncini (linkiesta.it, 5 ottobre 2024)

Adesso stai a vedere che riescono a trasformare Chiara Ferragni in un Enzo Tortora. Mettete giù quell’indignazione, non c’è bisogno che mi notifichiate le differenze tra un errore di persona e una che invece è proprio la Ferragni, quella che diceva accattatevill’ (il pandoro) e cureremo i bambini malati: giuro che ho contezza che non sia la stessa dinamica in entrata. Temo però lo stesso effetto in uscita, quello che discende dall’accanimento.

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